MANCHESTER CITY - CRYSTAL PALACE (sabato, ore 13:45)

Risale alla stagione 2000/2001 l'ultima vittoria del Crystal Palace sul Manchester City. Per cambiare la statistica, all'Ethiad serve un'impresa da parte degli Eagles, anche perchè gli uomini di Pellegrini non hanno intenzione di mollare la presa, il Chelsea dista tre punti ed è obbligatorio fare bottino pieno. Tuttavia il Crystal Palace, capace di esaltarsi contro le grandi, venderà cara la pelle, anche se la sua permanenza in Premier non passa certamente dalla partita di Sabato. Pellegrini è in piena emergenza in attacco: out Aguero, Guidetti, Negredo ed in dubbio Dzeko e Jovetic, l'allenatore argentino potrebbe schierare dal primo minuto il giovane classe '96 Pozo (tre presenze in campionato) come punto di riferimento davanti, affiancato da Silva. A difesa di Hart, Mangala e Demichelis dovrebbero comporre la coppia centrale (out Kompany), affiancati dagli esterni Kolarov/Clichy e Sagna/Zabaleta: ballottaggio che sarà svelato solo all'ultimo. Sugli esterni agiranno con molte probabilità Nasri e Navas. Il Crystal Palace, reduce dal pareggio interno contro lo Stoke City, dovrebbe contare su Gayle in attacco dal momento che non sarà disponibile Chamack, mentre dovrebbe farcela Zaha (ex Chelsea), pedina troppo importante nello scacchiere delle Eagles.

TOTTENHAM - BURNLEY (Sabato ore 16:00)

Dopo la convincente vittoria contro il Newcastle per 4-0 in Coppa di Lega e quella ai danni dello Swansea, gli Spurs vogliono dare una scossa al campionato. Ancora nel limbo tra coloro che son sospesi (ossia a 24 punti, fuori dall'Europa), gli uomini di Pochettino vogliono dare una sterzata che chiarisca la retta via da percorrere: bisogna iniziare vincendo col Burnley, sfida all'altezza ma non da sottovalutare (come tutte le gare di Premier, d'altronde). Da parte sua il Burney è reduce dalla vittoria contro il Southampton, non certo quello di inizio stagione, ma pur sempre una squadra sulla carta più forte. I punti servono, la zona è calda ed il QPR - terzultimo - dista solo di una lunghezza. Quindi il secondo attacco peggiore della Premier League con 11 goal (peggio ha fatto solo l'Aston Villa con 10) farà affidamento sll'ispirato Barnes, autore del goal vittoria contro i Saints, che sarà affiancato da Ings nel conseueto 4-4-2 proposto da Sean Dyche. Nell'insieme non dovrebbero cambiare gli undici che hanno vinto la scorsa giornata. Per quanto riguarda i padroni di casa, Pochettino non potrà fare a meno degli uomini del momento: Kane ed Eriksen. Davanti Soldado dovrebbe vincere il ballottaggio con Adebayor: per lui è pronta la terza maglia da titolare consecutiva. Bentaleb e Mason fungeranno da schermo davanti alla difesa, mentre Lennon è in vantaggio su Lamela.

SOUTHAMPTON - EVERTON (Sabato ore 16:00)

Nelle ultime 5 partite il Southampton ha portato a casa solo un punto, contro l'Aston Villa, poi 4 sconfitte consecutive - in ordine contro City, Arsenal, Manchester United e Burnley - che hanno smorzato l'entusiasmo dei tifosi. Problemi di vertigini? Probabile, una certezza è che non è più la stessa cosa d'inizio stagione e la sconfitta contro lo Sheffield in Coppa di Lega è sintomo di una squadra probabilmente arrivata con l'acqua alla gola. Pellè e compagni, comunque, gravitano ancora nelle parti alte, con 26 punti ed in quinta posizione e contro l'Everton è l'occasione di rimanere lì, nella zona dei sogni. Gli ospiti non sono tanto meno affamati di vittoria. Per gli uomini di Martinez solo 21 punti, poco bel gioco come le annate scorse e l'Europa distante. In campo il tecnico spagnolo schiererà la miglior formazione del momento. Assente Mirallas per infortunio, dentro Pienaar. Barkley, Naismith (fresco di rinnovo fino al 2019) e Lukaku completano gli uomini offensivi dei Toffees. Invece Koeman farà leva sul nostro attaccante Graziano Pellè, supportato da Tadic, per impensierire Howard e compagni. Il timone della squadra sarà affidato al tandem Schneiderlin/Wanyama e la difesa sarà la stessa che ha perso contro il Burnley e sarà composta dal promettente e forte Clyne, Alderweireld, Fonte e Bertrand.

WEST HAM - LEICESTER CITY (Sabato ore 16:00)

Dopo le corazzate Chelsea, Manchester City e United, ci sono loro: Il West Ham United, quarto. Chi l'avrebbe mai detto? Eppure è così. Il sogno vuole continuare, ci si diverte a stare lassù. Ad Upton Park non arriva una squadra imbattibile, anzi. Il Leicester è, con soli 10 punti, il fanalino di coda di questa Premier League ed le Foxes sembrano destinate ad una stagione di battaglia, anche se le distanze tra le ultime non sono lunghissime. Out solamente Maiga e Noble, gli Hammers possono contare su tutti gli effettivi e Sam Allardyce sembra voler riproporre gli 11 scesi in campo nell'1-1 contro il Sunderland. Quindi solito 4-3-1-2, con Downing trequartista, spalleggiato dal terzetto Nolan, Song e Kouyatè, davanti la coppia Carrol-Sakho. Per quanto riguarda il Leicester, anche qui non ci dovrebbero essere cambi rilevanti.Cambiasso e Drinkwater in linea mediana, davanti King e Vardy. Il modulo sarà il 4-4-2.

ASTON VILLA - MANCHESTER UNITED (Sabato ore 16:00)

Il Manchester United, dopo la convincente vittoria contro il Liverpool e la notizia schock di Herrera, deve razionalmente pensare alla partita contro l'Aston Villa per continuare la strisca positiva di sei vittorie consecutive. Van Gaal sembra essere riuscito a prendere per le redini quel cavallo pazzo d'inizio stagione, dandogli un carattere forte ed una precisa impostazione. Adesso lo United non si ferma più e contro l'Aston Villa, reduce dalla sconfitta contro il WBA, Van Gaal non vuole cambiare. Si affida sempre a Carrick dietro la difesa ed ai trequartisti fantasiosi Rooney e Mata, davanti confermato ancora Wilson (ennesima panchina per Falcao) al fianco di Van Persie. Valencia e Young, i veri punti di forza di questo 'nuovo' United, agiranno sulle fasce di un 3-5-2 molto offensivo. Al Villa Park l'Aston Villa si presenta in emergenza ma potrà contare sulle qualità di alcuni singoli, tra quali Benteke che è intoccabile e con lui Agbonlahor, mentre Vlaar sarà preferito ad Okore e farà coppia con Clark in difesa, sugli esterni di centrocampo agiranno Weimann e N'Zogbia, quindi non più 4-3-3 bensì l'opzione più accreditata sembra essere quella del 4-4-2.

QPR - WEST BROMWICH ALBION (Sabato ore 16:00)

Tornerà Austin ed i tifosi dei QPR tireranno un sospiro di sollievo. Non perchè avesse avuto qualche infortunio, ma semplicemente perchè la metà dei gol della squadra londinese sono stati realizzati dall'attaccante classe '89. Non a caso in assenza del giocatore inglese, i Rangers, contro l'Everton, non sono riusciti quasi mai a mettere in difficoltà la retroguardia blu, se non nell'ultima fase di gioco con le squadre ormai allungate. Sicuramente partirà titolare ed i suoi gol servono come le oasi in mezzo al deserto, inoltre il QPR è terzultima e contro il WBA, in casa, va aggiunto un tassello importante per la salvezza. I Baggies sono reduci dalla vittoria con l'Aston Villa, che momentaneamente l'ha sollevati dalle zone calde, tuttavia un'ipotetica sconfitta contro il QPR farebbe crollare la squadra di Irvine , che verrebbe raggiunta proprio dagli Hoops. Per questa sfida di bassa classifica Redknapp si affiderà al 4-4-2 con Austin e Zamora davanti e Vargas (utilizzato come finto nueve contro l'Everton con scarsi risultati) verrà spostato sulla linea dei centrocampisti, sulla destra. Al centro di centrocampo ci saranno Mutch e Barton, sulla sinistra Fer, dal quale si viene ripagati sempre di prove intense e combattive. Irvine proporrà un 4-3-3. La difesa non cambia rispetto all'ultima uscita, mentre a centrocampo Mulumbu dovrebbe ricevere una maglia da titolare nel terzetto che verrà comlpletato da Garder e Morrison; in attacco spazio a Ideye, Anichebe è in forse.

HULL CITY - SWANSEA CITY (Sabato ore 16:00)

Per tornare all'ultima vittoria in Premier League dell'Hull City, bisogna scorrere parecchio il calendario e fermarsi al 4 ottobre, quando le tigri arancioni si imposero 1-0 contro il Crystal Palace. Da lì in poi solo pareggi e sconfitte. In un campionato così difficile come la Premier, con questo andazzo non si va lontani, ecco perchè una vittoria sabato sarebbe fondamentale per la squadra di Steve Bruce. Dall'altra parte del campo gli Swans vogliono continuare a cullarsi nelle zone alte della classifica, lontani dagli ultimi ed in lotta con i primi. Dopo il 'boom' iniziale, era prevedibile una caduta, che si è realizzata con le due sconfitte consecutive contro West Ham e Tottenham. Per ripartire al meglio Garry Monk non cambia idee di formazione e ripropone gli stessi undici scesi in campo contro gli Spurs. Bony punta centrale, Routledge e Montero esterni e trequartista a ridosso dell'attacco Sigurdsson. L'Hull City, reduce dalla sconfitta prevedibile allo Stamford Bridge contro il Chelsea, cambia atteggiamento. Non più un 5-3-2 rinunciatario ed altamente difensivista visto contro i blues, bensì un 3-5-2, dove gli esterni Elmohamady e Robertson saranno meno impegnati nella fase difensiva e più liberi di offendere. Jelavic e l'ex Palermo Hernandez comporranno l'attacco, mentre Livermore sostituirà lo squalificato Huddlestone in cabina di regia.

NEWCASTLE - SUNDERLAND (Domenica ore 14:30)

La sconfitta contro l'Arsenal e la sonora eliminazione dalla Coppa di Lega per mano del Tottenham hanno smorzato l'entusiasmo del Newcastle che veniva dalla vittoria in casa contro l'imbattibile - fino all'ora - Chelsea di Mourinho. Infatti la squadra di Pardew, che non conosce parole come equilibrio o continuità, dopo un exploit di cinque vittorie consecutive e la vittoria coi blues, grazie alle quali si era lasciata alle spalle un periodo nero, pieno di contestazioni, è caduta di nuovo. E' pronta a rialzarsi anche perchè la classifica recita comunque un dignitoso ottavo posto, a ridosso della zona Europa. Il Sunderland, invece, non vince da sei partite e la zona retricessione dista solo due punti. Per quanto rigurda il rettangolo di gioco il Newcastle adotterà il solito 4-2-3-1. Cissè davanti, supportato da Sissoko, Perez e Ameobi, cercheranno di penetrare la difesa avversaria che sarà a 4 e composta da Vergini, O'Schea, Brown e Revelleire. I Black Cats, nell'insieme cambiano solo l'attaccante centrale del 4-1-4-1 più volte proposto, non sarà Altidore come contro il West Ham, bensì Fletcher.

ARSENAL - LIVERPOOL (Domenica ore 17)

Match clou del weekend è quello dell'Emirates Stadium, tra due squadre che vanno a caccia di continuità di risultati per un posto in Champions League. Tradite le ambizioni di inizio stagione, Liverpool e Arsenal devono ritrovare loro stesse, e soprattutto una serie di risultati positivi che possa rilanciarli. Posto che per il titolo è una corsa a due tra City e Chelsea, le due squadre vogliono quantomeno chiudere la stagione regalando ai tifosi la qualificazione nell'Europa che conta, obiettivo (minimo) che l'Arsenal raggiunge da quando Wenger siede su quella panchina, e sicuramente alla portata dei Gunners. Vive un buon momento la squadra dell'alsaziano, reduce da una convincente vittoria casalinga contro il Newcastle per 4-1, preceduta da un altro 4-1, quello ottenuto in casa del Galatasaray. Per questo big match saranno riconfermati quasi tutti gli interpreti della scorsa gara, scelta da una parte forzata, visti i soliti innumerevoli infortuni, e dall'altra anche di merito, visto che tutti si erano ben disimpegnati nella scorsa partita. Unico cambiamento sarà in difesa, dove Chambers rientra dalla squalifica, e affiancherà Mertesacker, permettendo a Debuchy di tornar sulla sua fascia destra. In dubbio è anche Chamberlain a centrocampo, e se non ce la dovesse fare potrebbe essere Cazorla ad arretrare sulla linea mediana con Flamini, con Podolski titolare in una squadra iperoffensiva anche per cause di forze maggiori. Sembra sulla via della conferma della formazione anche Rodgers, che ha visto i suoi giocare una buona partita sul campo del Bournemouth con la difesa a tre, con Sterling prima punta affiancato da Lallana e Coutinho. Dubbio legato a Lovren, non al 100%, ma dovrebbe farcela. Conferma tra i pali per Jones.

STOKE CITY - CHELSEA (Lunedì ore 21)

Chiude la giornata la capolista Chelsea, impegnata in una sfida piuttosto ostica contro uno Stoke City che in casa, come sempre, è capace di ottenere ottimi risultati, come il 3-2 contro l'Arsenal di due settimane fa. I Potters non stanno vivendo una buonissima stagione in generale, sicuramente dalla squadra di Hughes è lecito aspettarsi qualcosa di più, in relazione alla qualità della rosa, ma per ora la zona calda dista 5 punti, anche se la classifica è molto corta. Ha dimostrato di soffrire un po' di più in trasferta la squadra di Mourinho, che fuori casa non trova i tre punti dall'8 novembre (vittoria ad Anfield Road per 2-1). L'ago della bilancia pende sicuramente verso i Blues, che si presentano al Britannia con un solo indisponibile certo, ovvero Courtois, che sarà comunque sostituito da Cech. In dubbio anche Zouma e Drogba, che non dovrebbero però trovare spazio nell'undici titolare, in cui non ci sarà alcuna sorpresa, e dove Willian e Azpilicueta dovrebbero vincere i ballottaggi contro Shurrle e Filipe Luis. Conferma in massa anche per quanto riguarda lo Stoke, con il 4-2-3-1 con Crouch unica punta e Diouf dietro di lui. L'unico dubbio è legato a Bojan, che dovrebbe stringere i denti e riuscire a recuperare.