Lampi di un grande Arsenal oggi all'Emirates Stadium, i londinesi erano chiamati a una grande prova in Premier League dopo la pesante sconfitta sul campo del Southampton, e la risposta, che era già in parte arrivata in FA Cup, è stata ottima: il punteggio finale dice 3-0 sullo Stoke City. Una piccola vendetta, dopo il 3-2 subito al Britannia Stadium non più di un mese fa. Il protagonista è un super Alexis Sanchez, autore di due gol e un assist, quello per il primo gol, firmato da Koscielny.
LE SCELTE - Qualcosa di positivo c'era già stato in settimana, ovvero i recuperi, almeno per la panchina, di Ozil e Ramsey, non ancora pronti però per giocare dal primo minuto. Si va quindi con il 4-3-3 con Coquelin perno centrale del centrocampo, affiancato da Rosicky e Cazorla, mentre davanti nel tridente c'è Chamberlain. Lo Stoke risponde con il classico 4-2-3-1, con il debutto del nuovo arrivo Wollscheid in difesa a fianco del fischiatissimo Shawcross, che cinque anni fa con un tackle estremamente duro, procurò a Ramsey la rottura di tibia e perone. Niente Diouf, in coppa d'Africa: dal primo minuto al suo posto gioca Arnautovic.
PRIMO TEMPO - Inizio prorompente quello dei Gunners, che piantano immediatamente le tende nella metà campo avversaria, mettendo ripetutamente in difficoltà il povero Begovic, chiamato agli straordinari dopo soli due minuti. Occasione che è presagio del gol del vantaggio dell'Arsenal che arriva al sesto minuto, grazie a un colpo di testa di Koscielny, lasciato solo in area sul cross tagliato al centro di Sanchez. Fa tantissima fatica però lo Stoke a uscire, che si deve affidare al suo portiere bosniaco per non affondare a picco già nei primi minuti. Col passare dei minuti i Potters provano a prendere coraggio, cavalcando la buona vena di Bojan, in un ottimo periodo, ma Ospina dorme sonni tranquilli e non è mai chiamato in causa. Chi ha una buona vena da agosto, da quando è approdato a Londra, è invece Alexis Sanchez: al 33' entra in area dalla sinistra e calcia forte col destro sul primo palo, battendo un Begovic piuttosto colpevole stavolta. Con il doppio vantaggio, entra in gestione della partita la squadra di Wenger, che al 12' minuto aveva perso Debuchy per infortunio, sostituito da un ottimo Bellerin.
SECONDO TEMPO - Sono diversi i giocatori dei Gunners che si mettono in luce nel pomeriggio londinese, ma una stella brilla più delle altre: è quella del Nino Maravilla, che al 49' trova il terzo gol, il suo secondo personale e dodicesimo in stagione, direttamente da calcio di punizione: il suo destro è basso e non irresistibile, ma Begovic ci mette del suo e la palla finisce in rete. A tratti incredibile il portiere bosniaco, croce e delizia e non solo nella giornata di oggi. Sul triplo vantaggio si rilassa ulteriormente l'Arsenal, in gestione piuttosto totale della partita, avvantaggiato anche dal fatto che lo Stoke, nonostante i cambi (subentrano Ireland, Muniesa e Sidwell), resti piuttosto timido e non si faccia mai pericoloso dalle parti di Ospina, se non con una conclusione di Crouch, servito da un cross dalla sinistra, che finisce fuori di poco. Wenger così ha anche l'occasione di inserire Ozil, assente dai campi dal 5 ottobre. Finale di gara che non ha nulla da dire, se non un ottimo intervento di Ospina, che da un senso alla sua gara, sul destro piazzato di Ireland. Il finale è di 3-0, e può sorridere l'Arsenal, che ora aspetta la sfida tra Manchester United e Southampton delle 17 a 36 punti, alla pari proprio con i Saints al quarto posto.