Una settimana piena di polemiche per Brendan Rodgers dopo la sconfitta in campionato contro il Newcastle (1-0, sabato scorso, ndr). Può essere Balotelli il capro espiatorio di questo brutto Liverpool?, si sono chiesti i giornali ed i tifosi. Sarebbe troppo convenzionale lasciarsi convincere da queste chiacchiere. Colpa dell'infortunio di Sturridge? Colpa del modulo ancora instabile? Colpa della dipartita di Suarez? O colpa proprio dell'allenatore? Una cosa però, viaggiando verso Madrid, Rodgers la sapeva bene: al Bernabeu i suoi avrebbero combattuto al massimo per un pareggio. Ecco perché si presenta con una squadra giovane ed inedita (Markovic, Emre Can, Manquillo, Alberto Moreno in campo) ma che ha già la testa al big match di Premier League – un altro banco di prova per l'allenatore dei Reds - ovvero la gara contro i Blues di Mourinho. Il tecnico dei Reds, con un atteggiamento saggio, preserva per la sfida al Chelsea Balotelli (90° in panchina), il capitano Gerrad, Henderson, Sterling e Glen Johnson (insomma, gran parte dei titolari) e dà spazio agli U21 sopra citati (anche se Moreno è classe 1992).
L'altro tecnico, quello dei blancos, Carletto Ancelotti, recupera Bale (ma lo inserisce solo a gara in corso) e perde Carvajal, Illaramendi e Khedira. Tra i pali ci va Casillas (Ma Keylor Navas verrà utilizzato solo in Copa del Rey?), a destra si sistema Arbeloa, al centro spazio ad un altro giovanotto come Rafael Varane assieme a Sergio Ramos (a riposo Pepe), a sinistra confermato Marcelo (Coentrao é sempre out); solito centrocampo con James Rodriguez, Modric, Kroos ed Isco dietro Cristiano Ronaldo e Benzema.
“90 minutos en el Berrnabeu son muy largos” diceva Juanito Maravilla, poeta del pallone ed ex giocatore del Madrid. L'ha imparato anche il Liverpool, a sue spese, stasera. La partita é andata come doveva andare: il Real Madrid ha imposto il suo gioco, non come ad Anfield ma lo ha fatto, ed il Liverpool lo ha subito. Parliamo della partita come se fosse un quadro esposto al Museo del Prado di Madrid: il primo tempo e quindi la prima parte del quadro – scegliete voi quale – è dipinta di blanco. I Reds provano ad intromettersi con alcune pennellate (in verità neanche molte): all'inizio ad esempio, ordinatamente mantengono il possesso palla, ma dura davvero poco. Le vivaci tempere del Real dominano con forza: al 3' un mancino delizioso di James Rodriguez preoccupa Mignolet; pochi minuti dopo (9') Cristiano Ronaldo impegna (e quando mai un maestro d'arte come lui non lo fa?) il portiere dei rossi ma non riesce a batterlo; sarà un francese, in terra spagnola, tale Karim Benzema, a dare il ritocco determinante con l'aiuto di Marcelo che gli offre un cross al bacio e con la gentile collaborazione del ginocchio di Kolo Touré che gli permette di non finire in fuorigioco. L'attaccante francese sigla l'1-0 e conquista una piccola soddisfazione personale: supera Del Piero e Ibrahimovic nella classifica all-time di questa competizione (40 reti in 68 gare).
Nel secondo tempo (e quindi nella seconda parte del quadro) l'invidiabile bottega di artisti di Ancelotti prosegue l'opera a ritmi lenti, narcotici, tanto che si riescono a intravedere tratti di rosso, quasi linee marcate: al 57' Casillas dice no al sinistro di Lallana ed al 60' nega la gioia del gol su punizione all'italiano Borini. Rodgers, in silenzio ad osservare un'opera già compiuta prima di essere cominciata, inserisce qualche titolare (Coutinho, Gerrard, Sterling ma a questo punto Carletto risponde con Bale), quasi con la speranza di poter mettere anche lui la firma sul retro del dipinto. E invece no. Il ritmo cambia, la partita si fa più dinamica, energica, ma non c'è modo di cancellare via quel blanco che oscura il resto, che domina. Non c'è neanche più tempo di pensare, al blanco, in verità, perché c'è un altro colore a spaventare il Liverpool: è il blue(s) di sabato.
Il Real si pone in vetta al gruppo B con questa vittoria con 12 punti. Il Basilea, sull'altro campo, ha vinto 4-0 con il Ludogorets e si porta al secondo posto a 6 punti. Il Madrid è ormai qualificato ma potrebbe non chiudere come prima della classe perchè gli svizzeri con due vittorie (una dovrebbero conquistarla proprio contro i blancos e batterli almeno 5-0) si porterebbero anch'essi a 12 punti. Il Liverpool invece rimane fermo a tre punti e potrebbe anche rischiare di non qualificarsi (per qualificarsi deve sperare che il Real vinca col Basilea e deve vincere col Basilea. Non è ammesso il pareggio).