Manchester City - Tottenham
L'anno scorso furono schiaffi da destra e da sinistra per il Tottenham che contro i futuri campioni d'Inghilterra persero 6-0 e 5-1 nel doppio confronto di Premier League. Pochettino non è AVB ed a sua detta i risultati sono già dimenticati. Nel lunch-match che vede opposte due squadre delle prima sei posizioni. Il Manchester City viene da due vittorie e le intenzioni sono quelle di continuare a rincorrere il Chelsea (anche se all'Etihad finora sono arrivate solo una vittoria, un pareggio ed una sconfitta). Il Tottenham cercherà di bissare la vittoria con il Southampton e portarsi a ridosso del podio.
Formazioni : occhio a Lloris e Chadli, due giocatori chiave per Pochettino, che devono combattere con i rispettivi malanni prima di dichiarsi arruolabili. Nel caso pronti Vorm e Lennon o Townsend. In difesa Naughton e Walker sono out così a destra ci sarà Dier. In mezzo Stambouli, Bentaleb, Paulinho e Dembele contendono la maglia al rampante Mason. Davanti Adebayor (un solo gol all'attivo) è tornato tardi dagli impegni con le Nazionali: che sia il momento di Kane? Dall'altra parte soliti ballottaggi: a sinistra la spunterà uno solo fra Kolarov e Clichy, così come in mezzo - al fianco di Yaya Touré - dove Fernando ha recuperato e Fernandinho spera di farlo. Larghi Silva ed uno fra Jesus Navas e Milner
Everton - Aston Villa
"L'Aston Villa è l'ultima squadra che vorresti affrontare quando sei nelle nostre condizioni", dice Martinez. Le condizioni del suo Everton sono queste: 17° posto, una sola vittoria in sette partite, urgenza di risalire in classifica. Si giocherà a Goodison Park, sarà trasferta per i Villans che proprio lontano da casa paiono esprimersi meglio, da buoni contropiedisti. Vittorie ad Anfield e Britannia Stadium prima di imboccare il tunnel di tre sconfitte consecutive che ha ammazzato le speranze di grandeur dei Villans. Sarà lo scontro fra la difesa più perforata (16 gol presi dai Toffees) e l'attacco meno prolifico (4 reti, come il QPR, ma il digiuno dura da metà settembre per Lambert&co.). Sarà anche la sfida fra due dei tre centravanti belgi che si contendono il posto in vista del prossimo europeo: Lukaku e Benteke (senza dimenticare Origi).
Formazioni: sì perché potrebbe essere arirvata finalmente l'ora di rivedere dal primo minuto Benteke. L'ultima volta è datata Marzo. Il top-scorer dei Villans l'anno scorso è subentrato contro il City prima dello stop per le Nazionali ed avrebbe tutte le carte in regola per partire titolare sabato. Oltre a Benteke è previsto il rientro anche per Vlaar. Per Benteke e Vlaar che tornano, due giocatori che devono fermarsi: sono Senderos e Delph, due sorprese in positivo dei Villans quest'anno. Dall'altra parte possibile ma difficile il recupero lampo di Barkley mentre sono confermati out Stones e Mirallas. Vicini al recupero Coleman, Pienaar e McCarthy.
Crystal Palace - Chelsea
Una delle gare che compromise la corsa al titolo 2013-14 del Chelsea fu proprio quella a Selhurst Park, dove i Blues furono sconfitti per 1-0 da un autogol di John Terry. Lo stesso Terry che oggi conferma la trasformazione difensiva dei suoi: ad inizio stagione molti gol incassati ed ora, nelle ultime due, nemmeno uno. La difesa è stato il pilastro sul quale si è fondata la scorsa campagna del Chelsea, quest'anno quel pilastro sembra essere l'attacco, il migliore di tutta la Premier League, con Diego Costa a guidare i suoi con 9 gol in 7 match. Il Chelsea è ovviamente primo e conta già 5 punti sulla seconda (Manchester City). Ma occhio a sottovalutare questo Crystal Palace che prima della sosta ha perso la prima partita sotto la gestione Warnock dopo una streak di 4 partite senza sconfitta.
Formazioni: il Crystal Palace dovrà fare a meno di Dann, infortunatosi contro l'Hull. Al suo posto Mariappa centrale e l'ingresso di Kelly in fascia oppure Hangeland qualora Mariappa non dovesse risultare al meglio dal colpo subìto. Dalla panchina spingono per una maglia Zaha e Chamakh che sperano di soffiare il posto a Campbell e Ledley. Sarà invece formazione tipo per il Chelsea
Southampton - Sunderland
Da quando è tornato in Premier League il Southampton non è ancora riuscito a battere il Sunderland, squadra per nomea rognosa e cattiva. 3 pareggi e 3 sconfitte il bottino dei Saints che prima della sosta hanno pagato le vertigini di alta classifica (erano secondi, ora sono terzi) perdendo contro il Tottenham per 1-0 interrompendo una striscia di 4 vittorie consecutive. Il Sunderland prima della sosta, invece, ha datto una sterzata alle sue ambizioni e dopo il mese in cui si accontentava economicamente dei pareggi è riuscito a segnarne ben 3 allo Stoke City ed a batterlo: prima vittoria stagionale in PL. Due dei protagonisti della sfida di sabato sono andati in gol negli impegni internazionali: O'Shea con l'Irlanda e Pellé con l'Italia. I due saranno probabilmente coinvolti in una sfida corpo a corpo al St.Mary's.
Formazioni: Koeman dovrà ancora fare a meno di Jay Rodriguez, a cui ultimamente si è unito Ward-Prowse. Così per il terzo posto da attaccante - oltre a Pellé e Tadic - rimane un contenzioso fra Mané (in salita ma è tornato tardi dagli impegni internazionali) e Shane Long (in discesa). A centrocampo Wanyama ha ormai vinto la concorrenza di Cork per sostituire Ward-Prowse mentre dietro Alderweireld sarà confermato centrale al posto dell'infortunato Yoshida nonostante il ritorno di Gardos. L'idea di Poyet è invece quella di riproporre l'XI vincente qualche settimana fa, con Jordi Gomez e Buckley promossi al posto di Rodwell ed Adam Johnson più Wickham largo e Steven Fletcher al centro. L'unico problema è in difesa, dove Billy Jones potrebbe non recuperare e di conseguenza costringere allo slittamento di Vergini in fascia con il reintegro di Brown al centro. Ancora out Giaccherini e R.Alvarez
Burnley - West Ham
Paradossalmente il West Ham, dopo un inizio stentato, ha recuperato terreno ed anche divertito quando i giocatori hanno cominciato a farsi male. Due vittorie nelle ultime quattro hanno concesso agli Hammers di portarsi nella parte alta della classifica, grazie ai gol di Diafra Sakho che ha svolto anche più che a dovere il compito di sostituire Carroll. Enner Valencia, Amalfitano, Downing e Zarate i suoi creatori. Adesso qualcuno di loro dovrà far spazio ai rientranti Nolan, Vaz Te, Demel e Jenkinson. La macchina lanciata potrebbe subìre qualche perdita di carburante, insomma. Dall'altra parte ecco il Burnley che deve ancora vincerne una e si piazza penultimo in classifica con appena 3 gol segnati. La crisi è appurata. Dyche cerca la via d'uscita. Quella portrebbe essere il ritorno di Ings, sulla via del recupero così come Micheal Keane, David Jones e Chalobah. Vedremo se con la squadra a ranghi completi i Clarets riusciranno ad offrire al banco della Premier League qualcosa che convinca il destino a non rispedirli in Championship.
Formazioni: Demel e Jenkinson si giocano una maglia a destra per il West Ham mentre il resto della difesa dovrebbe esser confermato. A centrocampo Song sarà il frangiflutti in attesa di Kouyaté ed in attacco Diafra Sakho il bomber. Fra loro si giocano quattro maglie Amalfitano, Downing, Enner Valencia, Nolan (favoriti), Poyet, Vaz Té e Mauro Zarate Nel Burnley sono note melodiose i ritorni di Ings (torna in panca Barnes), Chalobah e David Jones (Arfield torna a fare l'ala). Vedremo se a loro si unirà anche Micheal Keane: nel caso non dovesse farcela confermata la linea Trippier-Duff-Shackell-Mee. Ancora out Vokes e Steven Reid mentre Marney deve raggiungere ancora il 100%.
Arsenal - Hull City
Rematch della finale di F.A. Cup per Arsenal ed Hull City. Per i Gunners ritrovare le Tigers avrà un retrogusto dolce visto il ritorno alla vittoria di un trofeo proprio contro la squadra arancio-nera la scorsa stagione. Ma quell'Hull City non è lo stesso di adesso. Tanti giocatori sono cambiati e Meyler pensa che "l'acquisto di tanti ottimi giocatori che si contendono il posto fra di loro non è che un bene". Jelavic che non c'era nella finale dell'anno scorso più Diamé, Abel Hernandez, Robertson e Maguire, Ben Arfa e Gaston Ramirez. Insomma, un Hull City migliorato che cercherà di porre fine alla striscia negativa contro i londinesi. Prima della sosta l'Hull City aveva ritrovato la vittoria contro il Crystal Palace e l'Arsenal aveva perso il derby di Londra con il Chelsea. Entrambe le squadre contano una sola vittorie nelle ultime cinque. Chi fa il bis?
Formazioni: Wenger ha ben poco da decidere, la sua formazione sarà dettata dagli infortuni. Dietro Chambers è squalificato e Debuchy e Koscielny infortunati quindi in difesa vedremo il giovanissimo Bellerin a destra con Nacho Monreal al fianco di Mertesacker. A centrocampo assenti Mikel Arteta, Diaby, Ramsey e Rosicky così il compagno di Wilshere sarà Flamini. Per i ruoli di trequartisti scelte fatte: Oxlade-Chamberlain, Santi Cazorla ed Alexis Sanchez visto l'infortunio di Özil. Davanti Welbeck dovrebbe (anzi, deve) recuperare viste anche le assenze di Giroud e Yaya Sanogo. Non dovesse esserci Danny, probabile sia uno fra Joel Campbell e Podolski a prendere il suo posto. Per l'Hull City più scelta: Bruce dovrebbe tornare alla difesa a 3, come contro il Palace, con un Chester in più ed un Rosenior in meno. A centrocampo trio Diamé-Huddleston-Livermore con Abel Hernandez e Jelavic davanti.
Newcastle - Leicester
Non è un'occasione da sprecare quella che avrà per le mani il Newcastle che prima della sosta ha provato a raddrizzare l'andazzo pareggiando contro il lanciato Swansea. Stavolta, in casa, dovrà arrivare la vittoria, la prima vittoria. L'avversario sarà il neopromosso Leicester che ben ha impressionato ma che viene da due mezzi passi falsi (1 punto fra Palace e Burnley). Pearson, manager delle Foxes, sarà l'ex. Per Pardew e squadra non ci sono scuse. Fortuna che è tornato Papiss Demba Cissé.
Formazioni: la vecchia guardia dovrebbe ancora una volta prevalere e la formazione dovrebbe rimanere invariata a grandi linee. Krul, Janmaat e Dummett hanno recuperato dai fastidi ed insieme a Coloccini e Williamson saranno deputati a non prendere gol. Tioté e Papiss Demba Cissé, nonostante le gare giocate poche ore fa nelle qualificazioni, saranno titolari. Il senegalese farà sedere ancora una volta in panchina Rivière, che - come l'altro nuovo acquisto francese, Cabella (al suo posto ci sarà ancora Obertan) - deve ancora impressionare. Ancora fuori Santon, Aarons, Jonas Gutierrez e Siem de Jong. Pearson, che contro il Burnley aveva ripescato Mahrez e Schlupp, deve decidere se riproporre i due che hanno spodestato Nugent e Vardy. Più facile che accada per il primo (Mahrez). A centrocampo Cambiasso è insidiato da Matty James. Stessa cosa accade dietro con Danny Simpson che spinge per la titolarità come terzino destro a discapito di de Laet.
QPR - Liverpool
Ultima occasione per Redknapp che contro il Liverpool è chiamato a non perdere e rilanciare le ambizioni dei suoi, fanalini di coda in classifica con 5 sconfitte in 7 gare. La vena mogia dei Reds fuori casa potrebbe aiutare il pericolante manager che invece, da par suo, è in casa che ha conquistato tutti i punti accumulati finora. Il Liverpool è anch'esso chiamato a far pesare i milioni reinvestiti in estate: il nono posto non basta. Ad aiutare Rodgers che ha nel mirino anche il Real in Champions League, ecco il probabile rientro di Daniel Sturridge, ago della bilancia.
Formazioni: vedremo se Rodgers getterà sin dal 1° nella mischia Sturr che - di regola - dovrebbe far coppia con Balotelli dietro Sterling in attacco. Lallana sarà spostato a centrocampo e Coutinho andrà in panchina. Qualora Sturridge non fosse pronto (o qualora Balotelli andasse in panchina) ecco che i tre trequartisti sarebbero chiamati a fare le veci delle mezzepunte del 4-2-3-1. Intoccabili Gerrard ed Henderson. Dietro emergenza: potrebbe essere titolare Kolo Touré nel caso Lovren non dovesse farcela. Tornato dall'infortunio, Glen Johnson lamenta un posto da titolare al posto di Manquillo. Per il QPR problemi in mezzo al campo dove Mutch e Barton sono out. Saranno quindi Sandro e Karl Henry i mediani a meno di un ritorno al sistema a 2 punte. In quel caso dentro uno fra Taarabt, Edu Vargas e Zamora insieme ad Austin davanti, con Fer arretrato a centrocampo. Kranjcar non è al massimo ma dovrebbe essere del match. Occhio all'opzione 4-3-3/1-2. Dietro Isla prova a scalzare Onuoha a destra.
Stoke City - Swansea
Nel Super Sunday di questo turno si affrontano due squadre che vivono un periodo simile: nelle ultime sei gare record 2-2-2 per Stoke City e Swansea. Divise da soli tre punti in classifica, le due squadre distano però ben undici posizioni. Magia della bagarre. In Galles sperano che Monk non abbia dimenticato come si vince, dato che dopo le tre vittorie iniziali sono arrivate prima due sconfitte e poi due pareggi. Più recente l'ultima vittoria dei Potters che due turni fa hanno sconfitto il Newcastle per 1-0 con gol del solito Crouch. Lo stesso Crouch l'ha messa dentro 4 volte negli ultimi 3 scontri con i Cigni: conto aperto da saldare? Intanto l'ultima sconfitta, contro il modesto Sunderland, non è stata per nulla una da ricordare. Testa bassa e pedalare per i biancorossi come per i bianconeri.
Formazioni: Stoke City che sarà senza Whelan, infortunatosi in Nazionale. Al suo posto, in mezzo, pronto Sidwell a meno di arretramento di Adam. Nella seconda ipotesi potremmo vedere in campo Bojan Krkic, Arnautovic o Walters, in linea con le ali Diouf e Moses (recuperati) dietro Crouch. In difesa Pieters potrebbe soffiare il posto a Muniesa. Lo Swansea sarà invece senza lo squalificato (dopo 5 gialli) Shelvey. Data l'assenza di Britton probabile che al suo posto ci sia Carroll, bel giovanotto, insieme a Ki Sung. Dietro la prima punta, che sarà ancora uno fra Bony e Gomis, i soliti tre: Dyer - Sigurdsson (scintillante anche in Nazionale) - Routledge. Dietro torna al suo posto Angel Rangel con Ashley Richards pronto a tornare in panca.
West Bromwich Albion - Manchester United
Rinviata la sfida fra presente e futuro della Nazionale inglese nei nomi di Rooney e Berahino, il Monday Night sarà principalmente incentrato sulla definitiva conferma o meno che il nuovo Manchester United abbia finalmente ingranato. I Red Devils vengono da due vittorie consecutive, da tre nelle ultime quattro, e hanno scalato la classifica fino a giungere quarti, in posizione europea. Il WBA, invece, ha sommato due vittorie nelle ultime tre gare, vittorie che hanno ridato morale ai Baggies partiti non in maniera consona (due punti in quattro gare).
Formazioni: ufficialmente tornato alla difesa a 4, LVG dovrà fare a meno per la seconda di tre gare di Rooney. Al suo posto ci sarà ancora Mata, trequartista dietro van Persie e Falcao. A centrocampo le contemporanee assenze di Ander Herrera, Valencia e Carrick potrebbero siginifcare un ritorno sul palcoscenico di Fellaini (alternativa: Darren Fletcher), sulla stessa linea di Blind e Di Maria. Dietro Rafael e Shaw confermati larghi mentre centralmente Rojo farà coppia con Phil Jones anche se lo stesso Smalling pare abbia recuperato. Out il giovane McNair che aveva riempito i buchi difensivi qualche settimana fa. Un gran dubbio per Irvine è rappresentato dal ruolo di terzino destro: Gamboa ha ben impressionato con il Liverpool quando Wisdom è stato costretto, da contratto, a star fuori. Per il resto i nodi sono sulla trequarti, dove Brunt sembra aver recuperato. In caso negativo Berahino giocherà largo (Varela non sta bene) con centravanti Ideye (nemmeno Anichebe è ok). Sessegnon e Dorrans le altre due mezzepunte.