E' servito un pò di tempo al maestro olandese, ma dopo qualche mese si iniziano a vedere, finalmente, i frutti del lavoro di Louis Van Gaal. Il Manchester United di questa sera è uno spettacolo assoluto: tutti i giocatori giocano a tutto campo. Tagli, passaggi di prima, verticalizzazioni, un agonismo finalmente da squadra di vertice ed un giocatore su tutti: Wayne Rooney. "Basta" una sua prestazione sopra le righe per affondare la barca di Pardew che dopo mezz'ora deve arrendersi alle prodezze del nuovo centrocampista di Old Trafford.
Le scelte - Van Gaal continua nel suo esperimento di lasciare Wayne Rooney a centrocampo con Carrick al suo fianco, Mata dietro le due punte che sono Falcao e Van Persie. McNair, Evans e Jones sono i tre centrali davanti a De Gea mentre a Valencia e Young spetta il compito di cavalcare le due fasce. Pardew dopo le due sconfitte contro Arsenal e Sunderland cerca il riscatto e sceglie Janmaat, Coloccini, Taylor e Dummett a difesa della porta di Alnwick. Armstrong fa reparto da solo in attacco al posto di Cissè con i soliti Sissoko, Perez e Gouffran dietro di lui. Colback ed Anita a centrocampo.
Delirio Rooney - Il Calcio totale di Van Gaal sembra prendere sempre più corpo. Le idee visionarie dell’allenatore olandese sono sempre più concrete e Wayne Rooney è l’emblema, come sempre per carità, ma in un ruolo non suo questa volta, di un Manchester United che inizia a girare come ci si attendeva. L’uomo ovunque dei Red Devils è un giocatore che copre in fase difensiva, che imposta come un Pirlo o un Kroos qualunque e finalizza come il vecchio Rooney. Il giocatore moderno per eccellenza a tutto campo gioca un primo tempo strabiliante: manda in porta i compagni, gestisce ritmi della gara e rompe, quando serve, l’azione degli uomini di Pardew che non trovano mai le contromisure all’ex Everton. Al 15’ veste i panni di regista e vede il taglio di Van Persie alle spalle della difesa del Newcastle. Il centravanti olandese è preciso nel dribblare Alnwick, ma mette a lato di poco. Il monologo United continua ed ancora Van Persie mette di poco a lato dopo un’ottima azione di Young, un martello sulla sinitra. Il vantaggio dello United è la foto perfetta dell’idea di calcio totale di Van Gaal: gli attaccanti si aprono a ventaglio, gli esterni danno ampiezza all’azione, non dando punti di riferimento alla difesa; l’inserimento centrale è di uno che i tempi delle azioni d’attacco li conosce a memoria e finalizza alla perfezione dopo un’assist al bacio di Falcao: 1-0, gol di Wayne Rooney. Il Manchester dilaga, il Newcastle scompare: Young e Valencia sono devastanti, i padroni di casa, così come il pubblico si esalta: il raddoppio arriva poco dopo, al 35’, quando Mata taglia in verticale la difesa di Pardew e serve un cioccolatino per l’inserimento perfetto del vostro centrocampista preferito: sì, sempre Rooney, 2-0 ed Old Trafford in estasi. Il Newcastle ci prova con poca convinzione e molta approssimazione e non riesce a mettere paura alla difesa dei diavoli rossi. All’intervallo è ko tecnico per i padroni di casa.
Al rientro dagli spogliatoi la musica non cambia e la gara si chiude dopo appena 7 minuti: il 10 si libera della marcatura, anche se la pressione non era eccessiva, alza la testa e pennella il cross per Robin Van Persie che appoggia facilmente di testa alle spalle di Alnwick che sconsolato può solo osservare la bellezza dell’assist di Rooney. La partita si addormenta, con Van Gaal che gestisce le energie ed i recuperi di Carrick e Falcao, sostituendoli con Fletcher e Wilson. Lo United controlla e non accelera, il Newcastle finisce in maniera apatica il match che l'ha visto protagonista soltanto nei primi 5 minuti di gara ed irretito dalle prodezze di un fenomeno di nome Wayne Rooney, nonostante una buona occasione nel finale sventata da De Gea. Alla fine Cissè accorcia le distanze dal dischetto, ma poco conta. 3-1 il finale, lo United vola.