Il 4 luglio allo stadio Maracanà a Rio de Janiero, andrà in scena il quarto di finale più equlibrato e più bello di questi mondiali. La Francia di Deschamps contro la Germania di Loew. Due squadre che hanno dominato nel proprio girone ma poi hanno faticato nel rispettivo ottavo. I tedeschi sono riusciti a passare il turno grazie ai gol di Schurrle e Ozil ai supplementari contro l' ostica Algeria. Invece i galletti hanno avuto la meglio sulla Nigeria solo nei minuti finali con i gol dello juventino Pogba e all'autorete di Yabo. Si sono sfidate solo 3 volte a livello ufficiale.

Il primo confronto è il platonico 6-3 dei galletti nella finale per il terzo posto a Goeteborg nel campionato mondiale di Svezia 1958, con Just Fontaine che ne infila 4 e vince il titolo di capocannoniere.


I ricordi collimano tutti sulle altre e ultime due sfide

L'8 luglio del 1982, allo stadio Ramón Sánchez Pizjuán di Siviglia, in cui successe di tutto: una partita equilibratissima finita 1-1 dopo 90′ minuti, con botta di Littbarski cui risponde su rigore dell’attuale presidente Uefa, Michel Platini. Nel finale, Harald Schumacher, con un’uscita non eccezionale cadde addosso a Battiston e lo mando all’ospedale, coma e due denti rotti


I Bleus di Platini avrebbero meritato di giocare la finale di Madrid contro la nostra nazionale..Schumacher parò il sesto rigore a Bossis, Hrubesch trasformò quello della festa tedesca. Ancora oggi è la notte di Siviglia che rimane per Platini, pur nel dispiacere per la sconfitta, il più grande ricordo della sua carriera.

Il 25 giugno 1986, allo Stadio Jalisco di Guadalajara e sempre in semifinale, niente a che vedere con quanto accadde in Spagna quattro anni prima. A firmare quel successo di 2.1 due giocatori che noi conosciamo benissimo: Bremhe, ex terzino sinistro dell'Inter, e Voeller, ex centravanti della Roma.