Adesso, non si può più sbagliare, adesso, che i tifosi sono stanchi di una squadra che promette tanto e mantiene poco, che illude se stessa e gli altri, che al momento del salto fa un passo indietro che lascia in bocca il sapore amaro dei sogni spezzati. Adesso, che la panchina di Mazzarri è appesa ad un filo molto più sottile di quanto si dichiari apertamente.
La riscossa dell'Inter deve cominciare da stasera, dalla trasferta d'oltralpe, che vede la benamata impegnata contro il St-Etienne. L'Inter parte dalla Malpensa verso la Francia, in quello che somiglia più ad un viaggio della speranza che ad una trasferta di quell'Europa League che l'Inter deve vedere come un obbiettivo stagionale, altro che Europa B. Lo sa bene il Walter di San Vincenzo, quanto sarà importante far bene stasera, quando dalle 19.05, si emetteranno verdetti e sentenze, quelli inoppugnabili, quelli del campo.
Nelle parole del tecnico toscano echeggia tutto il realismo disincantato del momento no della sua squadra, fatto di critiche e diciarazioni al veleno, di fischi che i propri tifosi gli riservano puntualmente, ad ogni partita, ma nelle frasi di WM risuona, vivo e palpabile, pure quella voglia di vincere, per buttarsi tutto alle spalle, ancora una volta: "Rispetto il St-Etienne, è una squadra ben organizzata e difficile da affrontare, con grandi qualità atletiche, e in più, stasera avrà pure il pubblico dalla propria parte. Sappiamo quanto sarà difficile per noi, perche chi gioca contro l'Inter da sempre il 120%, ma noi siamo l'Inter, e come dico ai ragazzi il nostro obbiettivo deve essere sempre la vittoria, arriviamo qui in una situazione di totale emergenza per via degli infortuni, ma chi sarà in campo stasera dovrà dare tutto".
Parla anche delle critiche l'accentratore, delle frasi poco lusinghiere degli ultimi giorni, mantenendo un distacco quasi stoico dalle illazioni che a detta del tecnico non lo interessano: "Con i miei giocatori, ho sempre fatto il padre di famiglia, usando il bastone e la carota, riprndendoli e facendo comlimenti, il mio metodo di allenamento è sempre lo stesso, le critiche non mi spostano, io guardo all'obbiettivo e cerco di tirare fuori il massimo dalla mia squadra".
L'Inter arriva in Francia da prima del girone d'Europa League, ma in una situazione d'emergnza che oltre al KO di Parma, vede indisponibili Hernanes, Jonathan, Campagnaro,M' Vila, Krhin e D'Ambrosio. Recuperati Osvaldo e Nagatomo, che, non avendo i novanta minuti nelle gambe, partiranno probabilmente dalla panchina. Per la formazione, Mazzarri pensa ad un 3-5-1-1, con Carrizo in porta, difesa formata da Ranocchia,Andreolli e Juan Jesus; centrocampo con M'baye a destra, Dodò a sinistra e Medel,Kovacic e Kuzmanovich sulla mediana; Guarin dovrebbe fare la seconda punta alle spalle di Palacio.
Il St-Etienne partità probabilmente con un 4-2-3-1: Ruffier in porta; difesa a quattro con Perrin e Bayal Sall come centrali, Teophile-Catetine a destra e Tabanou a sinistra; Lemoine e Clemente sulla mediana; in attacco Van Wolsfinkel punta centrale, con dietro Erdinç, Hamouma e Gradel.
Facile, è un aggettivo che l'Inter questa sera dovrà proprio scordare, in Europa di facile non c'è nulla, specialmente in trasferta, specialmente in un momento in cui i nerazzurri devono rimettere assieme i cocci di un presente tribolato, ma il calcio è spietato, e Mazzarri sa che i tifosi chedono a gran voce lo scalpo dei francesi, basta sbagliare, adesso si deve vincere.