Manchester United - Liverpool è la partita che in Inghilterra la si guarda a prescindere, la partita forse più attesa, per quanta rivalità intercorre tra le due squadre, o meglio tra le due città: è il derby d'Inghilterra. Rivalità che nasce negli anni 70'. La storia è la causa maggiore. Infatti, con la nazione in piena crisi economica, il traffico lungo il Manchester Ship Canal ridusse l’attività del porto di Liverpool che fu costretto a chiudere e questo scatenò l'ira degli abitanti/tifosi della città. Forse si chiuderà anche il ciclo di Rodgers, perchè questa sconfitta, in una partita così, pesa come un macigno. Però, di fronte ad un grande United, capace di capitalizzare le sue giocate in attacco, il Liverpool si deve arrendere. Lo United vola ed intimorisce City e Chelsea ancora avanti a lei nella classifica ed alimenta ancor di più il malumore che si vive in città, a Liverpool.
UNITED INCISIVO - Aspettative rispettate, match infuocato sin dalle prime battute. La cornice è fantastica - il teatro dei sogni è pieno, non poteva essere altrimenti - il quadro davvero degno del derby di Inghilterra. I Reds (oggi in giallo) iniziano alla grande, lasciandosi alle spalle il periodo negativo che stanno vivendo. Tuttavia un super De Gea nega il vantaggio a Sterling che, servito deliziosamente da Lallana, non riesce ad angolare la conclusione quanto basta. La legge non scritta del calcio però è spietata. Riconquistato il possesso viene servito Valencia sulla destra (le fasce dello United fanno la differenza) e con un tunnel taglia in due la difesa del Liverpool, cross basso dove arriva puntale Wayne Rooney che col piatto, servendosi di precisione e forza, porta in vantaggio i Red Devils. Nell'atteggiamento e nelle facce degli uomini di Rodgers ritornano i fantasmi di questa stagione. Di conseguenza lo United sale in cattedra ma De Gea deve ancora fare i conti Sterling, negandogli la gioia del goal. Goal che non tarda ad arrivare, tuttavia è quello del 2-0 per il Manchester. Tanta concretezza ed un pizzico di fortuna portano gli uomini di Van Gaal due goal sopra. Young sulla sinistra rientra sul destro, cross perfetto prolungato da Van Persie che innesca sul secondo palo (in fuorigioco, erroneamente non segnalato) Mata, che di testa appoggia in rete. Tanto cinismo fa la differenza, a favore dei rossi di casa.
IL LIVERPOOL NON SEGNA E VAN PERSIE LA CHIUDE - C'è poco da fare, se non segni non vinci, sopratutto quando si gioca a pallone. Sembra una frase confezionata ma è più che veritiera. Perchè, guardando le occasioni, il risultato è troppo per gli uomini di Rodgers. L'allenatore del Liverpool cerca di dare la scossa al rentro dagli spoiatoi, inserendo il rientrante Balotelli. L'attaccante italiano carbura lentamente ma anche lui avrà le sue occasioni. In entrambe De Gea si oppone egregiamente: sulla prima, a botta sicura, il portiere spagnolo devia sulla traversa, sulla seconda rimane fermo e para di ginocchio. Nello sguardo del nostro attaccante dopo la seconda occasione è presente tutta la frustazione di un Liverpool, recentemente eliminato dalla Champions, che semina tanto ma non raccoglie nulla. Non solo Balo sciuperà delle occasioni, ma anche il suo compagno di reparto, Sterling. L'inglese classe 94' avvia una partita nella partita contro De Gea, tuttavia in tutte le occasioni è il portiere dello United ad averla vinta. La più clamorosa è quando, sul retropassaggio della difesa del Manchester, Sterling intercetta e supera il portiere con un bel guizzo ma poi quest'ultimo rinviene e blocca la conclusione a botta sicura. Ritorniamo alla frase di prima 'se non segni non vinci', ma aggiungiamo 'segnano gli altri'. E' proprio così. Stiamo al 71' ed il Liverpool perde palla in una delle tante azioni offensive, lo United con due passaggi si ritrova nella metà campo avversiaria. La qualità offensiva è tanta e con un gioco di passaggi Van Persie, davanti alla porta, batte Jones che nulla può. La partita si conclude con il forcing finale dei Reds che con l'orgoglio si portano avanti, tuttavia senza trovare il gol della bandiera. Grande momento per gli uomini di Van Gaal, che si portano a quota 31 punti a -5 dal City e a -8 dal Chelsea. Fiducia ritrovata, risultati ritrovati. Occhio, che lì davanti, ci sta pure lo United.