Le case che fiancheggiavano Lothair Road, dietro la Main Stand ad Anfield non ci sono più ora. I loro mattoni e le loro storie rasi al suolo per la preparazione di una nuova costruzione di 21.000 posti in più previsti per il 2016. Alla demolizione segue sempre la ricostruzione, o almeno questo sperano i maltrattati cittadini del Liverpool City Council. Ad Anfield, invece, sanno che la ricostruzione è sempre stata in mano a primattori più giovani. Ciò che è previsto al di fuori di Anfield, si riflette all'interno di Anfield, è queste la legge.

CAMPAGNA ACQUISTI ESTIVA:

Rodgers si è già munito di caschetto di protezione ora che la sua palla da demolizione Luis Suarez ha raggiunto il Barcellona per £75m. Come il Liverpool affronterà questo danno è il grande enigma della stagione a venire e le risposte vanno dal poter combattere ancora per il titolo al consolidamento almeno tra i primi quattro posti, finendo con la possibilità di ritornare ad essere schiacciati di nuovo ai margini da tutto il peso delle altre grandi. Sostituire un talento come Suarez è sicuramente impossibile perciò Rodgers ha deciso di puntare sulla collettività, sul gruppo, secondo alcuni agendo nella maniera più giusta, secondo altri no. Ma archiviamo ora l'argomento perché ne abbiamo già sentito parlare ad nauseam.

Ci sono state otto nuove firme che sarebbero potute essere nove ma l'affare Loic Remy è sfumato dopo le visite mediche. Rodgers ha migliorato creatività ed energia assicurandosi Lazar Markovic (dal Benfica, £20m) e Adam Lallana (dal Southampton, £25m. Salterà però la prima parte del campionato per infortunio), aggiungendo la forza di Emre Can (dal Bayer Leverkusen, £9.75m) a centrocampo, la competizione nel ruolo di terzino destro (occupato da Glen Johnson) con l'arrivo di Javier Manquillo (dall'Atletico Madrid, in prestito per due anni), una variante offensiva là davanti che porta il nome di Rickie Lambert (dal Southampton, attorno ai £4m) e soprattutto una presenza più perentoria al centro della difesa con Dejan Lovren (ancora dal Southampton, £20m). Qual è l'ottava firma? Proprio nelle ultime ore è arrivata l'ufficialità dell'accordo trovato tra Siviglia e Liverpool per il terzino sinistro Alberto Moreno. Infine è arrivato Divock Origi (dal Lilla, £10m) che però rimarrà in prestito per un anno nello stesso club da cui è stato comprato. In uscita ci sono Kolo Touré, direzione Turchia, Trabzonspor (affare attorno a £1.5m), Moses che è tornato al Chelsea dopo il prestito di un anno e Iago Aspas che é andato al Siviglia (in prestito però) per cancellare l'annata sfortunata appena trascorsa. Un solo giocatore tornato dal prestito (ma presto partirà di nuovo): Tiago Ilori, la scorsa stagione al Granada dove ha collezionato 9 presenze.

FORMAZIONE TIPO:

E' molto difficile ipotizzare quali saranno gli undici uomini che andranno quasi sempre in campo (figurarsi se bisogna tener conto anche di un altro impegno da "niente" sull'agenda di Rodgers: la Champions League) e sciogliere il rebus in attacco. Nell'amichevole contro il Borussia Dortmund (vittoria schiacciante per i Reds, 4-0. Consigliamo la visione del video al lato)

Rodgers ha schierato un 4-3-1-2 con Sturridge e Sterling coppia d'attacco e dietro Coutinho in appoggio. Tre centrocampisti (Gerrard, Henderson, Emre Can) davanti alla linea di difensori a quattro composta da Glen Johnson, Skrtel, Lovren e Manquillo (spostato a sinistra). In porta uno dei pezzi forti della formazione: il portiere Mignolet. Ora: molto dipende dall'adattamento di Manquillo al calcio inglese (ed al nuovo ruolo di terzino sinistro) che non è certamente quello spagnolo, molto dipende da ciò che deciderà Agger sul suo futuro, molto dipende dalla situazione Borini (l'ex Roma si rifiuta di tornare al Sunderland ma a Liverpool è indesiderato. Tuttavia si pensa che la sua partenza sia solo in stand-by) e molto dipende dalla reazione di Steven Gerrard a ciò che ha descritto come "probabilmente i peggiori tre mesi della mia vita". A prescindere dal modulo che a partita in corso potrebbe cambiare (4-3-3, 4-2-3-1 o addirittura 4-4-2) però, l’idea di Rodgers è chiara: far girare palla quando si è in possesso, ma soprattutto cercare di pressare forte a centrocampo quando la palla ce l’hanno gli altri per dare il via a delle ripartenze veloci che possano sfruttare la tecnica in velocità di Sterling e Coutinho.

Ricapitolando: in difesa Lovren era l'innesto intelligente e necessario; verrà affiancato da Sakho o Skrtel (lo slovacco è in vantaggio). Si vocifera però che al tecnico sia piaciuto l'ottimo pre campionato di Coates. A sinistra la maglia da titolare sarà vestita da Alberto Moreno con Jon Flanagan, Javier Manquillo (adattato, giocherà più che altro a destra) e José Enrique riserve (il primo in vantaggio su tutti come ricambio dello spagnolo), a destra Glen Johnson (Kelly partirà, Manquillo sarà la prima riserva). A centrocampo i tre visti contro i tedeschi saranno i molto probabili titolari con l'eccezione di Lallana - più avanzato, con Coutinho che si abbassa - al posto di Emre Can (dalla panchina pronto ad entrare anche Allen che deve trovare però continuità). Da non sottovalutare Lucas Leiva (nel mirino del Napoli) che potrebbe dare una mano soprattutto nelle partite importanti vista la sua esperienza. Coutinho sembra essere uscito più forte dalla delusione della mancata convocazione di Scolari. Di Sturridge dobbiamo anche parlarne? L'attacco post-Suarez si basa su lui e Sterling (con Markovic&Lambert in panchina). Nel caso Rodgers dovesse virare su un 4-3-3 a partita in corso, Coutinho sarebbe il principale candidato a lasciare il campo a Markovic che potrebbe sistemarsi sulla fascia destra d'attacco. Ah, informazione che potrebbe far sorridere i Reds: l'anno scorso il goal che aprì la Premier League 2013/2014 fu di Sturridge contro lo Stoke City (al 37°). E fu solo il primo di 21.

Le due varianti (4-3-1-2 e 4-3-3) :

STAGIONE PASSATA:

In termini di prestazioni, il Liverpool è stata definita dai giornali sportivi inglesi “la squadra più sorprendente della scorsa stagione”. Nessuno pensava che sarebbero stati in lizza per la vittoria del campionato e il modo in cui si sono imposti prepotentemente è stato quasi scioccante. Il loro miglior giocatore, Luis Suarez, era stato squalificato per 10 partite dopo aver morso Ivanovic nella stagione precedente, e non c'erano molti altri fuoriclasse in squadra. E invece hanno conquistato la più lunga striscia di imbattibilità della Premier League 2013-14 (16 partite senza perdere, solo il Chelsea di Mou ha interrotto la striscia con la vittoria per 2-0 ad Anfield), hanno vinto 11 partite consecutive e si sono seduti al primo posto dalla 32° alla 36° giornata. Ad un passo dal sogno.

Il duo Suarez-Sturridge, soprannominato la S&S, era letteralmente on fire: 52 goal segnati complessivamente, il primo ha vinto la Scarpa d'oro (assieme a Cristiano Ronaldo), è stato l'unico giocatore a segnare 3 triplette la scorsa stagione (contro il WBA, 4-1 finale; contro il Norwich, 5-1 finale, qui segnò ben quattro goal; contro il Cardiff 6-3 finale), ha vinto Premier League Player of the Season, PFA Player of the Year, FWA Footballer of the Year e chi più ne ha più ne metta. Il secondo invece ha segnato "solo" 21 goal di cui uno decisivo all'Old Trafford (1-0 per il Liverpool). Totale reti segnate complessivamente dal Liverpool a fine torneo? Centouno. Una in meno del City con la sottile (si fa per dire) differenza di aver incassato 13 gol in più rispetto ai Campioni in carica (il City ha concesso 37 gol, il Liverpool 50. Dati inerenti solo al campionato: in totale – tra PL, F.A Cup e Community Shield - la squadra di Rodgers ha incassato 55 reti e segnato 110 gol). Ecco perché Rodgers ha puntato a rinforzare – giustamente – il reparto difensivo. In Premier il Liverpool si è piazzato secondo a -2 dal City con 84 punti e a +2 sul Chelsea, terzo a 82 punti.

Il cammino in F.A Cup è terminato agli ottavi dopo aver sconfitto agilmente l'Oldham Athletic (2-0, Aspas e autogol Tarkowski ad Anfield) nei trentaduesimi, ed il Bournemouth (sempre 2-0 ma in trasferta, Moses e Sturridge) ai sedicesimi. Sconfitta arrivata per mano dell'Arsenal della vecchia volpe Wenger: apre le marcature al 16° Oxlade-Chamberlain, raddoppia Podolski al 49° e Gerrard – invano - accorcia le distanze su rigore all'ora di gioco. Niente da fare: trionfo dei Gunners all'Emirates.

Magra figura nella Capital One Cup: nel secondo turno partita che si sblocca solo ai supplementari col Notts County (4-2 finale, reti decisive di Sturridge ed Henderson) e nel terzo turno beffa per mano del Manchester United post-Ferguson guidato da David Moyes: 1-0, il nome di Javier Hernandez detto “Chicharito” sul tabellino.

L'ALLENATORE:

Brendan Rodgers è nato il 26 gennaio 1973 nella piccola località balneare di Carnlough, Contea di Antrim, Irlanda del Nord. Ha scoperto il calcio per la prima volta quando si è iscritto al St Patrick’s College nella vicina città di Ballymena.

"Quando ero giovane amavo il calcio, ma non ho mai realmente avuto la possibilità di giocare a qualsiasi livello fino a quando non ho avuto 13 anni e sono andato al St Patrick's college a Ballymena” (Brendan Rodgers)

Il piccolo Brendan cresce con pane & Celtic (una volta diventato allenatore dello Swansea, durante una partita contro il Celtic disse: “Un benvenuto speciale ai tifosi che hanno viaggiato fin qui e con i quali ho tifato in passato”) ed ha la possibilità di giocare a calcio nello Star United. In pochi anni milita in diverse squadre come Reading, Newport, Whitney Town e Newborn Town. Cammino sfortunato quello del centrocampista mancino Brendan: a 20 anni deve mollare a causa di un cruciale infortunio al ginocchio. Il suo allenatore, Arthur McClean, parla così al Ballymena Times del Rodgers calciatore: “Era molto delicato. Inoltre molti giovani venivano da Ballymena o erano dei dintorni, mentre suo padre lo accompagnava ogni settimana da Carnlough. Era un buon giocatore e avrebbe potuto avere una buona carriera se non avesse sofferto quelle brutte lesioni. Era sicuro di se stesso e sapeva quali erano le sue capacità. Era un bravo ragazzo con cui lavorare”.

Ma Brendan al calcio non voleva rinunciare, quindi se non poteva ritagliarsi uno spazio come giocatore, l'avrebbe fatto come allenatore. Dopo numerosi provini ed un anno passato inosservato al Watford nel 2008-2009, firma per il Reading ma anche qui solo per 365 giorni.

“Avevo sempre detto che potevo fare l'allenatore. Ero fiducioso nella mia tecnica e sapevo di essere abile nel comunicare. Ho dovuto lavorare prima che potessi diventare un allenatore a tempo pieno. Ho lavorato nel magazzino 'John Lewis' vicino a Reading mentre studiavo. Alle 6 del mattino ero lì, spostando roba, facendo documenti. E allenavo la sera. E' stato un percorso difficile e avevo una famiglia giovane, però non avrei potuto fare miglior tirocinio” (Brendan Rodgers)

Nel 2012 passa alla guida dello Swansea, allora in Championship, per due anni: il primo anno (2011/2012) porta i Cigni al terzo posto, vince i playoff e conquista la promozione; il secondo anno s'impossessa dell'undicesimo posto.

Il 26 Maggio 2012 il Guardian annuncia che il nuovo tecnico di un Liverpool che è scivolato all'ottava posizione con Dalglish è Brendan Rodgers. Paradossalmente il primo acquisto è Fabio Borini (che non ha mai convinto il tecnico). Lancia giovani come Sterling, Suso e Wisdom ma stecca la prima gara ufficiale di Premier contro il West Brom (3-0, due rigori dubbi concessi al WBA ma solo uno trasformato da quest'ultimi). Quel Liverpool si piazzerà al settimo posto. Ancora troppo poco. L'annata 2013/2014 viene premiato per due volte Coach of the Month e a Maggio 2014 il Liverpool gli prolunga il contratto dopo aver attuato una rivoluzione a livello di gioco.

PUNTI DI FORZA E PUNTI DEBOLI:

La rosa del Liverpool è piena piena di qualità: pensiamo a Mignolet, a Lovren, Lallana, Emre Can, ovviamente Sturridge, e tutti gli altri. Ma come punto di forza indichiamo l'allenatore. Un tecnico capace di portare la squadra dalla zona Europa League al secondo posto (quasi primo). Per questo, Rodgers merita questo paragrafo. Un abile coach che ha assicurato alla squadra continuità, ha rinforzato un nucleo debole ed ha creato una squadra mentalmente forte, una squadra offensiva, capace di invadere la metà campo delle più grandi avversarie e sconfiggerle.

La scorsa stagione il punto debole è stato sicuramente la difesa ma dopo i rinforzi arrivati non possiamo proprio più indicarla come il reparto più fragile. Non si può indicare un punto debole in una squadra che è un'incognita. Riuscirà Sturridge a caricarsi sulle spalle il peso dell'attacco? Sterling maturerà completamente? Gerrard sarà in piena forma? Riusciranno a superare psicologicamente la partenza di Suarez ed a sostenere la pressione dei media?

ASPETTATIVE:

“Brillante” è stato come Brendan Rodgers ha descritto la stagione passata. E pochi, pochissimi fan sono in disaccordo. Eppure ci sono inevitabili pensieri a ciò che sarebbe potuto essere quel primo posto, quel 19° titolo che non arriva da 24 anni. L'obiettivo è ripetere l'annata passata e magari, questa volta, portare a casa la Coppa. Ma la Champions League richiederà un dispendio di forze maggiore partendo dalle lunghe trasferte che metteranno seriamente alla prova la resistenza del gruppo.