Quarti di finale di Capital One Cup (una della due coppe Nazionali in Inghilterra, assieme alla leggendaria FA Cup) in scena ieri sera . Due partite da cui ci aspettava che le favorite uscissero vincitrici senza patire. Beh, se da una parte il "pronostico" si è avverato, dall'altro no.

In campo Leicester City-Manchester City e Sunderland-Chelsea, rispettivamente al King Power Stadium nell'East Midlands ed allo Stadium of Light. In caso di pareggio si va ai supplementari e poi, se necessario, ai rigori. Niente replay, niente partita di ritorno. Si termina il giorno stesso. Oggi sono in programma gli altri due quarti di finale (Stoke - M.UTD e Tottenham - W.Ham) e poi il sorteggio delle semifinali (unica partita da giocarsi nel format andata e ritorno).

Andiamo subito col piatto forte. La sorpresa della serata è l'eliminazione della corazzata Chelsea al cospetto  del fanalino di coda (in Premier) Sunderland. I Black Cats, ultimi in Campionato, stanno provando in tutti i modi a risollevare le speranze di salvezza ed hanno in Poyet un nuovo coach che qualcosa di buono l'ha fatto intravedere. I Blues veleggiano nelle prime posizioni, hanno in programma lunedì il derby-scontro diretto con i cugini dell'Arsenal a -2 e, con la qualificazione in Champions League in tasca guardano alla competizione come un impiccio o quasi.

Ecco allora in campo qualche riserva: da de Bruyne ad Eto'o (si, ragazzi, qui Eto'o è una mera riserva di F.Torres ed il ché dice tutto), da Obi Mikel ad A.Cole (ormai lontani i tempi in cui anche lui era un senatore di Mou). Dall'altra parte i biancorossi si schierano con gran parte della formazione titolare, alla ricerca di un posto in Europa con la vittoria o partecipazione in finale a questa competizione. Ci sono Giaccherini e Dossena (l'altro italiano, Borini, parte dalla panchina), c'è l'ex coppia dello UTD O'Shea-Wes Brown in mezzo, Larsson ed A.Johnson sulle ali.

Succede tutto nel secondo tempo quando all'alba Lampard è bravo a dar fastidio in mezzo all'area quando arriva il cross dalla sinistra che Cattermole decide bene e sfortunatamente di mettere nella propria porta in scivolata cercano di anticipare Frank, appunto. Al tramonto, invece, quando la girandola delle sostituzioni ha fatto il suo corso (dentro Ki e Borini per A.Johnson e Gardner da una parte; Essien, Ba e Hazard per Azpilicueta, Eto'o e Schurrle dall'altra) arriva la beffa per Mou: palla vagante in area, occasione fallita dall'attaccante statunitense Altidore, Borini da posizione defilata cerca l'improbabile piattone che però si infila. Mano a mo' di coltello ed ennesima rete entrando dalla panchina per il Pirata ex-Roma. Fino al 90° non succederà nulla. Ci si riposa un po' e poi si va ai supplementari. 20 lunghi minuti, che più che altro fungono da anticamera ai calci di rigore. Ma al 120°, proprio all'ultimo minuto, Ki riceve palla in contropiede in area, si porta la palla sul destro, mette e sedere mezza difesa londinese e batte Schwarzer. Esplosione dello Stadium. Il Sunderland approda alle semifinali dove spera di non affrontare una delle due Manchester.

Ecco, Manchester City oggi, United domani. Citizens ormai in formissima, che dopo la schiacciante vittoria per 6-3 contro l'Arsenal vengono addirittura reputati ammazza-Barça in Champions. Non basta una partita per convincere però, il City è già scivolato contro alcune piccole. Oggi questo non succede. Giusta tensione quella a Leicester dove si gioca contro la terza forza della Championship, a -3 dal QPR primo ed a -1 dal Burnley secondo. Il Leicester è squadra insidiosa che presenta Schmeichel in porta (ex-City), il nazionale polacco ex-Anderlecht Wasilewski, il prodotto della cantera Gunner Miquel e l'ex-Liverpool Konchesky in difesa; il francese Knockaert, l'ex-UTD Drinkwater e Lloyd Dyer in mezzo e due esperti come Nugent e Taylor-Fletcher davanti. Anche il City fa turnover: Hart ri-diventa titolare, Jesus Navas, Javi Garcia e Rodwell trovano finalmente spazio in trincea mentre Dzeko dà il cambio a Negredo davanti.

Il City non si fa trovare con le mani nel sacco e già al 41° è sul 2-0 grazie alle reti di Kolarov (punizione magistrale) e Dzeko (in contropiede viene genereosamente servito per il colpo di testa da Milner). Nella seconda frazione arriverà la doppietta personale per il bosniaco (piattone da fermo su secondo assist dell'inesauribile Milner) ed il gol della bandiera dei Foxes con Dyer (botta sul primo palo su assist di Konchesky). Pellegrini tuttavia torna a Manchester con una bruttissima notizia: un fino ad adesso preziosissimo Zabaleta (offensivamente incredibile e difensivamente sicuro) è uscito al 12° del primo tempo (dentro Boyata) per infortunio. Vedremo se il giocatore farà presto ritorno o costringerà l'Ingegnere ad impiegare appunto Boyata come terzino destro in Premier, dato che anche il sostituto naturale Richards ha riscontrato lo stesso problema alla coscia. Ricordiamo che anche Aguero si è appena fermato e che necessiterà un mese di stop. Insomma, si poteva fare a meno di questi infortuni.