A Londra, nel classico pomeriggio Premier League di Sabato, la prima della classe del maestro Mou ospita il WBA che con 13 punti - a meno 4 dalla zona retrocessione - lotta per rimanere nella massima serie inglese. Però portare a casa punti contro un Chelsea così tanto in forma e in cerca della settima vittoria su sette in casa in stagione, è impresa assai ardua. I tifosi dei Blues prendono alla lettera il messaggio inviato dal loro allenatore, che si lamentava del poco sostegno che ricevevavo i giocatori durante le partite casalinghe, sostenendo dall'inizio alla fine la propria squadra. Allora, il WBA, dovrà fare i conti anche con loro, perchè allo Stamford quei silenziosi tifosi fanno, eccome, sentire la propria voce.
Si fa sentire anche la supremazia blu ai danni del povero WBA. Partita... senza storia. Il Chelsea impiega 11 minuti col solito Diego Costa per mettere le cose in chiaro, altri 14 - al 25°- per precludere ogni speranza all'avversaria che nulla può. Eh si, perchè oggi - non è certo una novità - il Chelsea domina in lungo e in largo. I giocatori messi in campo dall'architetto Mourinho, assumono le vesti di artisti, che col pallone fanno quello che più desiderano, disegnando traiettorie, passaggi e triangolazioni davvero degni di opere d'arte. Mettere in mostra nelle scuole calcio, grazie. E di fronte a ciò, il WBA può solo rimanere a guardare (parla chiaro il possesso palla del primo tempo 75% Chelsea, 25% WBA); pure in un uomo in meno, dopo l'espulsione (forse generosa) di Yacob per fallo su Diego Costa, autore dell'ennesimo gol stagionale. Infatti lo spagnolo sfrutta, al suo secondo pallone toccato, un cross di Oscar che lo serve sul filo del fuorigioco. L'ex Atleti stoppa di petto e al volo, di piatto, non lascia scampo a Foster. Il secondo gol arriva grazie ad una disattenzione difensiva del WBA.
Su calcio d'angolo la retroguardia non vede il taglio di Hazard che, libero di stoppare in area di rigore, infila Foster. Il portiere del WBA nega il gol del Chelsea più volte durante la partita. Un super intervento su Terry nei primissimi minuti di gioco, una grande parata in volo sull'esterno destro di Oscar, ancora su Terry all'inzio del secondo tempo, poi su Hazard rimane in piedi fino all'ultimo, evitando il terzo gol sugli sviluppi di una trangolazione magistrale targata Matic-Fabregas-Hazard. Chiamato in causa in più occasioni, si è fatto sempre trovare pronto. Il migliore dei suoi. Unica nota positiva. Per il resto della truppa poche le occasioni per dimostrare qualcosa. La difesa è in perenne affanno (sopratutto dopo l'espulsione ma l'atteggiamento era rinunciatario sin dall'inizio), si accenna qualche contropiede, ma lì davanti il forte Berahino si scontra contro muro, fondamenta e motore di una vera e propria macchina da guerra.
Il secondo tempo si gioca su ritmi più blandi ma gli uomini di Mourinho controllanno senza alcun problema. A tratti sembra una partita di calcetto, con i giocatori del Chelsea che girano la palla nei pressi dell'area di rigore, eludendo ogni tentativo di pressing avversario. Courtois non è mai stato impegnato dagli attaccanti del WBA. Anche oggi è davvero una marea blu che in Premier League, fin'ora, non ha trovato ostacoli capaci di fermarla.