Mai nessuna squadra, che sia della Championship o di League One, e perfino League two, deve essere sottovalutata in uno scontro diretto di Carling Cup o meglio ancora della storica Fa Cup. Mai nessuno meglio del Liverpool saprà che giocare al 50% della propria attenzione un match simile, può rischiare di segnare psicologicamente l'ambiente e lo spogliatoio. Successe tre anni fa in Coppa di Lega ad Anfield. Successe che novanta minuti non bastarono per avere la meglio del "modesto" ed eroico Nothampton, allora in League Two, sotto la pioggia battente del Mersey. 2-2 dopo i supplementari, estasi infinita per i Cobblers che ai rigori eliminarono il gigante dormiente di quegli anni bui. Può capitare invece di andare fuori nella stessa competizione, in casa, con lo Swansea, 3-1, e vedere i gallesi quest'anno battere a domicilio il Manchester United, primo successo della storia all'Old Trafford. Può capitare che il Nottingham ne faccia 5 al West Ham, portando magicamente indietro la lancetta della storia, annichilendo gli Hammers e facendo scoppiare in lacrime i tifosi più piccoli, increduli e spaventati come in un brutto sogno. Può capitare di tutto e il Liverpool lo sa bene. Nel terzo turno di Fa Cup arriva ad Anfield il buon vecchio Oldham, capace di fare lo sgambetto proprio ai Reds il 27 gennaio scorso al Boundary Park. Un incubo per Gerrard e compagni, costretti a lasciare il passo dopo una partita pazzesca, persa 3-2, e mai realmente in controllo. Dopo un anno circa il fato propone una possibile rivincita. Non più Dickov in panca, ma l'allenatore più giovane del calcio inglese, lui classe '81, Lee Johnson, arrivano all'Oldham nel marzo del 2013. Eppure dopo un avvio convincente di carriera, Johnson si trova quest'anno a dover lottare per non retrocedere, 19esimo in League One, con una vittoria nelle ultime nove partite.In Fa Cup i Latics sono riusciti ad eliminare al replay sia Wolverhampton che Mansfield, segnado quattro gol nell'ultima mezz'ora di gioco, a dimostrazione dell'ottima tenuta fisica del gruppo. L'Oldham arriva ad Anfield con l'ultima vittoria contro i Reds che risale a circa un secolo fa, 2-1 in quel dicembre del 1914. All'ingresso in campo minuto di raccoglimento per la scomparsa dell'ex Liverpool e Oldham Wayne Harrison, applausi scroscianti di Anfield. Poi la parola passa al campo. Rodgers in panchina, il figlio Anton riserva degli ospiti, sono uno dei faccia a faccia più emozionali di giornata. Il tecnico nordirlandese schiera Brad Jones tra i pali, per la prima da titolare in stagione. Agger in difesa con Toure al centro, Kelly e Cissokho gli esterni. Gerrard torna dal primo minuto, occasione per Alberto e Aspas con Coutinho e Suarez in panchina per tirare il fiato.
Avvio interessante con entrambe le squadre che provano a trovare spazi sulle fasce, Cissokho da una parte, Wesolowski dall'altra, cercando passaggi utili in area di rigore. Tutto facile per le rispettive difese. Al 14' buona azione manovrata del Liverpool. La inizia Henderson, sempre più faro di centrocampo, che apparecchia per il bel cross di Cissokho che trova Moses, pallone che arriva in terra spagnola, ci prova Alberto palla a lato. L'ex Siviglia tenta nuovamente la conclusione poco dopo, questa volta respinge di pugno Oxley. Spingono sull'accelleratore i Reds che vogliono sbloccare il match. Angoli su angoli, palloni giocati con insistenza in verticale, ma l'Oldham è tatticamente ineccepibile e sa sfruttare le ripartenze. Al 35' Agger è posizionato perfettamente per intercettare un pallone pericoloso di Philliskirk che lanciava in profondità Clarke-Harris. Pericolo scampato e Reds avanti a testa bassa. Cinque minuti dopo ancora Henderson vede a destra Sterling, servendolo con un altro pallone delizioso, cross basso del jamaicano, non ci arriva Moses, esce bene in presa Oxley. A tempo quasi scaduto Alberto trova Aspas, tentativo da posizione defilata che termina lontano dallo specchio della porta. Stessa sorte in pieno recupero per il tiro di Philliskirk. Finisce la prima frazione, Anfield trema, l'Oldham no.
Nella ripresa Rodgers richiama Alberto e Moses, al loro posto Lucas e Coutinho. Serve qualcosa in più perchè cosi non si vince. Al 53' il solito pallone con il contagiri di Coutinho trova l'incornata di Gerrard che quasi fa centro di fronte la Kop. Passa un minuto e il perfetto Oldham deve cedere. Gioca con l'avversario Sterling che se ne va con una finta a destra, cross perfetto per Aspas che si coordina e batte Oxley con una voleè di destro. Primo gol dell'ex Celta Vigo. Con la Kop ad un passo il gol vale doppio. Liverpool avanti dopo quasi un'ora di gioco. Sale d'intensità la prestazione dei Reds che adesso giocano sul velluto. Aspas ancora che scheggia il palo, e Coutinho sfiorano il raddoppio nell'arco di tre minuti. Indemoniato Aspas che al 62' fa tutto bene, mette palla a terra, rientra sul destro e prova la soluzione personale. Anfield apprezza. L'Oldham però non ci sta e dopo una partita praticamente impeccabile prova a far montare la pressione chiudendo i Reds nella propia metà campo con un paio di buone conclusioni. Fa buona guardia la difesa di Rodgers. Al 74' però ci vuole il miglior Jones per evitare il tracollo quando Petrasso fa fuori in seguenza Agger e Toure, prima di tentare la conclusione. Superbo il portiere australiano. Rodgers non si fida e tre minuti dopo manda in campo il numero 7. Fuori capitan Gerrard, è il momento di Suarez. Al 79' Anfield trema, Agger è a terra dolorante. Ci prova il guerriero danese, il dolore però è troppo, Liverpool in 10 dall'80'. Un paio di giri di lancetta più tardi e i Reds trovano la forza di raddoppiare con un tiro in area di Sterling deviato in porta da Tarkowski. E' 2-0, adesso i fantasmi possono abbandonare il Mersey. All'84' è il momento di Anton Rodgers chiamato a fare la propria parte in casa del padre Brendan. Anfield è uno spettacolo, applausi al suo ingresso in campo. Succede poco o nulla nel finale di partita. Vince il Liverpool, onore delle armi ad un Oldham che con certe prestazioni non dovrebbe avere problemi ad evitare la retocessione. Le motivazioni potranno fare il resto.
A fine partite Brendan Rodgers sottolinea l'ottima attitudine degli avversari e il buon secondo tempo dei Reds:" Sono arrivati qui con grande personalità, sono una squadra giovane piena di voglia di stupire e ci sono riusciti. Nel primo tempo eravamo compassati e loro ci hanno gestito con intelligneza. Nella ripresa siamo cresciuti ma direi che la partita è stata fino alla fine in equilibrio. Complimenti a loro". Soddisfazione a fine gara anche per Sterling, sempre più pedina fondamentale nello schema tattico di Rodgers, e Asaps, al primo gol con la maglia 9 del Liverpool che con un inglese "illegale" annuisce sottolineando l'entusiasmo per la rete del vantaggio. Sponda Oldham, Lee Johnson può solo applaudire la prestazione eccezzionale dei suoi:" Abbiamo fatto un primo tempo fantastico, buon gioco, angoli, punizioni e pressione importante. Nel secondo tempo siamo stati sfortunati a subire il gol, ma la reazione mi è piaciuta, abbiamo sfiorato il pari e potevamo avere anche un rigore, credo però che i ragazzi siano stati eccezionali. Adesso recuperiamo gli infortunati e pensiamo al campionato".