Il fascino della sfida, ahìnoi, non è dei più grandi, ma è pur sempre la sfida per il tetto del mondo. Bayern Monaco-Raja Casablanca, finale del Mondiale per Club 2013, alle 20,30 a Marrakech. Indubbiamente favoriti i bavaresi, che dopo aver eliminato agevolmente il Guangzhou di Marcello Lippi in semifinale, si troveranno di fronte un avversario poco quotato, o meglio sicuramente meno de brasiliani dell'Atetico Mineiro, campione di Libertadores.
I brasiliani sono scesi in campo sottovalutando l'avversario, praticamente sconosciuto in ogni suo elemento. E Guardiola è stato chiaro: "Ho spiegato ai miei giocatori che non affrontiamo solo una squadra, bensì giochiamo contro un paese intero", ed è proprio questo il fattore da non sottovalutare. Sul piano tecnico, non c'è paragone e la superiorità dei campioni d'Europa è lapalissiana. Guardiola continua: "Ho fatto un giro a piedi per Marrakech e ho percepito un'atmosfera straordinaria. C'è grande attesa per la partita, e allo stesso tempo fiducia nel Raja".
Soffermandosi poi sulle caratteristiche dell'avversario:"Li ho visti giocare l'altra sera, hanno fatto benissimo e inoltre hanno ottime individualità. Moutaouali è l'anima del Raja, ma anche Iajour e Chatibi sono due attaccanti di alto livello". Pep non vuole sottovalutare l'avversario e, da consumato uomo di campo, conosce benissimo le insidie della sfida odierna. Di fatti, ha consegnato ai suoi un video con le caratteristiche tecniche, individuali e collettive, degli avversari. In semifinale, i bavaresi hanno superato con apparente facilità i campioni della Champions League asiatica, il Guangzhou allenato dal nostro Marcello Lippi.
Faouzi Benzarti, coach tunisino del Raja, rivela un retroscena interessante: "Ho ricevuto una telefonata del Re, che desiderava complimentarsi con me. Sicuramente, questo è il punto più alto della mia carriera". Il calcio marocchino dovrà trarre vantaggio da questa grande impresa del Raja, che, in ogni caso, il suo mondiale già lo ha vinto. Infatti, in semifinale contro l'Atletico Mineiro di Ronadinho, i marocchini hanno compiuto una vera e propria impresa, guadagnandosi a sorpresa l'accesso alla finale di stasera.
Mancano 90' minuti, e nel calcio tutto può succedere e tutto è opinabile. Guardiola, da gran signore, ha voluto specificare che quello di oggi potrebbe essere l'ultimo trofero dell'era Heycknes, il grande modellatore del super Bayern della scorsa stagione. Lo scorso anno fu il Corinthians a trionfare, battendo in finale il Chelsea di Benitez, grazie ad una rete del peruviano Guerrero nel finale. Nel 2011, invece, l'attesa sfida Neymar-Messi si era conclusa con una goleada dei catalani, vittoriosi per 4-0 sul Santos. L'ultimo trionfo italiano risale al 2010, con l'Inter di Benitez che in finale sperò gli africani del Mazembe per 3-0, con reti di Pandev, Biabiany ed Eto'o.
Come previsto, Guardiola dovrà fare a meno di Robben e Schweinsteiger, avanzando Lahm a centrocampo e schierando Rafinha da terzino destro.