E' finalmente volta al termine, dopo 48 gare, la fase a gironi dei Mondiali 2014: da stasera si fa sul serio. Eliminazione diretta, niente seconde chance. Chi vince, va avanti. Il piatto forte arriva subito: alle 18 si comincia con Brasile - Cile. Chi trionfa e quindi ottiene il pass ha accesso alla sfida numero 57 del tabellone. Chi affronteranno i padroni di casa o i cileni ce lo dirà Colombia - Uruguay, in programma per le 22 di stasera al Maracanà di Rio de Janeiro.
Arbitrerà Kuipers, olandese che finora ha diretto Inghilterra - Italia e Svizzera - Francia. Finora ha sommato appena due ammonizioni comminate in tutto il torneo. Stasera probabilmente avrà più daffare. Sì perchè se c'è una cosa sicura stasera è che l'Uruguay sarà bello carico. La squalifica di Suarez (9 giornate di stop in addizione a 4 mesi di "Daspo") non ha provocato sorrisi nel ritiro di Tabarez, tutt'altro. Se già prima il centrocampo Arevalo Rios-Alvaro Gonzalez era bello che combattivo, probabilmente adesso somiglierà più ad un posto di blocco della polizia che una mediana. Un po' per necessità (la già evidente trazione posteriore uruguayana sarà ulteriormente accentuata dall'assenza del Conejo) ed un po' appunto come conseguenza della squalifica.
La garra charrua. Ce ne hanno riempito la testa fino a farcela diventare letale. Sarà la solita garra ciò che Cavani&co. dovranno opporre ad una Nazionale colombiana che - per contro - gioca sul velluto. Se l'Uruguay è una squadra tutta tigna, la Colombia preferisce il gioco d'attacco. L'Uruguay - se in possesso di palla - ti annoia con passaggi ovvii ed in orizzontale fin quando non si abbassa Suarez (oggi dovrebbe farlo Forlan) e prova ad inventare qualcosa. La Colombia non ha bisogno di attendere che la fantasia incarnata nel fuoriclasse giunga da lontano: la Colombia la qualità ce l'ha ovunque.
La squadra di Pekerman gioca con il 4-2-3-1. In porta ci gioca Ospina, estremo difensore del Nizza che però all'84° della sfida con il Giappone ha lasciato volentieri i guantoni a Mondragon (43 anni, ha stabilito il record come giocatore più vecchio ad un Mondiale, ecco il perché della sostituzione). La difesa è di chiaro stampo italico. Entrambi i terzini praticano la religione dello "Spingi ed attacca": Zuniga a destra ed Armero a sinistra. Centralmente vige la legge del duro: Yepes e Zapata. A centrocampo Aguilar e Carlos Sanchez badano alla trincea ed a poco più. Davanti, la linea dei trequartisti, è da mani nei capelli (per gli avversari): Juan Cuadrado è il funambolo dal dribbling ubriacante, James Rodriguez senza mezzi termini il miglior 10 del Mondiale ed Ibarbo il centometrista imprendibile. Davanti, di regola, ci sarebbe dovuto essere Falcao che - alla fine - non ce l'ha fatta a recuperare dal serio infortunio che l'ha tenuto fuori per metà stagione. Ad inizio Mondiale il titolare tutti scommettevano sarebbe stato Jackson Martinez (59 gol in 88 partite nelle ultime due stagioni al Porto). No. "Allora ci mette Bacca" (21 gol in 50 partite con il Siviglia quest'anno). No. Davanti c'è Teofilo Gutierrez, nomade del Sudamerica che in patria nutre molta considerazione. Dalla panchina il primo cambio è Quintero: insomma, si cade in piedi. Come se non bastasse Pekerman si è permesso il lusso di schierare una formazione piena zeppa di seconde linee nel match finale (a riposo tutti tranne Armero, Cuadrado ed Ospina. Dentro, fra gli altri, Guarin, El Lemur Ramos e Jackson Martinez). Risultato? I titolari hanno preso fiato e le riserve hano schiantato il Giappone 4-1.
La Colombia ha chiuso la fase a gironi a punteggio pieno, qualificandosi come prima classificata nel girone C. Ha cominciato e finito alla grande, diventando probabilmente la Nazionale più bella da vedere. Ha messo in fila un 3-0, un 2-1 ed un 4-1 rispettivamente ai danni di Grecia, Costa d'Avorio e Giappone. 9 gol fatti (solo l'Olanda ha fatto meglio: 10) e 2 subìti. Sul palco a fare il primattore al posto di Falcao c'è salito James Rodriguez. James nasce ala e dell'esterno si è preso la capacità innata di saltare l'uomo. Passato al Monaco comincia a praticare il mestiere di trequartista, ruolo nel quale adesso esprime tutto il suo potenziale, dove forse veste il miglior abito in linea al suo calcio. In Francia ha sviluppato anche la personalità, la regia, il tocco di palla ed il dribbling più utile che dilettevole. Ha messo a segno 3 reti e ne ha assiste 2 nelle prime tre partite. Ha raggiunto lo status di stella e vedremo se anche agli ottavi riuscirà a brillare. Una chiara dimostrazione del diamante di calciatore di cui stiamo parlando è il 4-1 contro il Giappone:
L'Uruguay, rispetto alla Colombia, non ha un dogma tattico preciso ed impostato. Nella fase a gironi conclusa con due vittorie ed una sconfitta ha giocato la prima gara con il 4-4-2 (Stuani e Cristian Rodriguez esterni, Arevalo Rios e Gargano in mezzo) per poi passare al rombo nella seconda (Arevalo Rios metodista, Cristian Rodriguez e Alvaro Gonzalez mezzali, Lodeiro trequartista) e chiudere con il 3-5-2 a specchio contro l'Italia (Caceres terzo centrale; El Cebolla Rodriguez e Palito Pereira esterni, Lodeiro e Gonzalez mezzali, Rios centrale). Tabarez ed i suoi, come ben saprete, hanno cominciato malissimo perdendo con la Costa Rica sentendo oltremodo la mancanza di Suarez e poi si sono ripresi battendo Inghilterra ed Italia con Luis in campo a lasciare il segno. Ogni riferimento al morso è puramente casuale. Casuale invece non è l'accoglienza da eroe riservata all'attaccante del Liverpool a Montevideo da parte dei suoi connazionali. In aereoporto centinaia di persone inneggiavano al proprio idolo mentre sul web il popolo neutrale si spaccava: squalifica giusta o eccessiva?
Tante le alternative che l'Uruguay può adoperare per sopperire all'assenza del suo giocatore più forte. L'inserimento di Forlan, Stuani o Abel Hernandez oppure 'aggiunta un centrocampista (Gargano) alzando Lodeiro. Probabilmente il c.t. uruguayano opterà per la prima variante, con Forlan - come visto contro il Costa Rica - ricambio perfetto di Suarez. Un'altra opzione potrebbe essere quella di avanzare Caceres impiegandolo non come difensore di destra ma come esterno destro, accentrare Cristian Rodriguez e varare una difesa a tre inedita: Godin insieme al recuperato Lugano ed alla lieta sorpresa Gimenez che tanto bene ha fatto contro Inghilterra ed Italia. Sarà questo il maggior dubbio di Tabarez fino alle 22, ma - ripetiamo - il 4-3-1-2 è il modulo più probabile anche per un discorso puramente tattico. Tabarez ha opposto il 4-4-2 al 5-3-2 costaricano, il 4-3-1-2 al 4-2-3-1 inglese ed il 3-5-2 al 3-5-2 dell'Italia. La Colombia usa il 4-2-3-1 e se 2+2 fa 4 l'Uruguay giocherà con lo stesso assetto opposto agli inglesi. Per la Colombia un solo dubbio ma anch'esso bello grosso: Jackson Martinez merita il posto da titolare dopo la doppietta messa a segno contro Zaccheroni? Vale la pena rischiare mettendo mano agli schemi rodati inserendo un'altra punta? Ecco i 22 probabili titolari:
Alla viglia della gara Tabarez ha deciso di non presenziare in conferenza stampa ma solamente di leggere ai giornalisti accreditati un comunicato: "Esprimo piena solidarietà verso Suarez, gli siamo vicini. Luis è un ragazzo splendido, al quale auguro ogni bene. La pena è stata ingiusta ed eccessivamente severa. Si tratta di una decisione frutto di attacco mediatico. Con questa sentenza, chi ha vinto, chi ha perso, chi ha ottenuto un vantaggio? Si eviteranno gli eccessi da questo momento? Ne dubito. Il potere è detenuto dagli organizzatori e nessuno può fare a meno di confrontarsi con quel potere. Hanno provocato la nostra ribellione, quindi dico al nostro popolo più che mai "Andiamo, andiamo". Quello commesso da Suarez è stato un errore, non un crimine. Non giustifico niente ma a chi sbaglia bisogna dare l'opportunità di riparare. Chiellini? Pensavo sarebbero stati puniti sia lui che Suarez". Tabarez, disgustato, chiude così: "Non possiamo accettare l'uso della forza da un unico corpo, e mi riferisco alla Commissione disciplinare della Fifa. Ho una posizione nel comitato della Fifa e sento di doverla abbandonare. Non è saggio far parte di un organismo in cui ci sono persone che hanno fatto pressioni per prendere questa decisione. Nei prossimi giorni presenterò le mie dimissioni dalla carica". Nessuna parola sulla Colombia, come potete notare.
Le domande sulla squalifica, Pekerman, ha preferito dribblarle, analizzando l'Uruguay come squadra: "E' un tema molto delicato - ha detto Pekerman riguardo il caso Suarez - Capisco che siate interessati a questo argomento, ma la mia preoccupazione è l'Uruguay come squadra. Ci stiamo preparando ad affrontarli domani e questo è tutto. Abbiamo sempre pensato solo all'Uruguay, che è un avversario molto difficile da affrontare, una squadra molto esperta, con tante qualità e in una fase positiva di forma. Quello di domani sarà per noi un test molto duro, conosciamo le qualità e l'esperienza dei nostri avversari e per questo dovremo dimostrare che siamo all'altezza di un appuntamento del genere. In questi Mondiali stiamo vedendo tante cose che non sono mai successe nei Mondiali precedenti. Anche per questo è un torneo meraviglioso. Abbiamo sempre lavorato duro per arrivare a questo punto - ha ribadito Pekerman - E abbiamo trovato un equilibrio di squadra (indizio che l'undici titolare non verrà toccato? ndr). Siamo anche sotto pressione, perchè per tanto tempo non eravamo riusciti a qualificarci (la Colombia non giocava un Mondiale dal '98, ndr.), ma sarà importante conservare l'ottimismo e credere di poter ottenere un risultato molto importante. Questo è un Mondiale tecnicamente e tatticamente molto interessante, pressochè tutte le squadre praticano un calcio offensivo".
Essendo due squadre militanti entrambe in Sudamerica Uruguay e Colombia vantano tantissimi precedenti. I più recenti regalano al fattore campo un peso ingente all'interno della sfida. Durante le qualificazioni Mondiali Cafeteros e Charrua si sono scontrate due volte. A Baranquilla (Colombia) 4-0 giallo con reti di Falcao, Zuniga e Teofilo Gutierrez (due). A Montevideo vittoria per 2-0 dell'Uruguay con segnature di Cavani e Stuani. A fine girone Colombia seconda a 30 punti ed Uruguay quinto a 25. Suarez, con 11 reti, ovviamente capocannoniere. Il Mondiale ha perso un fuoriclasse, non solo un pazzo.
In tutti i precedenti sono 38: 18 vittorie ad 11 per in favore dell'Uru. 9 pareggi di contorno.