Siamo arrivati al giro di boa dei campionati europei, tranne probabilmente per la Premier League, che come ogni anno non si ferma mai, e che sarà il main event calcistico dei prossimi giorni, con tre giornate di campionato che si giocheranno nel giro di una settimana a partire dal boxing day di Santo Stefano, per arrivare alla prima giornata del girone di ritorno che si giocherà il primo di gennaio. Insomma, oltremanica non ci si ferma mai.
Ci si concede una pausa decisamente lunga invece in Germania: la Bundesliga infatti, giunta al termine del girone di andata, ritornerà in campo addirittura il 30 gennaio, dopo il classico mese di pausa. Si ripartirà con una sola certezza: il Bayern Monaco, e chi altro se non loro? Una stagione in cui rischia di infrangere ogni record, che per ora li vede al comando della classifica con 11 lunghezze di vantaggio sul Wolfsburg primo "inseguitore". 45 punti raccolti su un totale di 51 a disposizione, per uno score di 14 vittorie e tre pareggi in 17 partite, con 41 gol fatti e solamente 4 subiti. Numeri da record per la squadra di Guardiola, pronta a portarsi a casa il terzo titolo consecutivo, anche perchè la più accreditata per darle fastidio, ovvero il Borussia Dortmund, sta vivendo una clamorosa crisi di risultati che l'ha portata addirittura all'ultimo
Interessantissima è la corsa alla Champions League, che vede diverse squadre immischiate, tra sorprese e certezze ritrovate. Oltre al già citato Wolfsburg, per ora la squadra sicuramente più forte e solida, ci sono anche Bayer
Se in Germania c'è un solo padrone, diversissimo il discorso in Francia, dove il PSG sta deludendo, e nemmeno poco, tant'è che la panchina di Blanc sembra più ballerina ogni giorno che passa, e sembra si stia già pensando a un sostituto. 10 vittorie, 8 pareggi e una sconfitta non è un bilancio che si addice a una squadra che ha speso capitali di soldi per costruire una squadra competitiva, che si trova attualmente addirittura al terzo posto, superato sia dal Marsiglia capolista, e anche dal Lione. Val la pena spendere qualche parola sulla squadra di Marcelo Bielsa, più che mai El Loco: un mercato che non l'ha soddisfatto, comprese le finte promesse della dirigenza, che gli aveva messo a disposizione un budget molto più ridotto di quanto accordato alla firma, e gli ha comprato un giocatore (Doria) che di fatto lui non voleva. Eppure, dopo un inizio pessimo con tre sconfitte, la squadra ha preso il volo, trascinata dai gol di Gignac. Insomma, l'ennesimo miracolo di
Nella zona alta della classifica troviamo anche Monaco e Saint-Etienne, che non stanno avendo un rendimento costante, ma con delle difese che vanno solidificandosi (i biancoverdi hanno la migliore del campionato) stanno
Chi di elementi buoni ne ha (diciamo così) diversi a disposizione è Carlo Ancelotti, che sta distruggendo ogni record sulla panchina del Real Madrid. Mettiamo subito in chiaro un punto: un conto è avere i campioni, un altro è saperli gestire, e il "caso Blanc" lo dimostra. Le Merengues cavalcano una striscia aperta di 23 vittorie consecutive in tutte le competizioni e sono potenzialmente a +4 sul Barcellona nella Liga, grazie soprattutto a un Cristiano Ronaldo in forma quasi illegale, che ha segnato 25 gol in 15 partite di campionato. I Blaugrana invece sembrano un po' in calo dopo un inizio di stagione ad altissimi livelli, con sole vittorie, 9 consecutive, e solamente 7 gol subiti, arrivati tutti dal Clasico in poi, partita di rottura per la stagione, visto che la squadra di Luis Enrique da quella partita ha cominciato a faticare un po'. I campioni in carica dell'Atletico Madrid sono la terza forza, ma quest'anno non sembrano in grado di tenere il passo delle due grandi, che sembrano a tratti di un altro pianeta. Era piuttosto lecito attendersi un leggero calo da parte dei ragazzi di Simeone, che restano comunque pericolosi e pronti a sfruttare i passi falsi del duo di testa, anche se, come detto, non sembrano gli stessi della scorsa stagione.
Alle spalle delle big three c'è un quartetto di inseguitrici composto da Siviglia, Valencia, Villarreal e Malaga. Se per le prime due non ci sorprendiamo, vista la qualità delle rose, ci stupiamo un po' di più delle altre due. Certo il sottomarino giallo anche lo scorso anno si è messo in evidenza conquistando l'Europa League, ma in pochi avrebbero scommesso sulla conferma della squadra di Marcelino, allenatore che si sta mettendo in evidenza come uno dei migliori in Spagna. Ancora più sorprendente il Malaga, che dopo la crisi economica si è ripreso, costruendo una squadra giovane con elementi interessantissimi come Horta e Rescaldani, mentre invece un veterano come Roque Santa Cruz saluterà il calcio europeo dopo aver segnato caterve di gol, soprattutto con la maglia del Bayern Monaco, per passare a giocare in Messico. Dopo queste quattro, uno stacco quasi incredibile di 10 punti e tutte le altre, tutte in 10 punti: dal Celta Vigo in clamorosa flessione (5 sconfitte consecutive), alle due basche Athletic Bilbao e Real Sociedad, quest'ultima con al timone David Moyes, passando per l'Eibar dei miracoli, squadra con un fatturato bassissimo che si basa sopratutto su fondi arrivati tramite donazioni, tra cui quelle di David Silva e Xabi Alonso, e si trova attualmente a 20 punti al suo primo anno nella Liga. Storie che forse solamente il calcio spagnolo può raccontare.
Spostandoci un po' più a ovest, spendiamo qualche riga anche per parlare della Primeira Liga Portoghese, che come al solito è una corsa a due tra Benfica e Porto, con i primi avanti di ben 6 punti, ma reduci da una brutta eliminazione in Champions League e soprattutto con tante voci di mercato che circondano alcuni elementi chiave della squadra di Jorge Jesus, Enzo Perez su tutti. I Dragoes nhanno invece inaugurato la linea verde, già iniziata in realtà da qualche anno, ma che forse è stata confermata definitivamente quest'anno con le cessioni di alcuni giocatori importanti e d'esperienza, e il prossimo a partire potrebbe essere Jackson Martinez, nel mirino di diversi club europei. Un po' più sotto troviamo lo Sporting Lisbona, in ripresa dopo un inizio difficile, che dovrà lottare per un posto in Europa con il Braga di Rafa, interessantissimo trequartista/ala già convocato per gli scorsi mondiali, e con il sorprendente Vitoria Guimaraes, rivelazione del campionato. In fondo, ancora senza nemmeno una vittoria il neo-promosso Gil Vicente, fanalino di coda.
Corsa a due anche in Eredivisie, e le protagoniste sono sempre loro, l'Ajax e il PSV Eindhoven. I campioni in carica non si stanno confermando ai livelli dell'anno scorso, un po' scossi dalla cessione di Blind, faro del centrocampo passato al Manchester United in estate, e faticano a ingranare come al solito,
Sembra essere una questione cittadina invece quella del campionato turco, con la classica sfida interna alla città di Istanbul, che vede davanti a tutti il trio composto da Besiktas, Fenerbahce e Galatasaray, tutte in due punti. Questi ultimi in particolare devono riscattare un inizio di stagione
Spostandoci più a Nord, precisamente in Russia, davanti a tutti marcia lo Zenit San Pietroburgo di Andrè Villas Boas, fresco di clamorosa eliminazione in Champions League, ma che in campionato continua a marciare nonostante siano arrivate le prime due sconfitte (contro Mordovia e Terek), ma i punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, il CSKA Mosca, rimangono 7, quindi sono sufficienti per stare tranquilli e gestire il vantaggio. Inoltre, a causa della discontinuità, la squadra allenata da Slutskiy non sembra rappresentare un pericolo. Va di rincorsa invece la Dinamo Mosca, squadra ricchissima di talento che sta pian piano trovando la giusta amalgama, anche se il pessimo inizio sembra aver compromesso le ambizioni. Per la cronaca, la rosa annovera giocatori del calibro di Valbuena, Denisov, Kokorin, Kuranyi, Dszudszak e Zhirkov. Molto più sotto i "cugini" dello Spartak, anche loro con problemi di integrazione dei nuovi arrivati, come anche la Lokomotiv: le due squadre moscovite si trovano comunque in un gruppone che comprende anche il Kuban, il Krasnodar e il Rubin Kazan, e il secondo posto appare alla portata di tutti, anche se la Dinamo, ora che ha ingranato, sembra avere qualcosa in più.
Dai monti Urali alle Alpi, cambiano paesaggi e usanze, ma non il freddo (con le dovute proporzioni) e il fatto che c'è una squadra che domina e tutte le altre che inseguono e farneticano: in Austria è il caso del Red Bull Salisburgo,
Tra le altre "decadute" citiamo l'Anderlecht, che insegue nella Jupiler League belga la capolista Brugge, che avrà sì perso Lestienne, ma ha trovato i gol del giovane cileno Castillo e soprattutto le parate di Ryan, vera e propria saracinesca australiana che anche in Europa League ha parato di tutto al Torino. Ultimamente anche in Danimarca c'è sempre una sorpresa davanti, a parte lo scorso anno, dove il Copenhagen ha fatto valere il suo strapotere: quest'anno è il Midtjylland a guidare la classifica a +8 sulla squadra della capitale, e sta mettendo in luce il classe '95 Sisto, giocatore assolutamente da