Il Boxing Day si chiude con la vittoria dell'Arsenal sul QPR, in uno dei tanti derby di Londra. Il QPR non aveva mai vinto in un Boxing Day da quando militante in Premier League e questo trend si rispetta pure oggi. Invece i numeri per L'Arsenal erano tutt'altri: i Gunners non perdevano il 26 Dicembre dalla stagione 92/92 e non lo fanno nemmeno oggi, gestendo bene il predomidio tecnico-tattico nel primo tempo, tuttavia rischiando nel finale di partita, dopo il rigore trasformato dal solito Austin.
FA TUTTO SANCHEZ - Il primo tempo è un dominio dei gunners. 71% di possesso palla per gli uomini di Wenger, tanto pressing nei pressi dell’area di rigore avversaria ed un 1-0 che può stare stretto dopo i primi 45 minuti. Il QPR, dal canto suo, si limita solo a difendere. Davvero poche le azioni offensive degli uomini di Redknapp. Vargas ed Austin sono isolati davanti ed il centrocampo accompagna le manovre d’attacco solo in contropiede, quelle rare volte che si riesce a rubare palla a Sanchez & co. Il protagonista della prima frazione è il cileno Alexis Sanchez. Molto ispirato, l’ex Udinese, gioca dappertutto nel tridente schierato da Wenger: prima si guadagna il rigore che sbaglia, poi segna di testa, non proprio la specialità della casa. Il goal del vantaggio dei Gunners arriva dopo una delle tante ragnatele di passaggi effettuati durante il primo tempo: Gibbs viene liberato sulla sinistra, il suo cross è preciso e cade sulla testa di Sanchez che, in posizione regolare a causa di una disattenzione difensiva di Isla che non sale bene, appoggia comodamente in porta. Wenger può essere soddisfatto, Redknapp meno, sopratutto per la nullità del gioco espresso.
TESTATA DI GIROUD E FINALE DI FUOCO - Il secondo tempo si apre con un evento difficilemtne pronosticabile. Al 51° Olivier Giroud si fa cacciare fuori per una testata ad Onuoha, dopo gli sviluppi di un scontro tra il difensore, intervenuto a difesa del portiere in uscita, e l'attaccante dell'Arsenal. I Gunners erano in pieno controllo del match ed il francese scombina i piani di Wenger, che però non ricorre a cambi immediati. L'Arsenal non sembra accusare il colpo e continua a macinare gioco. Il QPR non adotta contromosse decisive, se non per favorire i padroni di casa. Infatti viene abbassato sulla linea dei mediani Kranjcar, favorendo così Alexis Sanchez, adesso più libero di venirsi a prendere il pallone e di rendersi pericoloso. Non a caso il goal del raddoppio passa per i piedi del cileno, che si porta a spasso mezza difesa del QPR, per poi scaricare il pallone sui piedi educati di Rosicky che, al suo rientro in campo, incide sulla partita e sembra, lo abbia fatto in maniera definitiva. Così non è, perchè il QPR le tenta tutte, mancando tuttavia di idee e di schemi offensivi. Si affida piuttosto alla presenza fisica di Zamora e alla velocità di Hoilett. Quest'ultimo, infatti, si procupa il calcio di rigore, realizzato da Austin, riaccendendo la partita. Nel finale Wenger si chiude inserendo Chambers ed il QPR, più per inerzia che altro, cerca di mettere in difficoltà la retroguardia dei Gunners. Dubbia, nei minuti di recupero, la decisione di Atkinson, che lascia scorrere sull'intervento di Chambers ai danni di Zamora. L'Arsenal si complica la vita, ma fa bottino pieno e si porta a -1 dal West Ham - che incontrerà tra due giorni - ed a -2 dal Southempton. Il QPR è in piena lotta per la retrocessione a -2 dal terzultimo Crystal Palace.
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