Il Legia Varsavia ci prova. Una missione impossibile, un appello destinato a cadere nel vuoto. La ferita per l'eliminazione dalla corrente Champions League è ancora aperta, la disperazione per un'ingenuità fatale lampante. Ecco allora l'idea del club polacco: rigiocare la partita.
Al minuto 88 della gara di ritorno il fattaccio. Dopo il 4-1 dell'andata, il Legia sta dominando anche la gara di ritorno e si prepara a un successo non preventivabile, perlomeno nelle proporzioni. Bereszynski entra in campo per una manciata di secondi, non incide sul match, ma incide pesantemente sulla qualificazione. Lui, squalificato nell'ultima sfida europea dell'anno precedente, non avrebbe potuto scendere in campo. Sconfitta 3-0 a tavolino, 4-4 il totale tra andata e ritorno. Passa il Celtic in virtù del gol in trasferta.
Oa il disperato tentativo "Incontriamoci a Varsavia o a Glasgow e risolviamo la questione onorevolmente", questo il tenore della lettera diretta al Celtic, scritta dal coproprietario del Legia Mioduski.