La Nigeria entra in partita giocando un ottimo primo tempo. Le Super Aquile di Keshi presentano una grande fluidità di movimento, ottima capacità di smarcarsi. La squadra sembra quasi aver riacquistato animo dopo lo sconfortante pareggio contro l’Iran. Obi Mikel e Onazi sono gli uomini che dirigono l’orchestra: da centrocampo partecipano sia alla manovra offensiva che a quella difensiva. Emenike, inoltre, è particolarmente in forma, difatti mette in mostra una buona corsa. La Nigeria prevale anche in fase di non possesso, agisce con determinazione e molta precisione.

La Bosnia ha un approccio non molto facile con la partita. Si presentano molti errori e distrazioni difensive, con l’aggiunta di una certa lentezza di manovra. Difatti Spahic ha regalato in più occasioni palloni facili alla Nigeria, costringendo il resto dei difensori a commettere falli per fermare l’attacco nigeriano. Nonostante ciò, anche la squadra di Susic ha provato molte volte ad arrivare al gol. Al 20’ riesce anche a siglare il vantaggio con Dzeko che si ritrova solo davanti il portiere. Con facilità riesce a mettere palla in rete ma il gioco è fermo per fuorigioco, anche se non sembrerebbe poi così. Ci riprova 3 minuti più tardi lo stesso Dzeko, ma questa volta Enyeama non si fa sorprendere. Nella seconda metà del primo tempo la squadra di Susic sembra essere entrata in partita, provando molte volte conclusioni dalla lunga distanza a partire da Dzeko a finire con Besic.

La speranza bosniaca si infrange quando la Nigeria passa in vantaggio con Odemwingie: un fantastico tiro al volo che passa fra le gambe di Begovic, che nulla può fare per evitare il vantaggio avversario. Un vantaggio meritato per la prestazione leggermente superiore a quella bosniaca, ma che comunque non reprime il gioco di quest’ultima. Negli ultimi minuti del primo tempo la squadra di Susic tenta di stabilire almeno un pareggio per poi ricominciare il secondo tempo in parità. E’ proprio Dzeko a provarci, prima staccandosi egregiamente per insaccare un pallone arrivato dal cross di Pjanic e subito dopo ci riprova con un tiro al volo mandando la palla sopra la traversa. Nulla da fare.

Il secondo tempo inizia con svariate occasioni dei bosniaci che però non si mostrano mai davvero pericolosi. D’altra parte le Super Aquile riescono ad arrivare meno nell’area avversaria, ma quando lo fanno, lo fanno in modo aggressivo e spaventoso. Susic decide di giocare i suoi assi nella manica ed effettua subito due cambi: Salihovic al posto di Lulic, e Ibisevic, autore della rete nella partita contro l’Argentina, con la speranza che anche in questo match possa cambiare le sorti della squadra.

La Nigeria non riesce più a creare azioni da gol, mentre la Bosnia si mostra man mano sempre più pericolosa. Ibisevic arriva vicino al pareggio con un colpo di testa. Anche Pjanic, che mostra sempre il suo talento in ogni pallone toccato, tenta una conclusione indirizzata all’angolino sinistro con un tiro molto debole. I bosniaci trovano sempre una via per avanzare, ma i nigeriani intercettano ogni possibile palla-gol.

Le uniche due importanti occasioni delle Super Aquile nella ripresa sono state create da Emenike, con grande coordinazione, precisione e potenza, ma del tutto inutili. Le ultime speranze della Bosnia si fanno vive nel 1’ di recupero quando dopo due splendidi cross, Dzeko dapprima indirizza un precisissimo pallone verso il centro della porta, successivamente colpisce il palo. In questo match Dzeko ha avuto tantissime occasioni per portare gloria alla sua squadra, ma la porta per lui è apparsa come stregata, il giocatore sembrava quasi circondato da tanta sfortuna.

Le Super Aquile possono sorridere e guardare avanti perché sono ad un passo dalla qualificazione. Keshi può essere soddisfatto della prestazione dei suoi e può scordarsi di quello scialbo pareggio nel match precedente. La squadra di Susic invece è tagliata fuori da questi mondiali. Mondiali tanto attesi e desiderati, arduamente raggiunti e poi persi al primo ostacolo. La Bosnia ha potuto vivere un’esperienza del tutto nuova e ha potuto respirare un’aria di grandi sfide, forse non è ancora pronta per fare il suo proseguo, ma di certo si porterà a casa un bagaglio importante nella storia di questa nazione con la speranza che si possa ripetere in futuro.

LE PAGELLE - Nigeria (4-2-3-1): Enyeama 7; Ambrose 6, Yobo 6,5, Omeruo 6,5, Oshaniwa 6; Obi Mikel 6.5, Onazi 6,5; Odemwingie 7, Babatunde 6,5 (75′ Uzoenyi SV), Musa 6 (65′ Ameobi 6); Emenike 7,5. All. Keshi 6,5

Bosnia Erzegovina (4-2-3-1): Begovic 6, Mujdza 6,5, Spahic 4, Bicakcic 6, Sunjic 5,5; Hajrovic 5 (57′ Ibisevic 5), Medunjanin 6 (64′ Susic 6,5); Pjanic 6, Misimovic 5,5, Lulic 5,5 (58′ Salihovic 6); Dzeko 4,5. All. Susic 5

Arbitro: O'Leary 5,5

Migliore in campo: Emenike 7,5 (Nigeria)