WEST HAM - TOTTENHAM 0-1 (90+3' Dier)

West Ham (4-2-3-1): Adrian; O'Brien (62' Demel), Reid, Collins, Cresswell; Noble, Kouyatè; Vaz Te (68' Diamé), Nolan, Downing; Cole (81' Valencia). ALL.: Allardyce.

Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Naughton, Kaboul, Dier, Rose; Capoue, Bentaleb; Lennon (61' Townsend), Lamela (61' Holtby), Eriksen; Adebayor (82' Kane). ALL.: Pochettino.

NOTE: espulsi Naughton al 28' e Collins al 63'. Al 30' Noble sbaglia un rigore.

Tante assenze da entrambe le parti: il West Ham senza Jarvis e Carroll tra gli altri, si affida a Carlton Cole come unica punta e Vaz Te largo a destra, con Zarate inizialmente in panchina. Pochettino invece vara il 4-2-3-1 con Adebayor unica punta e Lamela a supporto, con Eriksen e Lennon larghi. Esordio per Dier in difesa. Al 28' Naughton para letteralmente un destro di Nolan: rosso per il terzino degli Spurs e rigore per il West Ham, ma Noble chiude troppo il destro dal dischetto e la manda fuori. Primo tempo che si chiude 0-0, West Ham troppo sprecone. Al 63' Collins, ingenuamente, si fa espellere entrando su Adebayor: secondo giallo e 10 contro 10. La partita qui cambia: è il Tottenham che prende in mano il pallino del gioco, mentre gli Hammers soffrono l'inferiorità numerica. Allardyce prova a cambiare la partita inserendo Enner Valencia nel finale, ma le tante possibili occasioni vengono subito represse dalle due difese. Lloris salva tutto all'88' su Downing in uscita, un vero e proprio miracolo. Nel finale però gioisce il Tottenham: Eric Dier trova il gol del vantaggio al 93', l'ex Sporting Lisbona si inserisce e viene servito alla perfezione da Kane, poi un dribbling su Adrian e piatto sinistro a porta sguarnita per l'1-0. Pochettino inizia alla grande la sua avventura sulla panchina del Tottenham, per il West Ham tre punti persi malamente.

LEICESTER - EVERTON 2-2 (20' McGeady, 22' Ulloa, 45' Naismith, 86' Wood)

Leicester (4-4-2): Schmeichel; De Laet, Moore, Morgan, Konchesky; Mahrez, Drinkwater (39' Hammond), King, Knockaert (64' Schlupp); Nugent, Ulloa (78' Wood). ALL.: Pearson.

Everton (4-2-3-1): Howard; Stones, Distin, Jagielka, Baines; Barry, McCarthy; McGeady (85' Coleman), Pienaar (81' Mirallas), Naismith; Lukaku. ALL.: Martinez.

Il Leicester si affida quasi interamente agli uomini che lo scorso anno hanno ottenuto la promozione, unica eccezione per Ulloa che spalleggia Nugent in avanti. Anche Martinez non inserisce nuovi acquisti estivi (se escludiamo Lukaku e Barry, già nel club lo scorso anno): partono in panchina sia Besic che Atsu. Infortunato Barkley, fuori per i prossimi due mesi. Subito botta e risposta nel primo tempo: McGeady porta in vantaggio l'Everton con uno splendido destro a giro, imprendibile per tre uomini piazzati a copertura della porta lasciata sguarnita da Schmeichel in uscita, ma Ulloa pareggia subito, calciando alle spalle di Howard una palla che vagava in area dopo un calcio d'angolo. Sul finire del primo tempo arriva il nuovo vantaggio dei Toffees: su un cross rasoterra di Baines arriva Naismith a centro area a battere la difesa (immobile) delle Volpi, mandando le squadre negli spogliatoi per l'intervallo sull'1-2. Dopo un secondo tempo passato ad attaccare, il Leicester trova il gol del 2-2 all'86', con Wood: King intercetta il tiro di Mahrez al limite dell'area e prova il tiro, ma viene chiuso miracolosamente da Jagielka, che però serve l'attaccante neozelandese, che di piatto batte Howard. Punito l'Everton, che ha passato il secondo tempo a fare dello sterile possesso palla (66% contro 34%).

WEST BROMWICH - SUNDERLAND 2-2 (5' Cattermole, 42' (rig.) e 74' Berahino, 85' Larsson)

West Bromwich (4-4-2): Foster; Wisdom, Olsson, Dawson, Pocognoli; Dorrans, Gardner, Mulumbu, Brunt (77' Baird); Berahino, Anichebe. ALL.: Irvine.

Sunderland (4-4-2): Mannone; Brown (81' Altidore), Roberge, O'Shea, Van Aanholt; Larsson, Cattermole, Rodwell (68' Jordi Gomez), Johnson (73' Buckley); Wickham, Fletcher. ALL.: Poyet.

Il West Brom esordisce senza tre pesi massimi in campo: fuori Sessegnon, Yacob e il nuovo arrivo Ideye Brown. Titolare Berahino, in appoggio ad Anichebe. Poyet si affida al 4-4-2, con Larsson a destra e Mannone in porta. Nemmeno panchina per Giaccherini. Dopo 5' subito Black Cats in vantaggio, grazie a uno splendido destro dai 25 metri di Cattermole: palla diretta sotto l'incrocio imprendibile per Foster. Al 42' arriva il pareggio dal dischetto: Roberge trattiene in area Anichebe, e Berahino realizza dal dischetto battendo Mannone. Si va all'intervallo sull'1-1. Nella ripresa è il West Brom ad avere le migliori occasioni, e infatti al 74' arriva il gol del vantaggio: Gardner crossa da sinistra e pesca ancora una volta Saido Berahino sul secondo palo, che ci mette il piatto e batte Mannone. Il Sunderland però non ci sta, e all'85' trova il pareggio con Sebastian Larsson: bravissimo Van Aanholt a entrare in area da sinistra e a trovare al limite dell'area piccola lo svedese, che la piazza alle spalle di Foster per il 2-2 finale.

QPR - HULL CITY 0-1 (52' Chester)

QPR (3-4-1-2): Green; Caulker, Ferdinand, Dunne (78' Zamora); Simpson (68' Phillips), Faurlin (69' Hoilett), Barton, Traorè; Mutch; Remy, Austin. ALL.: Redknapp.

Hull City (3-4-2-1): McGregor; Chester, Bruce (46' McShane), Davies; Elmohamady, Huddlestone, Livermore, Robertson; Ince (82' Meyler), Snodgrass (40' Quinn); Jelavic. ALL.: Bruce.

Moduli sostanzialmente speculari, entrambe le squadre vanno con la difesa a tre: il QPR si affida a Remy in avanti, dentro anche Rio Ferdinand in difesa con Caulker e Dunne, Mutch va sulla trequarti. L'Hull, perso Long, affianca Snodgrass e Ince all'unica punta Jelavic. Esordisce Robertson sulla fascia sinistra. Primo tempo che si chiude sullo 0-0, con il QPR che cerca di giocare di ripartenza, mentre l'Hull provava a mettere in piedi uno sterile possesso palla, con la squadra di Redknapp comunque più pericolosa. Sono però i Tigers a portarsi in vantaggio, e come spesso capita, lo fanno da calcio piazzato: Chester sbuca sul secondo palo in tuffo sul corner battuto da Quinn e sorprende Green per l'1-0. Austin sciupa tutto all'83', quando dal dischetto si fa ipnotizzare da McGregor, buttando via l'occasione per pareggiare. Finisce 1-0, parte malissimo il QPR.

STOKE CITY - ASTON VILLA 0-1 (50' Weimann)

Stoke City (4-2-3-1): Begovic; Bardsley, Shawcross, Wilson, Pieters; N'Zonzi, Whelan (82' Adam); Bojan, Ireland, Arnautovic; Diouf (71' Crouch). ALL.: Hughes.

Aston Villa (4-2-3-1): Guzan; Hutton, Vlaar, Senderos, Cissokho; Westwood, Delph; Weimann, N'Zogbia (71' Grealish), Richardson; Agbonlahor. ALL.: Lambert.

Lo Stoke fa esordire Bojan, Diouf e Bardsley dal primo minuto, mentre vanno in panchina Adam e Huth: dentro al loro posto Whelan e Wilson. Tante assenze per i Villans, Benteke su tutti: va Agbonlahor a giocare da punta, con N'Zogbia, Weimann e Richardson in appoggio. Primo gettone coi Villans per Senderos e Cissokho. Primo tempo sterile, le squadre provano a gestire il possesso palla e non si fanno del male. Weimann sblocca il risultato al 50': prima ne salta due in qualche modo, poi cerca il diagonale di potenza che sorprende un Begovic tutt'altro che perfetto. Lo Stoke prova anche a inserire Crouch, ma fatica a trovare la via del gol. Arnautovic ha una grandissima occasione in area al 95', ma Vlaar si immola chiudendo la porta e regalando tre punti all'Aston Villa.