Se non teniamo conto della Bosnia Herzegovina, cui antenati jugoslavi al Mondiale ci erano senz'altro già andati, l'Honduras è la squadra con meno esperienza internazionale della rassegna brasiliana 2014. Guai però a sottovalutarli, questi honduregni. Scopriamoli meglio:
La squadra:
Il c.t. honduregno Luis Fernando Suarez ha chiamato i 23 giocatori dividendoli in 3 portieri, 8 difensori, 9 centrocampisti e 4 attaccanti. Questa la lista:
Portieri: Noel Valladares (Olimpia), Donis Escober (Olimpia), Luis Lopez Fernandez (RCD Espana)
Difensori: Brayan Beckeles (Olimpia), Emilio Izaguirre (Celtic), Maynor Figueroa (Hull City), Victor Bernardez (San Jose Earthquakes), Juan Montes (Motagua) Osman Chavez (Qingdao Jonoon), Sergio Mendoza (Usac), Juan Carlos Garcia (Wigan)
Centrocampisti: Arnold Peralta (Rangers), Luis Garrido (Olimpia), Roger Espinoza (Wigan), Jorge Claros (Motagua), Wilson Palacios (Stoke City), Oscard Boniek Garcia (Houston Dinamo), Andy Najar (Anderlecht), Marvin Chavez (Colorado Rapids), Jorge Claros (Motagua)
Attaccanti: Jerry Bengtson (New England Revolution), Jonny Palacios (Olimpia), Carlo Costly (Veria), Mario Martinez (RCA Espana)
I nomi conosciuti ai più sono senz'altro quelli di Palacios ed Izaguirre, rispettivamente dal 2007 e dal 2010 residenti in Europa. Ma l'Honduras non si ferma qui. Durante la fase di qualificazione a Brasile 2014 i gol sono stati portati da Bengtson e Costly (alla vostra destra), i catalizzatori dell'attacco honduregno. L'Honduras gioca con un 4-3-3 che tenderà molte volte al 4-5-1 in Brasile. In porta c'è Valladares (118 presenze in Nazionale). In difesa, da destra verso sinistra, Beckeles, Maynor Figueroa, Bernardez ed Izaguirre. Puntano tutto, come ogni squadra sudamericana che non sia il Brasile o l'Argentina, sull'aggressività della difesa e sulle qualità atletiche degli esterni. La difesa è costruita su questa prerogativa. A centrocampo, in mezzo, troviamo Palacios come perno centrale e Roger Espinoza e Luis Garrido ai suoi lati. Espinoza è un tipo resistente con un buon tiro da fuori, Palacios un mediano alla De Jong: al primo il compito di inserisi - se necessario - dietro le punte. Davanti troviamo come punta centrale Bengtson, quest'anno poco utilizzato dai NER (1 gol in 6 gare) ma principale cannoniere dei 23 honduregni in Brasile (18 gol in Nazionale, 8 durante le qualificazioni di cui 4 nell'Esagonale finale). Sulle ali due peperini che rispondono al nome di Costly (16 gol nel suo club quest'anno, 6 durante le qualificazioni di cui 4 nell'Esagonale) ed Oscar Boniek Garcia, probabile sorpresa della spedizione dei biancocelesti in Brasile (3 gol in 18 gare nle club, 2 nell'Esagonale finale).
Le principali alternative si chiamano Peralta dei Rangers, Andy Najar, curiosa ala dell'Anderlecht, bassino e più giovane dei 23 (21 anni) assieme al terzo portiere, e Jerry Palacios, attaccante fratello di Wilson Palacios stesso. Eccovi l'undici ideale della nazionale honduregna e la formazione delle alternative:
Informazioni generali:
L'età media della compagine è di 27.9 anni, non di certo fra le più basse. Nel Ranking FIFA l'Honduras è classificato alla 30° posizione della graduatoria. Il recordman di presenze dei 23 che andranno in Brasile è Valladares (capitano) con 76 (dietro di lui Figueroa con 75 e Wilson Palacios con 71) mentre il miglior marcatore ha il nome di Costly con 14 reti. E' alla terza partecipazione ad un Mondiale (entrambe concluse al 4° postodel girone iniziale, con 3 punti e 2 gol fatti totali nelle due edizioni sommate) dopo quelli nel 1982 e nel 2010. Se nelle prime due partecipazioni aveva avuto di fronte per due volte la Spagna, questa terza edizione regala ai centro-americani per la seconda volta consecutiva uno scontro con la Svizzera.
Percorso di qualificazione:
L'Honduras è una delle tre Nazionali (quattro in questa edizione perché il Messico ha vinto lo spareggio con la Nuova Zelanda) provenienti dalla zona CONCACAF che comprende Nord e Centro America, assieme a USA e Costa Rica. Il suo percorso si qualificazione è cominciato l'8 Giugno 2012. Tre gironi da quattro partecipanti con le prime due di ogni gruppo che avanzavano al gruppo da sei squadre finale. Inserito nel girone con Panamà, Canada e Cuba, i Catrachos hanno subito intrapreso il proprio sentiero inciampando. Sconfitta per 0-2 a Panamà e 0-0 in Canada. In patria la folla voleva che l'attuale selezionatore, Luis Fernando Suarez , venisse cacciato ma la H ha continuato con lui. Prontamente Suarez ha ripagato la fiducia con un girone di ritorno entusiasmante: prima di tutto uno 0-3 roboante a Cuba bissato col successo casalingo con i cubani per 1-0. In seguito 0-0 a Panamà con i panamensi che intanto si erano eretti a principale rivale del girone. Per conquistare l'accesso all'Hexagonal, infine, gigantesco 8-1 in casa al Canada superato all'ultimo turno e mandato a casa. Panamà e Honduras avanti con 11 punti, Canada con 10 a casa.
Nel girone da sei finale la situazione ha continuato a migliorare. Coraggioso 2-1 all'esordio contro gli USA, poi un periodo di calo. 2-2 per colpa di Chicharito in casa contro il Messico, 2-0 in trasferta contro la bestia nera Pananà ed 1-0 negativo in Costa Rica. Successivamente ecco i tre punti che fanno respirare, facili ma necessari: 2-0 casalingo alla Giamaica. Il girone di andata termina con 7 punti in 5 gare. Ricomincia il giro e gli USA restituiscono il favore: 1-0 con Altidore decisivo. La strada diventa impervia allora serve il colpo di reni. Che arriva in Messico dove il clamoroso 1-2 per i biancocelesti sovverte i pronostici. Poi altre due gare senza perdere: 2-2 contro Panamà (maledetta Marea Roja che pareggia al 90° e che, gli honduregni, evidentemente, non li sopporta proprio: 8 punti nell'Hexagonal finale di cui 4 solo con l'Honduras) e 1-0 contro la Costa Rica. Per chiudere il tutto un 2-2 in Giamaica, quanto basta per mettersi dietro il Messico che un'ora prima aveva perso con la Costa Rica. L'impresa è stata completata: a dover andare al play-off con la terza della zona OCF è il Messico per 4 punti.
Girone:
Nel sorteggio del 6 dicembre 2013 l'Honduras, inserito nell terza urna con le altre squadre provenienti da CONCACAF ed AFC ha pescato una sudamericana dalla seconda urna (Ecuador), un'europea dalla quarta (Francia) ed una testa di serie dalla prima (la Svizzera). Un sorteggio abbordabile. Poteva andar peggio se si considera la Svizzera la più affrontabile delle teste di serie e l'Ecuador una delle peggiori delle squadre della seconda fascia. Dalla quarta è uscita la Francia, Nazionale in via di ricostruzione sulla quale però si può fare qualche punticino. La sorte, per quanto benevola, però, non può regalare all'Honduras chilogrammi di talento e tutte e tre le avversarie le sembrano superiori sulla carta. Il passaggio del turno è probitivo, si può provare ad agguantare il terzo posto, tuttavia. Questo il calendario dell'Honduras:
15 Giugno 2014, a Porto Alegre, ore 16 brasiliane: Francia - Honduras
20 Giugno 2014, a Curitiba, ore 19 brasiliane: Honduras - Ecuador
25 Giugno 2014, a Manaues, ore 17 brasiliane: Hondruas - Svizzera
Amichevoli:
Lo staff tecnico dell'Honduras ha optato per ben quattro amichevoli pre-Mondiali. Si parte con la Turchia il 30 Maggio a Washington, si prosegue con Israele a Houston e Costa d'Avorio a Tegucigalpa il 2 e 4 Giugno e si chiude il 7 con l'Inghilterra a Miami. Solo le ultime due Nazionali menzionate prenderanno parte al Mondiale
Allenatore:
Il c.t. è Luis Fernando Suarez (a lato), che ha rischiato il posto con la falsa partenza nel percorso di qualificazione. Ha portato l'Ecuador (con cui si incontrerà nel girone iniziale) agli ottavi nel Mondiale 2006 ed è stato Campione di Colombia con l'Atletico Nacionale nel 1999, conseguimenti che gli hanno permesso di raggiungere un'ottima reputazione in Sudamerica, cosa grazie alla quale è stato chiamato dall'Honduras nel Marzo del 2011 dopo un breve periodo di riposo in seguito all'esonero subìto all'Aurich in Perù.