LE SQUADRE
L’Aston Villa si presenta all’appuntamento con il desolante record di peggior attacco d’Inghilterra, dopo 11 partite solo 5 le segnature della squadra di Lambert. A pesare questa sera oltre la continuata assenza di Benteke squalificato anche gli infortuni di Vlaar e Baker, che costringono l’allenatore scozzese a varare una coppia difensiva inedita con il debutto di Okore affiancato da Clark.
Il Southampton invece è costretto a rinunciare a Davis, infortunato, ed il sostituito nell’undici titolare è Shane Long che trasforma il classico 4-3-3 di olandese impronta in un 4-2-3-1. Per il resto la squadra non cambia, non ci sono i motivi d’altronde arrivando i Saints da 4 vittorie consecutive senza gol subiti.
PRIMO TEMPO
Nonostante la cattiva nomea partono all’attacco i Villans e dopo solo due minuti la prima occasione capita tra i piedi di Agbonlahor, l’inglese taglia verso il centro del campo e dal limite può far partire il destro che però viene bloccato prontamente dalla chiusura di Alderweireld. La spinta offensiva dei padroni di casa si spegne molto presto ed i Saints possono prendere il controllo delle operazioni senza particolari problemi e pure quando l’Aston Villa riesce a fare capolino dalle parti di Forster la cerniera Fonte-Alderweireld non concede nulla.
Al 17' prima netta occasione per il Southampton: dal lato sinistro Bertrand scambia con Pellè che gli restituisce la palla in area con un delizioso tacco al volo, il terzino di proprietà Chelsea appoggia all’accorrente Mané che spreca malamente con un destro sballato. L’errore lancia gli uomini di Koeman che assediano l’area di Guzan nei successivi minuti. Unica eccezione il contropiede condotto da Agbonlahor ma sprecato da N’Zogbia, chiuso, ancora una volta, dal provvidenziale Alderweireld. L’Aston Villa è schiacciatissimo nella sua trequarti e l’unico sbocco sono le cavalcate di Agbonlahor purtroppo per lui malamente accompagnato dai compagni d’attacco e quindi sempre sopraffatto dall’attenta linea difensiva ospite. Ma è proprio il contropiede la tattica giusta, da una palla persa da Clyne infatti il rilancio di Clark diventa un assist per il centravanti dei padroni di casa. Il resto lo combinano Alderweireld, stranamente lezioso in copertura, e Forster, lento in uscita. Agbonlahor ringrazia e bruciando entrambi s’invola a porta vuota per insaccare l’1-0 (29’).
Il Southampton esce un po’ rintronato dallo svantaggio ed ha bisogno di qualche minuto per riprendere a macinare gioco ma la differenza torna a farsi sentire e tocca a Guzan salire in cattedra quando Mané (38’) riesce finalmente ad azzeccare un tiro, il destro a giro del senegalese è diretto all’angolino basso alla sinistra del portiere americano che con un grande colpo di reni riesce ad impedire il pareggio. Ancora una volta il gol mancato spinge il Southampton al forcing ma gli uomini di Koeman non riescono a concretizzare, anzi c’è il tempo durante il recupero di rischiare l’ennesima infilata da parte di Agbonlahor fermato fortunatamente da Bertrand posizionato da ultimo uomo quasi sulla linea di centrocampo.
SECONDO TEMPO
La ripresa ripete il trend del primo tempo: il Southampton controlla il pallino del gioco mentre l’Aston Villa resta prevalentemente arroccato davanti al suo portiere per poter ripartire in contropiede. Ma sfortunatamente per gli ospiti le polveri di Mane, Pellè, Long e Tadic restano bagnate e Clark riesce a giganteggiare controllando bene la difesa senza far troppo rimpiangere capitan Vlaar. Lambert cerca di coprirsi ancora di più inserendo Richardson per lo spento N’Zogbia e gli spazi per i Saints si riducono ancora. Le uniche possibilità per il Southampton arrivano con tiri da fuori, prontamente rimpallati, o calci piazzati, sfruttati malamente. Servirebbe un cambio tra le fila degli ospiti, ormai esasperati dalla solidità dell’Aston Villa ma sono proprio i padroni di casa ad effettuare un secondo cambio interessante: Bent prende il posto di un uomo di rottura come Carlos Sanchez.
Al 75’ occasione per Pellè che però viene chiuso in angolo, sugli sviluppi sono i Claret & Blue ad approfittarne con un gran contropiede di Weimann. L’austriaco, chiuso da tre avversari, lancia Agbonlahor che chiude il lungo triangolo ma il numero 10 a rimorchio sparacchia altissimo (78'). Gol sbagliato, gol subito: una dura legge spesso d’applicazione. E se gli attaccanti non sono in giornata (nel frattempo entra Mayuka per Manè - 79') ci pensano i difensori. Bertrand va in penetrazione sulla sua fascia di competenza ed arrivato quasi sul fondo appoggia verso il centro dell’area dove arriva puntualmente Clyne a firmare il pareggio (81’) con un tiro di prima intenzione per il terzo centro stagionale. A questo punto l’Aston Villa non ci sta e si getta in avanti per recuperare il vantaggio difeso per più di un tempo tanto che Koeman inserisce Cork al posto di Long per mantenere il risultato. Finisce così 1-1 nonostante gli sforzi finali di Tadic da una parte e Agbonlahor dall’altra. Risultato frustrante per il Southampton che interrompe la striscia di vittorie e vede allontanarsi di due punti il Chelsea mentre secondo pareggio consecutivo per l’Aston Villa che si allontana un po’ dalla zona calda.
L'Aston Villa nonostante abbia avuto la possibilità di vincere questa partita non può che uscire soddisfatto dal pareggio con la sorpresa del campionato, i biancorossi sono un osso duro per tutti e Lambert & co. non venivano certo da un momento facile. Questo risultato tutto sommato positivo darà morale per affrontare il trittico di partite salvezza che aspetta i Villans (Burnley, Crystal Palace e Leicester).
Stesso discorso non si può forse fare per il Southampton, che sì riesce a recuperare una partita contro un avversario molto ostico ma che forse avrebbe sperato in un'altra vittoria non tanto per restare attaccato al Chelsea quanto per tenere lontano il Manchester City, ora a soli 2 punti e prossimo avversario dei Saints. La squadra di Koeman se la dovrà poi vedere con Arsenal e Manchester United, importante banco di prova per decidere se questa squadra sia solo la rivelazione di questo inizio di campionato o se sia decisa a stupire per tutta la stagione.