In una partita di grande verve e poca tecnica è lo Zenit San Pietroburgo ad avere la meglio sul Benfica, estromettendolo dalla Champions League, e relegandolo all'ultimo posto in classifica nel Girone C. I russi accorciano sul Bayer Leverkusen, portandosi a 2 punti dalla testa della calssifica. Partita intensa e ricca di cartellini, che viene decisa a metà della seconda frazione da una perla di Danny. Questa sera in campo Leverkusen e Monaco per decidere le sorti del Gruppo C.
Villas Boas, che deve fare a meno di Kerzhakov, si schiera con il 4-2-3-1. Sono 3 addiritura gli ex della partita: Garay, Witsel e Javi Garcia. In attacco il tecnico portoghese si affida a Rondon, Danny ed Hulk. Jorge Jesus, che si schiera con il 4-2-3-1, con Talisca dietro l'unica punta Lima. Neanche in panchina Jonas, c'è invece Cristante tra le alternative dei portoghesi.
Parte forte lo Zenit che vuole mettere subito le cose in chiaro, ma Julio Cesar dimostra tutta la sua classe, negando il gol prima al connazionale Hulk, e poi a Jardel. Il Benfica stenta ad entrare in partita e si nota un certo nervosismo, con Samaris che stende Witsel con una gomitata, non sanzionata da Rizzoli che non si accorge dell'accaduto. Stenta a salire il ritmo del match, complice anche il freddo glaciale. Latitano le occasioni da gol, col i lusitani che badano soprattutto a non
La ripresa inizia senza cambi, con il Benfica che prova a dare qualche grattacapo alla difesa dello Zenit. Infatti al 50° Luisao tutto solo davanti all'estremo difensore russo spara altissimo sugli sviluppi di un corner: incredulo Jorge Jesus in panchina. Al 63° i padroni di casa si fanno vedere con Danny, che è bravissimo a liberarsi ma non altrettanto nel concludere. Tra il 65° ed il 77° il match subisce un momento di stallo, con le squadre che sembrano accontentarsi del risultato. Ma al 79° arriva la svolta del match: Hulk trova una perfetta palla filtrante per Danny, che taglia coi tempi giusti e con il destro in area la mette nel sette, battendo Julio