Manca un ultimo passo. 90 minuti dividono l'Under 21 di Gigi Di Biagio dalle fase finale dell'Europeo. Si riparte dall'1-1 della gara d'andata, con una partita dai due volti, dominata dagli azzurri per sessanta minuti, ripresa dai padroni di casa, più pronti nell'ultima parte dell'incontro. La condizione fisica ha giocato un ruolo rilevante nel primo atto, ma l'Italia ha dimostrato ampiamente di avere qualità tecniche superiori. Un pareggio a reti bianche qualifica la
Sul fronte formazione non sono previste novità. Il perdurare dell'indisponibilità di Romagnoli e Sturaro mantiene intatta la retroguardia (fondamentale l'apporto di Rugani, rientrato dalla Nazionale di Conte, nei primi 90'), così come la mediana. Di Biagio conferma Baselli e Viviani. Il primo non ha ancora l'intero match nelle gambe, ma garantisce una qualità superiore sia a Crisetig che a Benassi. Davanti le quattro B. Battocchio e Berardi ai lati di Bernardeschi, con Belotti riferimento avanzato. Unica possibile novità nell'undici iniziale Sabelli.
Fondamentale l'apporto del pubblico. Si giocherà alle ore 16 a Reggio Emilia. Per incentivare il tifo la scelta di vendere i biglietti a prezzi popolari. Lo stesso CT ricorda il precedente favorevole su questo campo "Spero che ci sia tanta gente domani allo stadio ma ho altri pensieri in questo momento in testa, come ad esempio cercare di mettere a posto cosa non è funzionato in Slovacchia. Dovremmo essere bravi a fare la partita anche nel caso ci dovesse essere poco pubblico. Contro l'Irlanda del Nord, l'ultima volta che siamo venuti a Reggio Emilia, trascorremmo una bella serata, speriamo di bissare quindi domani, sia come pubblico che come risultato finale. Tanti giocatori titolari nei loro club in questa Under 21? Vuol dire che i ragazzi su cui abbiamo deciso di puntare ad inizio di questa avventura, stanno dimostrando le loro qualità. Una bella soddisfazione per noi dello staff ma soprattutto per i ragazzi stessi".
L'Italia non può sbagliare, soprattutto dopo aver ricostruito un cammino reso impervio da un difficile avvio. Le sconfitte d'esordio hanno scosso, ma non minato, il gruppo di Di Biagio, che, con intelligenza, ha forgiato la sua Nazionale, completando la rimonta in un girone complesso, fino all'apoteosi con la Serbia, battuta per tre reti a due. Lo spareggio con la Slovacchia, già battuta dal Commissario Tecnico per 4-1 in una partita strana, condizionata da un rosso ai nostri avversari, non deve essere preso alla leggera. La storia dice Italia, per i 5 Europei vinti - Slovacchia alla fase finale una sola volta - per nomi, tradizione, soldi, ma alla fine a decidere sarà il campo e Di Biagio questo lo sa.