Ad aprire la nuova stagione di Premier League è un Manchester privo di Shaw, van Persie, Carrick, Valencia, Evans, ai box (ieri un giornale sportivo inglese ha intitolato la prima pagina “van Crisis” a proposito degli infortuni in casa Diavoli Rossi). Lo UTD di Moyes debuttò proprio con i Cigni ma al Liberty Stadium, vincendo 4-1 (doppiette di van Persie e Welbeck) ed è sempre contro i gallesi che lo United riparte, ma con un nuovo tecnico in panchina: Louis van Gaal. Il primo tentativo della gara è dello Swansea con il figliol prodigo Sigurdsson dalla distanza ma De Gea è attento e para senza problemi. Dopo venti minuti Lindgard, uno dei due giocatori al debutto oggi nello United (l'altro è Blackett), deve lasciare il campo per il nuovo 11, Januzaj (è stato lo stesso Giggs a dare la benedizione al ragazzino dicendogli di prendere la sua maglia). Esordio non incolore di Lindgard che in pochi minuti aveva dimostrato personalità e tecnica. Subito s'infiammano i Red Devils con un uno-due tra Jones e Mata che costringe Fabianski a volare e mettere fuori. Ma a sorpresa alla mezzora di gioco circa è il coreano Ki Sung– tornato dal prestito al Sunderland con cui ha conquistato una miracolosa ed emozionante salvezza - (già giustiziere dello UTD nella scorsa semifinale di League Cup), con un bel mancino, a sbloccare il risultato. 1-0 per i gallesi sul tabellino. Gli uomini del comandante LVG non reagiscono, sono poveri di idee, non preparano nessuna strategia, nessuna controffensiva.
Nella ripresa il tecnico olandese inserisce il portoghese Nani che va ad occupare il posto del Chicharito Hernandez che ancora una volta non è riuscito a lasciare il segno. Si passa alla difesa a quattro con Young insolitamente terzino sinistro (faticherà), Fletcher-Herrera in cabina di regia, linea a tre di trequartisti con Januzaj e Nani esterni e Mata trequartista centrale dietro Rooney. Al 53° della gara le parole di van Gaal nella conferenza pre-partita (“Let it fly”) si rivelano un accattivante preludio: Rooney, il capitano scelto a sorpresa dal tecnico olandese (si pensava che l'eletto sarebbe stato RVP), vola nell'area piccola e con una rovesciata impatta. 1-1, il primo gol dell'era van Gaal è del captain. Una ventina di minuti dopo è ancora il capitano dei Diavoli Rossi a spaventare i Cigni con una punizione pericolosa. A tredici minuti dalla fine la difesa dello United non aiuta van Gaal a far bella figura nel giorno del suo esordio sulla pesante panchina che è quella del Manchester rosso e si lascia scappare Sigurdsson, “il Tulipano di Ferro”, che firma il vantaggio dei bianconeri (c'è lo zampino di Routledge e del neoentrato Jefferson Montero nell'azione del gol). 1-2. Priva di forze, la squadra del c.t. olandese, tenta un assalto con Young che cerca di sorprendere Fabianski all'84°, senza riuscirci. Van Gaal ordina alla sua truppa di disporsi con un 4-4-2 in cui Fellaini, subentrato ad Ander Herrera, funge da seconda punta atipica. Nei minuti di recupero finali Januzaj reclama un rigore: effettivamente la palla sbatte sul braccio di Angel Rangel, braccio molto largo ma tocco involontariato. Ma a nulla serviranno le proteste e l'ennesimo cambio di modulo, questa volta il genio di van Gaal non ha trionfato come al Mondiale con la mossa Krul: per la prima volta nella sua intera storia lo Swansea vince all'Old Trafford.