I tornei di pre-campionato difficilmente dicono la verità sul reale valore delle squadre, e spesso le certezze di luglio tornano ad essere di nuovo dubbi ad inizio stagione. O viceversa, naturalmente. Eppure le amichevoli sono di fondamentale importanza per trovare il giusto assetto, e per giudicare quei giocatori che non hanno il posto fisso in squadra.
Il francese Yaya Sanogo doveva essersi sentito sotto esame prima dell’Emirates Cup. La disastrosa prestazione nella prima amichevole stagione contro il Borehamwood avevano addirittura portato Arsene Wenger ad escluderlo dalla squadra che ha viaggiato negli Stati Uniti un paio di settimane fa. La mancata convocazione – al posto suo era stato chiamato il giovane Chuba Akpom – sembrava far preludere ad una bocciatura ed ad una imminente cessione, magari in prestito.
In realtà Sanogo era stato sgravato dagli oneri del tour americano per poter lavorare con calma sul lato atletico e riguadagnare la forma fisica lontano dai riflettori. Il ritorno è stato con il botto: 4 reti contro il Benfica nella gara d’esordio dei Gunners nell’Emirates è il miglior biglietto da visita per dimostrare che su di lui si può contare.
Ovviamente il 5-1 rifilato dall’Arsenal ai lusitani può essere interpretato come una gara fra due squadre con differente preparazione fisica, ma il Benfica è pur sceso in campo con una formazione con almeno 7-8 titolari mentre Wenger ha disegnato una difesa sperimentale con il terzo portiere Damian Martinez tra i pali, l’improvvisata coppia centrale Calum Chambers-Nacho Monreal e il giovane catalano Hector Bellerin sulla destra, quest’ultimo autore di uno strepitoso primo tempo.
Chi è Yaya Sanogo?
Francese di origini miste ivoriane e maliane, classe ’93, cresciuto nelle giovanili dell’Auxerre, Sanogo esordisce in Ligue 1 a soli 17 anni, nel 2010. Nelle stagioni seguenti la rottura di tibia e perone, ed un fastidio al tendine rotuleo vedono Sanogo rimanere più in infermeria che sul campo con l’estrema ipotesi di abbandonare il calcio che rimbalza nei pensieri del giovane centravanti.
Poi, finalmente, il rientro col botto nella stagione 2012-13: Sanogo segna 10 reti in 13 partite con l’Auxerre in Ligue 2 e si guadagna la convocazione per il Mondiale U20 che la Francia vincerà e dove lui segnerà 4 reti. Nel frattempo Wenger, che lo seguiva da ormai qualche anno, se lo assicura a parametro zero.
L’arrivo a Londra è però per Sanogo un’altra strada in salita. Innanzitutto si infortuna subito ad inizio stagione, rimanendo di nuovo in infermeria per oltre sei mesi. I tifosi, che in estate si aspettavano un centravanti di classe da affiancare a Olivier Giroud, lo bollano subito come “the new Diaby”, etichettando l’acquisto come la solita mossa di Wenger di comprare al risparmio nel mercato transalpino.
Rientrato in campo da titolare a febbraio negli ottavi di finale di FA Cup contro il Liverpool, Sanogo ha dato segnali positivi negli ultimi scorci di campionato, tuttavia lo “zero” nella casella dei gol segnati riproponeva di nuovo dubbi sul suo reale valore. Bravino si, ma non certo quello che serve ai Gunners, era l’opinione più comune.
La macchia è stata però cancellata con un poker davanti al suo pubblico E’ solo l’Emirates Cup, ma per Sanogo potrebbe valere la riconferma in rosa ed una iniezione di fiducia in vista della prossima stagione.