ARMENIA - SERBIA 1-1

73' Arzumanjan, 89' Tosic

Armenia (3-4-1-2): Berezovsky; Haroyan, Arzumanjan, Voskanjan; Hovhannisjan, Mkrtchyan (52' Hovsepyan), Yedigaryan, Hajrapetjan; Pizzelli (85' Karapetyan); Manucharyan (66' Dashyan), Sarkisov. All.: B. Challandes.

Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, S. Mitrovic, Nastasic, Kolarov; Gudelj (74' A. Mitrovic), Matic; Tosic, Tadic, Markovic (26' Kuzmanovic); Djordjevic (71' Lazovic). All.: D. Advocaat.

NOTE: all'83' Stojkovic para rigore a Pizzelli.

Padroni di casa che devono fare a meno dei loro quattro pezzi pregiati: tutti fuori Mkhitarian, Movsysian, Ghazarian e Ozbiliz, così davanti ci si affida a Pizzelli e all'ex Ajax Manucarjan. Tra i balcanici sempre esclusi Subotic e Ljajic, su probabile ordine della federazione, che per questioni di "nazionalismo" non son ritenuti idonei per giocare in Nazionale, con Djordjevic preferito a Mitrovic in attacco. Partita che vive di fiammate della Serbia, mentre sono più passivi i Caucasici, che si affidano al proprio portiere Berezovsky per rimanere in partita nel primo tempo, che si chiude infatti sullo 0-0. La squadra di Advocaat continua a tenere in mano il pallino del gioco anche nella ripresa, ma la manovra è lenta, così ci si affida ai calci piazzati, ottenendo comunque risultati rivedibili. Ne approfitta l'Armenia, che va in vantaggio al 73' grazie ad Arzumanjan: il difensore segna di testa solo nell'area piccola, dimenticato dalla difesa. Serbi totalmente allo sbando dopo il gol, e i padroni di casa ne approfittano per continuare ad attaccare, con la grandissima occasione all'83', quando Pizzelli si fa parare un rigore da Stojkovic. Scossa dall'episodio, la Serbia si ribalta in avanti, trovando la giocata del campione: Zoran Tosic all'89' si inventa una traiettoria mancina dal limite dell'area, imprendibile per Berezovsky,segnando l'1-1 che spartisce la posta in palio. Squadra di Advocaat comunque da rivedere, soprattutto in fase di manovra.

IRLANDA - GIBILTERRA 7-0

6, 14' e 18' (r) Keane, 46' e 53' McClean, 52' (aut.) J. Perez, 56' Hoolahan.

Irlanda (4-4-1-1): Forde; Meyler, O'Shea, Wilson, Ward (70' Brady); McGeady, Hendrick, Gibson, McClean; Hoolahan (63' Doyle); Keane (63' Murphy). All.: M. O'Neill.

Gibilterra (4-1-4-1): J. Perez (61' Robba); Wiseman, R. Casciaro, R. Chipolina (58' Santos), J. Chipolina; Payas; B. Perez, Bado (46' Guilling), Walker, Gosling; L. Casciaro. All.: A. Bula.

Nonostante la bassa difficoltà dell'impegno, O'Neill schiera comunque diversi titolari, restano fuori Long e Whelan però. Gibilterra cerca di difendersi giocando tutti dietro la linea del pallone, ma la tecnica è quella che è, e infatti va sul velluto l'Irlanda, che trova i primi tre gol nei primi 20 minuti di gioco, grazie a Robbie Keane: prima sull'assist di McGeady deve solo spinger la palla alle spalle di Perez, poi raccoglie l'assist profondo di Hoolahan e, dopo aver controllato su Roy Chipolina, la piazza di piatto nell'angolo alla sinistra del portiere, infine chiude la personale tripletta-lampo dal dischetto. Il resto del primo tempo è gestione della palla per la squadra di casa, mai impensierita da una squadra che ha nella sua rosa solamente tre giocatori professionisti. Anche nel secondo tempo la solfa non cambia, Keane dopo solo un minuto fa anche l'assist per McClean per il 4-0, mentre per il 5-0 l'Irlanda ringrazia il portiere di Gibilterra Perez, che mette nella sua porta un pallone vagante. Primo set che si chiude al 53' ancora con McClean, che ribadisce in porta una corta respinta del portiere su un tiro di Keane. Non si ferma più la squadra di O'Neill: c'è gloria anche per Hoolahan, che salta mezza difesa prima di appoggiare in porta il 7-0. Come successo anche nel primo tempo, il resto della gara è pura accademia.

ROMANIA - UNGHERIA 1-1

45' Rusescu, 82' Dzsudzsak

Romania (4-2-3-1): Tatarusanu; Chiriches, Goian (5' Gardos), Grigore, Rat; Pintilii, Hoban; Maxim (84' Stancu), Chipciu, Sanmartean (67' Tanase); Rusescu. All.: V. Piturca.

Ungheria (4-2-3-1): Kiraly; Varga, Korcsmar, Juhasz, Kadar; Gera (77' Toszer), Elek; Lovrencsics (63' Simon), Dzsudzsak, Stieber (46' Nikolics); Szalai. All.: P. Dardai.

Piturca schiera la formazione tipo a sua disposizione, con Rusescu da punta al posto dello squalificato Marica, e Stancu in panchina. Si mette a specchio Dardai, puntando sulle ripartenze di Dzsudzsak e Stieber e la fisicità di Szalai davanti. Apertura di gara caratterizzata da malumori tra le tifoserie, che rischiano di venire a contatto: interviene la polizia a sedare il tutto. Per il resto è la Romania a provarci di più, anche se l'Ungheria si vede annullare un gol a Szalai al 39' per un fuorigioco molto dubbio. Oltre al danno la beffa per i magiari, visto che proprio allo scadere del primo tempo Rusescu infila Kiraly sul perfetto assist di Rat, mandando così i padroni di casa a riposo sull'1-0. In apertura di ripresa cambia il leitmotiv: la palla è in possesso della squadra di Dardai, ma gli spazi sono ben chiusi da una solida Romania, che nel finale, approffittando della stanchezza degli avversari, prova a chiuderla segnando il gol del 2-0, venendo però puniti per la troppa leziosità: all'82' Dzsudzsak si inventa una traiettoria strepitosa su punizione dai 30 metri, regalando l'1-1 all'Ungheria. Finale arrembante per i padroni di casa, che recriminano per le diverse occasioni sciupate.

SCOZIA - GEORGIA 1-0

28' (aut.) Khubutia

Scozia (4-3-1-2): Marshall; Hutton, Hanley, R. Martin, Robertson; Morrison, Brown, Anya; Morrison; Fletcher (90' C. Martin), Naismith (80' McArthur). All.: G. Strachan.

Georgia (4-4-2): Loria; Lobjanidze, Khubutia, Kvirkvelia (46' Okriashvili), Kverkvelia; Daushvili, Grigalava, Qazaishvili (80' Chanturia), Kankava; Gelashvili, Papava (70' Dzaria). All.: T. Ketsbaia.

Strachan propone una squadra più offensiva rispetto a quella della scorsa partita con la Germania, con due attaccanti e un trequartista. Georgia che a sorpresa lascia in panchina Ananidze e Chanturia, scegliendo uno schieramento prudente. La Scozia domina tutto il primo tempo, trovando il gol che sblocca la partita al 28', grazie a un rimpallo sfortunato confezionato da Loria e Khubutia, ma innescato da un tiro di Maloney dal limite dell'area. La reazione è troppo molle e Marshall resta sereno fino all'intervallo. Nel secondo tempo la solfa non cambia, scozzesi che giocano e georgiani che cercano di ripartire, riuscendoci piuttosto raramente. La squadra di Strachan però, nonostante le enormi occasioni create, non riesce a realizzare il raddoppio che chiuderebbe in definitiva la gara, e nel finale deve subire l'arrembaggio della Georgia, che attacca in massa.