Affiliato alla Fifa dal 1912, il Cile vanta 8 partecipazioni alla rassegna mondiale, che non ha mai vinto. La qualificazione della Roja, come vedremo successivamente, passa spesso per episodi, storici e non, che caratterizzano spesso gli spareggi dei cileni. Miglior piazzamento nel 1962 quando, chiamata ad ospitare la manifestazione, agguanta il gradino più basso del podio classificandosi terzo battendo nella finalina la Jugoslavia per 1-0. Si guadagna la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta superando nel girone iniziale tre squadre Europee : Italia, Svizzera e Germania. Dopo l’esordio vincente per 3-1 contro la Svizzera, il Cile affronta l’Italia, chiamata a vincere se non vuole tornare a casa dopo il pareggio contro i tedeschi. La partita verrà ricordata più per i falli e per la scazzottata tra Leonel Sanchez e Mario David. A seguito di un fallo dell’italiano, il cileno si “difese” con un pugno non sanzionato dall’arbitro, successivamente a parti inverse David si vendicò con un calcio, venendo però espulso dallo stesso arbitro. Il Cile vinse quella partita e l’Italia fu eliminata. Nei quarti i cileni superarono a sorpresa l’URSS per 2-1, ma persero in semifinale contro i futuri campioni del Mondo del Brasile di Garrincha per 2-4.

In Spagna nel mondiale dell’82 il peggior risultato di sempre : disputa tre partite, collezionando altrettante sconfitte che gli costano l’eliminazione dal torneo.

Nel 98, inserita ancora una volta nel girone con l’Italia, fu eliminata sempre nel girone iniziale dopo aver pareggiato tutti e tre gli incontri, nonostante la presenza in attacco di una delle migliori coppie offensive della loro storia : Marcelo Salas ed Ivan Zamorano.

Non qualificatasi per i Mondiali del 2002 e del 2006, torna nel 2010 in Sud Africa, dove partecipa ottenendo il secondo posto nel girone sudamericano. Inserita nel gruppo con Spagna, Honduras e Svizzera, torna a vincere una partita in un Mondiale dopo 48 anni, battendo gli honduregni il 16 giugno nella partita d’esordio. Si qualifica anche per gli ottavi di finale, dove viene superata dal Brasile per 3-0.

Si presenta al Mondiale in Brasile dopo essersi qualificata come terza forza del girone sudamericano, preceduta solo dall’Argentina e dalla Colombia. Protagonisti assoluti, come al solito, il tridente d’attacco che ha messo a segno 14 dei 29 gol della squadra (Vargas e Vidal 5, Sanchez 4).

Il girone : inserita nel gruppo B con Spagna, Olanda ed Australia. Obiettivo principale, per niente proibitivo ma neanche di facile realizzazione, è il passaggio del turno. Considerando la Spagna una delle due qualificate alla fase ad eliminazione diretta, si giocherà tutto nella terza giornata, quando affronterà l’Olanda in quello che potrebbe essere a tutti gli effetti uno spareggio qualificazione. Non meno importante però potrebbe essere l’esordio con l’Australia : un eventuale goleada potrebbe far sì che la Roja arrivi in vantaggio nella differenza reti allo scontro diretto con gli olandesi, con la possibilità di qualificarsi con due risultati su tre.

Le partite :

13 Giugno ore 18:00, Cuiaba : Cile – Australia

18 Giugno ore 16:00, Rio de Janeiro : Spagna – Cile

23 Giugno ore 13:00, Sao Paulo : Olanda - Cile

La curiosità : Nel 1974 la Roja si qualificò al Mondiale che si terrà in Germania attraverso un controverso spareggio contro l’URSS, guadagnandosi l’ultimo posto disponibile. L’andata si disputò regolarmente in Russia, a Mosca, il 26 di Settembre. Il ritorno fu caratterizzato dalla richiesta dei russi di non giocare la partita all’Estadio Nacional di Santiago del Cile. I sovietici non si presentano, e davanti a 15000 persone, si gioca la partita più irreale della storia delle qualificazioni. Il motivo della rinuncia fu che i russi non avrebbero giocato in quello stadio che fu usato come campo di concentramento dal dittatore Augusto Pinochet.

Lo scandalo Rojas: uno degli antefatti più bizzarri, e se vogliamo clamoroso quasi ai limiti del credibile, della storia dei mondiali di calcio, è legato alla storia calcistica della nazionale cilena. Per il Mondiale in Italia del 90, i gironi di qualificazione sudamericani sono vari, ed in uno di questi si disputa una partita decisiva ai fini di quest’ultima : il 3 Settembre del 1989 si gioca Brasile-Cile al Maracanà. Come al solito, partita mai banale. Dopo pochi minuti di gioco dall’inizio della partita (probabilmente per festeggiare l’1-0 di Careca) un bengala viene sparato dalla curva brasiliana, e contemporaneamente si accascia a terra il portiere Rojas. I compagni si tuffano a difendere il compagno di squadra, inveendo contro il pubblico. I cileni decidono di tornare negli spogliatoi e non giocheranno quella partita, nel tentativo di vincerla a tavolino ed eliminare i brasiliani, che non ci stanno e fanno ricorso alla Fifa. Alla fine avranno ragione loro. Il portiere cileno, prima dell’inizio della gara, aveva inserito una lametta nel guantone e si è ferito intenzionalmente. Partita persa, squalifica a vita per Rojas e squalifica della nazionale dalle qualificazioni ad Usa 94.

La squadra : Nonostante predilige il 3-3-1-3 del suo maestro Bielsa, Sampaoli quest’anno dovrebbe schierare un 3-4-1-2, vista l’assenza di una punta di spessore. In porta l’uomo con più presenze Bravo, difesa a tre con Silva, Jara e Medel, a centrocampo giocheranno sugli esterni Beausejour e Isla, mentre al centro durante le qualificazioni hanno agito Gutierrez e Mati Fernandez. Attacco formato da Sanchez e Vargas, supportato dagli assist e dagli inserimenti di Arturo Vidal.

L’idea iniziale era quella di giocare a centrocampo con due uomini di rottura ma anche dai piedi buoni come Mati Fernandez e Gutierrez, ma dopo l’infortunio del centrocampista della Fiorentina, operatosi alla caviglia destra in settimana, Sampaoli potrebbe optare per il “mago” Jorge Valdivia, talentuosissimo centrocampista del Palmeiras, che però non ha mai espresso tutto il suo potenziale. Altra opzione quella di spostare Vidal a centrocampo, con compiti di impostazione e di inserimento, inserendo al suo posto un altro attaccante.

Ecco la lista dei trenta:

Portieri: Claudio Bravo (Real Sociedad/Spa), Johnny Herrera (Universidad de Chile), Cristopher Toselli (Universidad Catolica/Cil), Paulo Garces (ÒHiggins/Cil).

Difensori: Gary Medel (Cardiff/Eng), Gonzalo Jara (Nottingham Forest/Eng), Mauricio Isla (Juventus), Miiko Albornoz (Malmo/Sve), Eugenio Mena (Santos/Bra), Marcos Gonzalez (Unión Española/Cil), Jose Rojas (Universidad de Chile), Enzo Andía (Universidad Católica/Cil).

Centrocampisti: Arturo Vidal (Juventus), Marcelo Diaz (Basel/Svi), Francisco Silva (Osasuna/Spa), Felipe Gutierrez (Twente/Ola), Matias Fernández (Fiorentina), Carlos Carmona (Atalanta), Jean Beausejour (Wigan/Eng), Charles Aranguiz (Inter/Bra), Jorge Valdivia (Palmeiras/Bra), Rodrigo Millar (Atlas/Mes), José Pedro Fuenzalida (Colo Colo(Cil), Pedro Pablo Hernandez (ÒHiggins/Cil).

Attaccanti: Alexis Sanchez (Barcelona/Spa), Eduardo Vargas (Valencia/Spa), Fabian Orellana (Celta/Spa), Mauricio Pinilla (Cagliari), Esteban Paredes (Colo Colo/Cil), Gustavo Canales (Unión Española/Cil).

Uomini chiave : Arturo Vidal – Alexis Sanchez

A guidare il centrocampo ci sarà ancora Arturo Vidal, reduce dal terzo scudetto consecutivo con la Juventus. Una stagione sopra le righe quella del cileno, come sempre ormai da quando è esploso nel calcio europeo. Lo juventino è uno dei calciatori su cui l’allenatore Sampaoli punta molto. Sarà chiamato a trascinare la squadra ed a confermare le prestazioni che ha sfoggiato in maglia bianconera, per confermarsi uno dei migliori centrocampisti del Mondo.

Il reparto più forte è sicuramente l’attacco impreziosito dalla presenza di Alexis Sanchez, capocannoniere della squadra cilena, attaccante del Barça che però dopo il mondiale potrebbe cambiare casacca, nonostante il gol all’Atletico Madrid nella “finale” della Liga Spagnola al Camp Nou. L’ex Udinese è da sempre molto apprezzato dalla Juventus, che in questa sessione di calciomercato, sembra decisa a sferrare l’attacco decisivo per portarlo a Torino ed affiancarlo al suo compagno di nazionale Vidal.

La sorpresa : Eduardo Vargas

Di proprietà del Napoli, l’unica squadra in cui non si è riuscito ad esprimere, quest’anno ha giocato benissimo nel Valencia sfiorando la finale di Europa League. L’ex U. de Chile è chiamato a far coppia fissa con Alexis Sanchez e può essere considerato il potenziale crac della Roja. Un potenziale enorme, che non sempre è riuscito ad esprimere, forse complice un carattere un po’ introverso. Ma un mondiale di altissimo livello potrebbe farlo sbloccare psicologicamente, e affermare la sua crescita a livello internazionale.

Allenatore : Si aggiunge alla lista degli esordienti in questo mondiale anche il commissario tecnico del Cile, Jorge Sampaoli. L’allenatore argentino è da due anni che guida il Cile quindi ne conosce già i pregi e i difetti. Dopo la grande stagione all’Universidad de Chile, la Roja l’ha chiamato per sedere sulla panchina prendendo il posto di Borghi. Ha il suo guru in Marcello Bielsa, ex allenatore del Cile, del quale usa anche lo stesso modulo. Quest’anno cercherà il colpaccio con la sua nazionale.