Si sa, è risaputo. A fine stagione ogni campionato vede le prorie squadre dividersi in due fazioni: quelle che non hanno più nulla da guadagnare e quelle che non hanno più nulla da perdere. Chi ha la salvezza o la qualificazione in Europa in tasca e chi questi traguardi se li deve ancora sudare. Nella 34° giornata di Premier League lo scenario è esattamente questo. Il mazzo delle carte in fondo alla classifica è stato ulteriormente mischiato. Andiamo a vedere cosa è successo nel sabato inglese in attesa della prima semifinale di FA Cup e del big-match fra City e Liverpool di domani.
Stoke City - Newcastle 1-0
Squadre salve e belle che sollazzanti a metà classifica. Nessun assillo di sorta. Il Newcaslte è nel bel mezzo di una crisetta esistenziale che l'ha portato a 3 sconfitte consecutive ed alla revisione dell'undici tipo. I Potters vivono tutt'altro momento: quattro vittorie nelle ultime cinque partite e gonfie vele. Si gioca per la nona piazza. Pardew opta ancora una volta per Gosling al centro del campo e privo di Santon vara verso una simil-difesa a 3. Davanti inedita coppia di bestioni Shola Ameobi-Papiss Demba Cissé. Hughes invece riabilita Ireland e panchina Charlie Adam com Odemwingie ed Arnautovic in fascia.
A decidere la gara un tiro cross del terzino sinistro Erik Pieters. Nonostante innumerevoli occasioni da parte di Crouch, Arnautovic e Cissé la gara si chiuderà sull'1-0 per la gioia dei tifosi del Britannia Stadium. Alan Pardew, relegato ancora in tribuna per la famosa squalifica, ed i suoi Magpies infilano la quarta partita persa consecutiva. Ancora peggiore la statistica che li vede a secco di gol da 360 minuti (nel frattempo la difesa pensa bene di prenderne 12). Lo in casa fa invece punti dal 12 Gennaio quando il Liverpool vinse 3-5 in una delle appena due sconfitte interne dei biancorossi.
West Bromwich Albion - Tottenham 3-3
Qui le motivazioni ci sono. Il WBA quartultimo conta 5 punti sulla relegation zone. Salvezza in corso ma non del tutto conquistata. Bisogna guardarsi bene dai recuperi che il Sunderland deve giocare. Oggi l'avversario si chiama Tottenham. Spurs a -4 dalla quinta posizione che dà accesso all'Europa League contando anche una partita in più. Fortuna vuole che la Capital One Cup l'abbia vinta il City. Ergo: anche il sesto posto qualifica in EL. La Champions League rimane un'utopia con il ritmo attuale (due sconfitte nelle ultime quattro), che non sarebbe nemmeno malvagio se quelle in testa non fossero bolidi. Il WBA è invece in un buon momento e conta due vittorie ed un pareggio nelle utlime quattro partite. La maledizione vuole però che in casa la vittoria non arrivi dal primo dell'anno. Sherwood, cui panchina scotta di brutto, ripropone Harry Kane come partner di Adebayor. Dietro di loro, in fila, Lennon, Eriksen, Paulinho e Chadli, Tutti all'attacco. Nel Bromwich deve dare forfait James Morrison, rilevato da Brunt. L'altalena comincia a muoversi già al primo minuto: Vydra fa 1-0 ribattendo in rete una stramba parata corta di Lloris sul traversone di Amalfitano. Al quarto minuto Brunt ha già raddoppiato: bello il colpo al volo su cross di Steven Reid. Il Tottenham sembra sfasciarsi definitivamente quando Adebayor dal dischetto non mette dentro il 2-1. Prima del termine della prima frazione la gara si chiude con Sessgnon che firma il 3-0 approfittando di un altro cross e si riapre con Jonas Olsson che fa autogol. Il Tottenham ha speranza ma deve darsi una mossa. Sherwood cambia subito Chiriches con Fryers ma per il 3-2 deve aspettare il 70°: Harry Kane mette dentro un cross di Lennon. Partitone al The Hawthorns. I Baggies tremano: non possono non vincere una gara partita così, sopratutto quando al vittoria in casa non arirva da sette partite. Ed invece, il provvidenziale Eriksen (quinto gol nelle ultime sette partite), al 93° firma il pari molto comodamente nel bel mezzo della bolgia finale. Finirà così, un 3-3 che replica l'incredibile 3-3 sempre del WBA con il Cardiff con 3-2 di Thievy al 94° e pareggio al 95° di Daehli. Gli Spurs evitano la sconfitta fuori casa (dopo esser stati i migliori in trasferta avevano visto il proprio rendimento scendere fino a 3 sconfitte di fila) e si mettono a distanza di sicurezza il Manchester United, tre punti dietro ma con una gara ancora da giocare. Il WBA, nonostante il peso specifico della X odierna, vede riavvicinarsi i fantasmi della retrocessione: dietro fanno tutti punti ed il margine si abbassa a tre punti.
Crystal Palace - Aston Villa 1-0
Londinesi tutt'altro che salvi, Aston Villa che ha ancora qualche giornata di relax a disposizione prima di cominciare a preoccuparsi. Due vittorie consecutive per i modestissimi padroni di casa nelle utlime due gare nelle quali si contano zero gol subiti. Aston Villa nel panico: dall'oasi di metà classifica a medio-bassa classifica nel giro di tre partite perse. I Villans devono fare a meno di Benteke ma recuperano Agbonlahor che va a fare coppia con Holt. Niente Weimann, si opta per un centorcampo più folto. L'osannato Tony Pulis conferma gli XI che hanno distrutto il Cardiff con un netto 3-0: Chamakh in panchina. Anche qui finisce 1-0 ed il Palace vede la salvezza che sembrava impossibile molto vicina. Rete decisiva di Puncheon (tre degli ultimi quattro gol del Palace portano la sua firma) che ribatte in rete un suo legno. I padroni di casa non riescono ad incrementare il vantaggio nonostante le tantissime occasioni ed i multipli rigori reclamati. L'Aston Villa fortunatamente non si sveglia a chiude con 0 tiri in porta la gara. Aquile che volano in alto: addirittura +7 sulla retrocessione! Superato anche l'Aston Villa che adesso deve cominciare a darsai da fare avendo appena quattro lunghezze sulla 17° posizione.
Fulham - Norwich 1-0
Sfida salvezza con pochi eguali a Craven Cottage. Cottagers che vogliono bissare l'insperato successo con l'A.Villa e per avere sogni di redenzione. Norwich che ne ha vinte 3 e perse 8 nelle ultime 20. Alla canna del gas, i Canaries stanno preicipitando. Altro 1-0, altra partita con pochi gol. Segna la rete decisiva il ripescato Hugo Rodallega, oggi preferito al giovane Woodrow da Felix Magath, con un tiro potente. Non riesce a cambiare la sorte, il nuovo manager dei giallo-verdi Neil Adams, nonostante i tanti cambi rispetto alla gara precedente (Redmond, Fer, van Wolfswinkel). Tante le occasioni sprecate dai padroni di casa: van Wolfswinkel, Fer, Snodgrass avranno tutti modo di pentirsi ed allo stesso tempo di maledire la giornata di grazia di Stockdale. Non chiuderà la gara Dejagah ma non cambia nulla. Fulham che spiega le vele e salpa verso la permanenza in Premier: appena due i punti dalla prima posizione utile, appartentente proprio al Norwich. Si lotta e si suda. Fallisce ancora una volta il tentativo di fare punti fruoi casa il Norwich che continua a contarne appena 8 in 17 viaggi.
Southampton - Cardiff 0-1
Southampton senza obiettivi: 8° posto con ritardo di 11 punti sull'Europa League. Manca anche Jay Rodriguez, rampante e versatile attaccante inglese che salterà i Mondiali. Il Cardiff di Solskjaer invece mostra segni di ripresa dopo un periodo deprimente. La qualità è bassa ma si può sperare nella salvezza: sei i punti che separano i gallesi dalla permanenza nella massima serie inglese. Nelle ultime dieci sono stati raccolti otto punticini.I Saints hanno abbassato la guardia lì a metà graduatoria ed hanno perso due delle ultime tre gare. Sconfitte che diventeranno tre nelle ultime quattro per colpa del gol decisivo di Cala, oggi promosso titolare al fianco di Caulker in difesa al pari di Fabio, Whittinham e Bo Kyung Kim. Al St.Mary's regnava la pace con il Southampton reo però di mandare all'aria troppe chances per segnare. Così, l'eurogol di Cala, fa giustiza al detto "Gol sbagliato, gol subito". L'ingresso di un'altra punta fra i ranghi di Pochettino non cambierà nulla: sulla bilancia finale pesa molto il palo colpito deall'ex Bologna Gaston Ramirez. Il conteggio delle statistiche disegna bene la gara: 68% a 32% di possesso palla per la squadra di casa; 8 tiri in porta a 4; 3 parate a 7. Insomma, con lo stretto indispensabile il Cardiff si porta a casa la seconda vittoria esterna della stagione mentre i Saints cadono per la seconda volta nelle ultime quattro partite giocate fra le mura amiche e rimangono a secco dopo cinque gare consecutive con almeno un gol.
Sunderland - Everton 0-1
Situazioni opposte. Everton che sogna di partecpare alla prossima Champions League: il quarto posto dell'Arsenal sconfitto la scorsa giornata dista un punto appena ed i Toffees hanno una gara da recuperare. Oggi non si può sbagliare, oggi deve arrivare la settima vittoria consecutiva. Il Sunderland è forse la principale candidata a retrocedere: dopo un buon periodo intermedio, I Black Cats hanno visto l'aura di Poyet scomparire e ne hanno perse 6 delle ultime 9, quattro consecutive. Se la salvezza (-7 con due gare da recuperare) è un obiettivo bisogna cominciare a far punti oggi. Roberto Martinez lascia fuori Pienaar, Mirallas e Barkley ed opta per Naismith, Deulofeu ed Osman dietro Lukaku. Poyet invece manda in panchina Vergini, Cuellar e Bridcutt e promuove O'Shea, Colback ed un attaccante in più, Wickham. A rovinare i piani dei Black Cats ed a perfezionare la striscia impressionante dei Blue di Liverpool ci pensa un maldestro autogol di Wes Brown quando la gara sembrava stesse volgendo al termine. Vanificato il lavoro di quantità del Sunderland che era andato vicino alla rete con Borini nel primo tempo. Il cielo è sempre più grigio sulla città a Nord-Est dell'Inghilterra. I punti dalla salvezza rimangono 7, per fortuna. Chiave le due gare da recuperare. L'Everton invece non si ferma più: approfittando dell'impegno in FA Cup dell'Arsenal supera i Gunenrs e si piazza quarto (entrambe le squadre devono recuperare una gara).
Questa la classifica attuale in attesa dei recuperi e dei posticipi da giocarsi domani :