Liverpool - Everton 1-1
(Gerrard; Jagielka)
Liverpool (4-3-3) : Mignolet; Manquillo, Skrtel, Lovren, Alberto Moreno; Lallana, Gerrard, Henderson; Lazar Markovic (60° Coutinho), Balotelli (88° Lambert), Sterling
Everton (4-3-3) : Howard; Hibbert (73° Browning), Stones, Jagielka, Baines; McCarthy, Barry, Besic (80° Eto'o); Lukaku, Naismith, Mirallas (31° McGeady)
Nel solito intenso derby del Merseyside nessuna delle due compagini riesce ad avere il sopravvento sull'altra, almeno nel risultato. Liverpool ed Everton si dividono la posta in palio dando vita ad un colmo di emozioni 1-1. Liverpool che tatticamente si trova bene con il 4-3-3 in cui Markovic e Lallana si dividono compiti offensivi e difensivi, scambiandosi più volte fra attacco e centrocampo. Everton poco pungente ma bello solido: situazione figlia dell'assetto più accorto ordinato da Martinez. Al gol di Gerrard (il 10° in un derby con l'Everton) nel secondo tempo su punizione procurata da Balotelli risponde un tiro al volo di Jagielka a tempo scaduto. Tutto bello, tranne la classifica. Per il Liverpool la vetta dista ormai 9 punti, per l'Everton terzo pareggio in sei gare. Difficilmente con questa X il morale dei due team si solleverà.
Crystal Palace - Leicester 2-0
(Fraizer Campbell, Jedinak)
Crystal Palace (4-3-3) : Speroni; Kelly, Delaney, Dann, Ward; Ledley, Jedinak, McArthur; Puncheon, Fraizer Campbell (73° Chamakh), Bolasie (90° Guedioura)
Leicester (4-3-3) : Schmeichel; De Laet (64° Danny Simpson), Konchesky, Morgan, Moore; Drinkwater, Hammond (71° M.James), Cambiasso (64° Mahrez); Nugent, Ulloa, Vardy
Continua a sorprendere il Crystal Palace. Evidentemente il miracolo di Pulis dell'anno scorso sta avendo il suo sequel quest'anno. In quattro partite di gestione Warnock, infatti, i londinesi sono ancora imbattuti (ed hanno segnato ben 8 gol). Vittoria anche oggi pomeriggio contro quel Leicester che aveva battuto per 5-3 il Manchester United. A decidere la gara due reti in rapida successione all'alba del secondo tempo dopo 45 minuti noiosissimi. A firmare il tabellino Fraizer Campbell e Jedinak, entrambi al loro secondo gol consecutivo dopo quelli messi a segno con l'Everton. La rimonta-bis del Leicester non si è arrivata e si è rivista quindi la sconfitta, per le Foxes, che non la incrociavano da quattro match. A secco Ulloa.
Southampton - QPR 2-1
(Bertrand; Austin; Pellé)
Southampton (4-2-3-1) : Froster; Clyne. Fonte, Alderweireld, Bertrand; Victor Wanyama (69° Cork), Schneiderlin, Steven Davis; Mané (68° Shane Long), Pellé, Tadic
QPR (4-3-1-2) : Green; Isla, Caulker, Rio Ferdinand, Armand Traoré; Phillips (58° Hoilett), Sandro (11° K.Henry), Fer; Kranjcar; Austin, Vargas (77° Bobby Zamora)
Continua a sommare reti il nostro Graziano Pellé che oggi decide la sfida fra la sua rivelazione Southampton ed il QPR dei vari Isla ed Edu Vargas con una rovesciata strabiliante. L'italiano pone la firma del 2-1 che significa 4° centro in Premier League e quinto con la maglia dei Saints. Il risultato l'avevano bloccato sull'1-1 Bertrand ed Austin con due reti nel secondo tempo. Un gran gol quello di Pellé che permette ad i suoi di infilare la quarta vittoria consecutiva (nonostante l'assenza di Ward-Prowse): il Southampton è secondo a -3 dal Chelsea ed a +2 sul City. Ottimo lavoro di Koeman che sconfigge quindi anche il QPR, per antonomasia una squadra che in trasferta balbetta. Per i Rangers, terzultimi con appena 4 punti, 13 gol subiti (di cui 10 lontano da casa), 4 sconfitte in 6 gare (3 su 3 quando giocano da ospiti). Un calvario che li proietta già dall'inizio della stagione nelle paludi della relegation zone.
Lo straordinario gol di Pellé
Sunderland - Swansea 0-0
Sunderland (4-3-3) : Mannone; Billy Jones, O'Shea, Vergini, van Aanholt; Seb. Larsson, Cattermole, Rodwell (58° Jordi Gomez); Adam Johnson (66° Ricky Alvarez), Wickham (78° Steven Fletcher), Buckley
Swansea (4-2-3-1) : Fabianski; Neil Taylor, Ashley Williams, Federico Fernandez, Angel Rangel; Ki Sung, Shelvey; N.Dyer (66° Jefferson Montero), Sigurdsson (89° Ashley Richards), Routledge; Gomis (73° Bony)
Partita da Sunderland. Partita da Gus Poyet. I Black Cats giocano in casa contro lo Swansea che viene da due sconfitte consecutive alla ricerca, quantomeno in teoria, della prima vittoria del campionato. Niet. Il Sunderland sceglie la formula ad un centravanti e non approfitta nemmeno dell'esplusione di Angel Rangel nel finale: escono infatti di pochissimo i colpi di testa di Wickham e Steven Fletcher (subentrato) verso il 90°. Così sarà disegnato lo 0-0. Quinto pareggio in sei gare (tre su tre in casa) per il Sunderland che, così come l'anno scorso, punta a fare da formichina che raccimola punti pian pianino per salvarsi nelle ultime giornate. E' il secondo 0-0 consecutivo. Per i bianconeri gallesi che promuovono Gomis al posto del bomber Bony, è il primo punto in tre gare dopo una partenza sprint. L'obiettivo rimane la salvezza.
Manchester United - West Ham 2-1
(Rooney, van Persie; Diafra Sakho)
Manchester United (4-3-3) : de Gea; Rafael, McNair, Rojo, Shaw; Ander Herrera (74° Antonio Valencia), Blind, Di Maria (90° Thorpe); Rooney, van Persie, Falcao (65° Darren Fletcher)
West Ham (4-2-3-1) : Adrian; Demel (65° Jenkinson), Winston Reid, Tomkins, Cresswell; Diego Poyet (75° Nolan), Song: Enner Valencia, Morgan Amalfitano (62° Carlton Cole), Downing; Diafra Sakho
Nonostante i brividi ed i fantasmi il Manchester United tiene duro e si mette in tasca la seconda vittoria della sua Premier League battendo 2-1 ad Old Trafford il West Ham 2.0. 2.0 perché uno, questo non è il West Ham iper difensivo di Allardyce ma un'allegra banda che gioca, e due perché tante sono le assenze (Noble, Nolan, Carroll per dirne tre). 1-0 Red Devils (che giocano con l'inedita coppia centrale McNair-Rojo e la difesa a 4) con il 175° gol in PL di Rooney e 2-0 con van Persie che batte Adrian grazie alla sweet connection che ha costruito con Falcao (di nuovo in campo i tre bomber più Di Maria. Ed Ander Herrera. E Blind). Cala il gelo quando Diafra Sakho infila il quarto gol in cinque gare con gli Hammers e quando Rooney viene espulso per la prima volta in cinque anni. Sembra un remake della gara con il Leicester ma stavolta lo UTD non si scompone ed ottiene i tre punti. 2 vittorie (entrambe in casa), 2 pareggi e 2 sconfitte in 6 gare per il pazzo United che ora spera di aver imboccato la strada giusta. Tutto sommato tranquilla la situazione per il West Ham.
Chelsea - Aston Villa 3-0
(Oscar, Diego Costa, Willian)
Chelsea (4-2-3-1) : Courtois; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; Fabregas, Matic; Willian, Oscar (77° Obi Mikel), Hazard (68° Schurrle); Diego Costa (81° Remy)
Aston Villa (4-3-3) : Guzan; Hutton, Senderos, Baker, Cissokho; Cleverley, Westwood, Delph; Weimann (69° N'Zgobia), Agbonlahor, Richardson (69° Darren Bent)
La strada verso la vittoria del titolo per l'infallibile Chelsea prosegue senza intoppi. Nemmeno il simpatico Aston Villa che aveva sorpreso tutti nelle prime quattro giornate si può opporre ai Blues che archiviano la pratica senza problemi: 3-0 netto e 5° vittoria in 6 partite (unica macchia il pareggio con il City). Ad aprire la strada al successo è Oscar che rigetta in rete un tiro di Willian parato da Guzan. Poi si prende il palco quella macchina mostruosa chiamata Diego Costa (7 gol in 6 gare da soldato di Mou) che fa 2-0 con un colpo di testa prepotente e poi fa ammattire mezzo mondo sul 3-0 prima che Willian ricacci dentro il tiro di nuovo parato da Guzan. Ordinaria amministrazione per i Blues che rimangono in vetta a +3 sul Southampton e sopratutto a +5 sui Citizens.
Hull City - Manchester City 2-4
(Agüero, Dzeko; autogol Mangala, Abel Hernandez; Dzeko, Lampard)
Hull City (4-4-2) : McGregor; Rosenior, Curtis Davies, Micheal Dawson, Robertson (83° Robbie Brady); Elmohamady, Livermore (73° Ben Arfa), Huddlestone, Diamè; Jelavic, Abel Hernandez (74° Gaston Ramirez)
Manchester City (4-4-2) : Willy Caballero; Zabaleta, Mangala, Kompany, Clichy; Milner, Fernandinho (66° Jesus Navas), Yaya Touré, David Silva (78° Demichelis); Agüero (72° Lampard), Dzeko
Entusiasmante la vittoria del Manchester City sull'Hull per 4-2. Un risultato giusto ma che non racconta quanto i Citizens abbiano dovuto soffrire per chiudere il fascicolo Tigers. Primo tempo emozionante con in rete Agüero (volée di prima intenzione delizionsa) prima e Dzeko (tiro a giro abbacinante) poi. In seguito prende in mano il coltello dalla parte sbagliata Mangala, che da un po' ha preso a fare il titolare davanti a Demichelis. Il centrale acquistato dal Porto prima sbaglia il posizionamento su un cross ed è autore dell'autogol dell'1-2, poi causa un rigore con un intervento dalle intenzioni criminali ai danni di Diamé. Abel Hernandez non perdona e fa 2-2 battendo Caballero (curiosa decisione mandare in panchina Hart quando di errori importanti non ce ne ricordiamo). Nel secondo tempo Dzeko incrocia perfettamente per il 3-2 prima che Lampard continui a far rimpiangere Mourinho segnando il suo quarto gol in un 166 minuti, quarto in una settimana. Il City torna alla vittoria dopo tre partite rimettendosi alla rincorsa del Chelsea. Quinta gara senza vittoria per l'Hull che è pericolosamente calato.
Arsenal - Tottenham 1-1
(Chadli; Oxlade-Chamberlain)
Arsenal (4-2-3-1) : Szczesny; Chambers, Mertesacker, Koscielny, Gibbs; Wilshere (63° Alexis Sanchez), Mikel Arteta (28° Flamini); Oxlade-Chamberlain, Ramsey (45° Santi Cazorla), Ozil; Welbeck
Tottenham (4-2-3-1) : Lloris; Naughton, Kaboul, Vertonghen, Rose (83° Dier); Mason, Capoué; Chadli (80° Bentaleb), Eriksen (62° Lennon), Lamela; Adebayor
Finisce 1-1 anche l'altro derby, quello del Nord di Londra fra Arsenal e Tottenham. Gunners e Spurs si dividono la posta. A passare in vantaggio il Tottenham con Nacer Chadli, che sta sbocciando definitivamente sotto la guida di Pochettino: quarto gol in sei partite. Il belga riceve palla in area da Lamela, autore di un effeciente break al centro, ed è abbastanza libero di bucare Szczesny. L'Arsenal, che nel primo tempo aveva perso due pezzi importanti del puzzle come Ramsey e Arteta, aspetta 10 minuti prima di rispondere con Oxlade-Chamberlain, ad inizio gara schierato a sorpresa da Wenger che lo preferiva a Sanchez. Nell'azione del è proprio Sanchez che apre per Cazorla che, a sua volta, dal limite mette in mezzo. Tutti ciccano, the Ox no. 1-1. Pareggio giusto all'Emirates. Curioso il cammino dei Gunners che sono gli unici imbattuti della Premier League se si esclude il Chelsea: 2 vittorie e 4 pareggi. 10 punti e -6 dalla vetta. Per il Tottenham invece quarta gara consecutiva senza vittorie.
Domani: West Bromwich Albion - Newcastle
Lunedì: Stoke City - Newcastle
La classifica provvisoria: