SLOVACCHIA - SPAGNA 2-1 (17' Kucka, 83' Alcacer, 87' Stoch)

Ancora una sconfitta. Ad aprire la tre giorni di qualificazioni verso Euro 2016 è ancora la Spagna di Del Bosque che, dopo il tracollo Mondiale, perde anche in Slovacchia. La Spagna crolla anche dove non aveva mai fallito: in quattro anni di gestione Del Bosque quella odierna è la prima sconfitta nelle qualificazioni al campionato europeo, qualcosa di più unico che raro. I risultati non cambiano, così come non cambia l'immagine del crollo della gloriosa Spagna: il declino di Casillas, autore di una papera in occasione del primo gol dei padroni di casa, sembra andare di pari passo con quello della roja.

LA GARA - La differenza, nel primo tempo come nella ripresa, la faranno proprio gli estremi difensori. Quello spagnolo al 17' del primo tempo, come detto, è protagonsita assoluto del vantaggio di Kucka: la punizione del genoano su tocco di Stoch è si forte, ma non di certo irresistibile. Il portiere del Real si tuffa con notevole anticipo rispetto alla traiettoria della palla ma, nonostante questo svantaggio, potrebbe ancora respingere la conlusione; il suo intervento gli permette soltanto di sfiorare il tiro ma non respingerlo. 1-0. Da contraltare alla papera del pluridecorato Casillas ci sono i miracoli e le parate del suo rivale. Kozacik para praticamente tutto: Busquets e Diego Costa ci provano nel primo tempo, mentre nella ripresa lo stesso attaccante del Chelsea ed il suo nuovo compagno ai blues Fabregas provano invano a trafiggere il portiere slovacco che gli sbarra la strada in qualsiasi modo (anche con l'aiuto della traversa). La Spagna sembra spegnersi, ma sul più bello arriva la zampata di Paco Alcacer. Il ventunenne attaccante del Valencia, nonostante la posizione di fuorigioco, sfrutta al meglio l'assist di Jordi Alba ed insacca per il pareggio che sembra essere definitivo a 7 minuti dal termine. Finita? Niente affatto. La roja si rilassa, troppo. Hamsik imbecca Duris che crossa al centro per l'accorrente Stoch che insacca per il delirio del pubblico di casa.

SVEZIA - RUSSIA 1-1 (10' Kokorin, 49' Toivonen)

Nel gruppo G partita divertente a Solna tra Svezia e Russia, che finisce con un giusto 1-1. Gli scandinavi devono fare a meno dell'acciaccato Ibrahimovic, la Russia di Capello prova a crescere ancora in vista degli Europei e dei prossimi Mondiali che si disputeranno in casa.

LA GARA - E' proprio la squadra di Fabio Capello a portarsi subito in vantaggio al 10’ con un bel destro da fuori area di Kokorin, bravo a centrare l’angolino basso alla sinistra di Isaksson. Grande chance per il pari 3 minuti più tardi con un rigore gentilmente concesso da Rizzoli: Akinfeev dà un calcio alle critiche e vola a respingere il penalty di Larsson. Le due squadre si affrontano a viso aperto e le occasioni non mancano. I padroni di casa provano ad agguantare il pareggio, i russi invece, riescono a chiudersi bene in area di rigore e ripartire con la velocità dei suoi attaccanti. Dopo un paio di occasioni per il raddoppio russo, arriva ad inizio ripresa Toivonen ad impattare per gli svedesi: il biondo attaccante del Rennes è bravo a fiondarsi sul perfetto cross dello scatenato Durmaz. Nel finale calano i ritmi, inevitabilmente, e mancano anche le occasioni da gol che si erano viste nella prima frazione, con le due squadre che si accontentano del pari.

Con questo pareggio la formazione di Capello resta in vetta al raggruppamento con 4 punti, insieme al Montenegro di Jovetic.