Dieci mesi fa l'infortunio che ne fece a pezzi le speranze, in estate la conferma che lo stop sarebbe durato più del previsto, adesso la speranza che il tunnel sia giunto a conclusione. Theo Walcott avrebbe fissato metà ottobre come ultimatum per il rientro dall'infortunio che gli ha precluso la partecipazione al secondo Mondiale consecutivo. Il calvario della 25enne ala inglese, infortunatasi gravemente al legamento crociato anteriore della sua gamba sinistra nel derby di Coppa col Tottenham, potrebbe terminare il 18 ottobre, quando i suoi Gunners ospitano l'Hull City.
Walcott è stato finora sostituito da Sanchez sull'out di destra, occasionalmente da Oxlade-Chamberlain. I tre entrerebbero in competizione tutti per un posto al rientro di Theo visto e considerato che nelle altre due posizioni da trequartista del 4-2-3-1 ci sono già Ozil e Santi Cazorla su tutti. Per non parlare di Ramsey che dietro la punta dà il meglio di sé. Si prevede un ritorno graduale per l'ex Southampton.
Qualche giorno fa il giocatore si è espresso sul sito ufficiale dell'Arsenal:
"Sapevo quanto lungo sarebbe stato il percorso di riabilitazione, dall'inizio la previsione era su per giù di 9 mesi. Ma mi sono approcciato all'infortunio e ho guardato al lato positivo: mi ha dato l'opportunità di lavorare sulle mie gambe e costruire un muscolo forte. Spero di tornare in campo più forte e più rapido. Probabilmente ci sarà bisogno di uno o due match con l'under-21".