È successo l'impensabile a Salvador de Bahia: l’Olanda vendica la finale del 2010 umiliando i campioni in carica della Spagna. Dopo il vantaggio di Alonso su rigore e il pari di Van Persie nel primo tempo, nella ripresa si scatenano gli uomini di Van Gaal: in rete vanno Robben, poi De Vrij, ancora Van Persie e ancora Robben. È delirio olandese sugli spalti, impietriti e increduli i tifosi delle Furie Rosse.
Autore di due reti fondamentali, Robin Van Persie è stato une dei grandi protagonisti del match. L’attaccante del Manchester United, nel postpartita, ha commentato questa serata indimenticabile: “Ho segnato il goal del pareggio in un buon momento per noi, poi il 2-1 di Robben ha tagliato le gambe agli spagnoli. Spesso dopo il 3-1 ci si ferma, ma abbiamo continuato a segnare”. Van Persie elogia il suo ct e si gode la vittoria: “Questo è il frutto della sua tattica, aveva già previsto come sarebbe andata la partita. E' incredibile. Tutti devono festeggiare ora, domani ripartiremo e ci concentreremo sull'Australia. Non vedo l'ora di rivedere quelle immagini”.
Una successo tanto schiacciante quanto inaspettato. Anche Van Gaal può esultare: “Dico la verità, non mi aspettavo un trionfo del genere, - ha confessato il ct olandese nel post partita - dopo quel rigore generoso ho pensato che la Spagna avrebbe vinto la partita. Stavo già pensando a cosa cambiare prima che lo splendido goal di Van Persie cambiasse. È stato un obiettivo raggiunto grazie alla tanta passione e al sentimento messo in campo da tutti”.
Questo però è solo l’inizio, Van Gaal predica calma e pensa già al prossimo impegno: “A fine gara ci siamo abbracciati e complimentati tra noi, ma non abbiamo fatto ancora nulla. La testa è già all'Australia”.
Amareggiato, invece, il ct della Spagna dopo la clamorosa debacle subita contro i "tulipani": “Bisogna accettare questa pesante sconfitta. - ha detto Del Bosque a fine gara - Non intendo trovare giustificazioni, ma con Silva siamo andati molto vicini al secondo goal e se l'avessimo segnato magari la partita sarebbe andata diversamente, invece hanno poi pareggiato loro e da lì in poi ci hanno sempre preso d'infilata, alle spalle della nostra difesa. Sono stati migliori di noi. Tutti comunque in campo abbiamo lottato".
La delusione è tanta ma nonostante questo lo spagnolo invita i suoi a voltare pagina: “Non si può parlare di rivoluzione, questo è semplicemente uno sport. Mi auguro che la nostra nazionale sappia perdere così come abbiamo saputo vincere. Uno sportivo non si piange addosso e cerca sempre di vincere. Occorre riconoscere i nostri errori ma anche che tutti noi abbiamo lottato per far bene. Si può dire poco ora, bisogna solo mettere da parte questa partita e concentrarci sulle prossime due che dovremo provare a vincere”.
Lo sconforto per la sconfitta subita traspare anche dalle parole di Iniesta: “Dopo il loro vantaggio tutti si è fatto più difficile e non siamo riusciti a reagire. - ha commentato il cenctrocampista del Barcellona - Ora dobbiamo analizzare quello che è successo stasera e andare avanti. Dovremo vincere le nostre rimanenti due partite se non vogliamo uscire subito dal Mondiale. Abbiamo un paio di giorni prima di giocare contro il Cile e prepararci al meglio. Certo, nessuno si aspettava una sconfitta del genere. Comunque non ci interessano le critiche, questo è un momento difficile ma siamo pronti per riprenderci subito”.