Trionfa il Southampton nel lunch-match di Premier League con l'Everton. Straordinariamente però l'Everton non oppone resistenza: per larghi tratti della gara - salvo un quarto d'ora nel secondo tempo - non c'è e dorme. Forse pesano troppo le assenze di giocatori importantissimi come Jagielka, Baines, Mirallas e Pienaar. A segnare sono due difensori della squadra di Martinez che fissano il punteggio sul 2-0 già nella prima frazione: Alcaraz e Baines, in ordine cronologico, infilano la propria porta sciaguratamente. Non basterà reclamare per due rigori e mezzo per riaprire la gara.

Tre punti che per il Southampton valgono record di punti pareggiato rispetto alla gloriosa annata 2002-2003. Ormai matematicamente fuori dalla corsa all'Europa League, però: sesto posto valevole per l'accesso all'EL lontano 11 punti sui 6 ancora disponibili per i Saints che consolidano l'ottava posizione e cercano di superare per blasone lo United.

L'Everton potrebbe scivolare a -4 dall'Arsenal qualora lunedì i Gunners dovessero battere il Newcastle.Si allontana il quarto posto e quindi l'accesso miracoloso alla Champions League. Dietro il Tottenham potrebbe portarsi a -3. Dopo un buon filotto fra Febbraio e Marzo i Toffees si sono ammainati : due sconfitte nelle ultime tre di cui una in casa. Prima gara senza segnare dal 22 Febbraio.

FORMAZIONI - Roberto Martinez, dopo aver perso per strada Jagielka, smarrisce anche Distin ed in difesa deve affiancare al giovane Stones il 32enne paraguaiano Antolin Alcaraz con Baines e Coleman abituali terzini. Al centro ci sono gli stakanovisti Barry e McCarthy. Dietro l'unica punta Lukaku Barkley è il trequartista con Deulofeu e Naismith larghi. McGeady in panchina con Osman; Pienaar ai box insieme a Distin, Jagielka, Oviedo e Mirallas. Nel Southampton che viene da due sconfitte ed un pareggio qualche sorpresa. La difesa è la solita (Clyne, Fonte, Lovren, Shaw). A centrocampo non c'è Schneiderlin e ne giova Victor Wanyama, fratello del Mariga interista. Lì dove manca Jay Rodriguez la sorpresa della settimana: niente Ward-Prowse ma Sam Gallagher, ariete classe 95. Il modulo diventa un 4-3-1-2 con Steven Davis che scala mezzala sinistra e Lallana a fare da raccordo fra il giovane bomber e Rickie Lambert.In porta torna Boruc dopo la parentesi di Gazzaniga durata due gare per infortunio del goalkeeper ex-Fiorentina.

PRIMO TEMPO - Ti aspetti un Everton voglioso che cerca di pareggiare i punti dell'Arsenal in classifica per approdare in Champions. Almeno momentaneamente. Niet. I Saints di Pochettino, che non vincono da quasi un mese (4 gare) e che hanno perso due delle ultime quattro casalinghe, partono fortissimi e sono più bravi nella gestione del momento. Semplicemente più in palla. La stessa palla che gira benissimo. I tre mediani dei padroni di casa prendono possesso del centrocampo avversario dal quale non filtrerà nulla di buono per linee centrali. Gli unici pericoli arriveranno quindi dalle ali Naismith e Deulofeu (prima parte positiva). La gara però non fa in tempo a sbloccarsi che quando il cronometro segna 00.50 (50 secondi) Rickie Lambert mette in mezzo ed il malcapitato Alcaraz infila ed anticipa Howard all'altezza del primo palo. L'Everton diventa una bambola voodoo e il Southampton ci gioca. Alla mezzora, dopo un'altra chance capitat sui piedi dei padroni di casa (tiro con rincorsa di Davis) arriva il raddoppio e la rete porta nuovamente la firma di un Toffee. Secondo autogol nel giro di mezzora: stavolta è Coleman a mettere dentro un traversone da sinistra. Hodgson (ct inglese), in tribuna, apprezza il gioco dei Saints e pensa a Lallana.

Prima dell'intervallo sia Southampton che Everton hanno tempo per reclamare un rigore per parte. Tocca prima ai Saints che chiedono un braccio largo irregolare di Stones su ennesimo cross dal limite dell'area. Poi è il turno dei ragazzi di Liverpool che protestano per un tocco di braccio di Shaw. Ci potevano stare entrambi. Lukaku ci proverà di testa ma non ci sarà nulla da fare.

HALFTIME : Southampton - Everton 2-0

SECONDO TEMPO - Nella seconda metà di gara l'Everton gioca meglio: si è svegliato. Forse complice il cambio di modulo: da 4-2-3-1 a 4-4-2 con Osman subentrato a Barkley e Deulofeu esterni e Naismith a ridosso di Lukaku. Le due squadre, adesso, giocano un bel football e si divertono. Le occasioni continuano ad essere però tutte del Southampton: al 56° Lallana prova il tiro e viene seguito dai cori in suo favore dei propri supporter, coloro che poco prima aveva intonato "Who needs Jay Rodriguez when we have your back four". Al 59°, dopo la sostituzione di Deulofeu per McGeady nell'Everton, Rickie Lambert, ragazzo di Liverpool, cerca la punizione rasoterra dalla distanza. Scheggiato il palo. L'Everton risponde e reagisce al 73°: grande traversone di McGeady per Lukaku: Boruc blocca il potente colpo di testa del centravanti belga. Poco prima l'Everton aveva recriminato per un altro penalty non concesso, stavolta solare: Osman, atterrato da Lovren in area avversaria, si becca pure l'ammonizione per simulazione. Ad un quarto d'ora dalla fine esce il grezzo ma acclamato Sam Gallagher: dentro Ward-Prowse con 4-3-1-2 che torna ad essere un 4-2-3-1 o 4-3-2-1. Per l'Everton comincia a finire il tempo disponibile. All'81° sono sempre i Blu a lamentarsi, e la venea stavolta scoppia di rabbia: Barry a muso duro con Oliver. C'era un altro rigore, il terzo non concesso ai Toffees. Nel finale tempo per l'ingresso di due giovanissimi: Reed e Garbutt.

FULL TIME : Southampton - Everton 2-0

Gli highilights: