L'inizio di campionato straordinario del Liverpool con il secondo posto in classifica e un netto miglioramento rispetto all'avvio della passata stagione, ha messo in luce l'ottimo lavoro e i progressi della squadra di Brendan Rodgers. Eppure l'ombra degli infortuni sembra non voler lasciare Melwood con i Reds costretti a rinunciare in ordine temporale prima ad Enrique, out almeno fino a metà febbraio, e poi a Daniel Sturridge fino a fine gennaio. Nonostante queste assenze, il gruppo ha risposto in maniera positiva trovando nel giovane Jon Flanagan a sinistra un'alternativa più che positiva, dimostrando una maturità non comune già nel derby con l'Everton. In attacco Suarez ha sfoggiato una forma invidiabile e una fame di gol che lo ha catapultato al primo posto nella classifica canonniere a quota 14, in sole dieci partite disputate. L'uruguayano ne ha messi a segno ben quattro nella sfida al Norwich e uno e "mezzo" contro il West Ham. Il mezzo vale per la netta deviazione di O'Brien che ha spiazzato il portiere Jaaskelainen. Fatto sta che il numero 7 arrivato ad Anfield con Dalglish, si è preso sulle spalle la squadra approfittando dell'assenza di Sturridge, ma soprattuto dell'assenza di valide alternative nel reparto offensivo. Fin qui tutto bene, ma dopo aver vinto con gli Hammers, la falce della sfortuna si è abbattuta come una mannaia sul Liverpool costretto a rinunciare per le prossime sei settimane al capitano Steven Gerrard, cuore, anima, e gamba del centrocampo di Rodgers. Uno stiramento del tendine del ginocchio che costringerà il numero 8 a fermarsi ai box fino a metà gennaio, saltando dunque gli scontri diretti in trasferta con Tottenham, Manchester City e Chelsea. Se l'infortunio di Gerrard ha complicato i piani dei Reds di rincorrere la zona Champions, suona come un triste accanimento quello a Jordan Henderson, fuori due settimane, dopo il brutto intervento di Nolan nei minuti finali con il West Ham. L'ex Sunderland ha saputo con prestazione di sostanza e corsa, conquistarsi il posto da titolare, scalando le gerarchie e strappando partita dopo partita gli applausi di Anfield e della "Travelling Kop".
A questo punto la situazione pare disastrosa. Rodgers sarà costretto a giocare con appena due giocatori di ruolo per almeno due partite. Lucas e Joe Allen arrivano da momenti piuttosto controversi, con il brasiliano out nelle ultime due uscite per alcune prestazioni non perfette. Il gallese, arrivato dallo Swansea due estati fa, è ancora alal ricerca di continuità, che senz'altro non mancherà di ottenere nei prossimi due mesi. Il dubbio però sorge spontaneo sull'affidabilità e sulla reistenza mentale di un ragazzo ombra di se stesso e del suo ottimo passato in Galles. Le alternative latitano, perchè Luis Alberto, nonostante le ottime qualità tecniche, è ancora giovane per sopportare il peso di tre big match ravvicinati. Allora le ipotesi possono solo vociferarsi. Arretrare Coutinho sulla linea di metà campo potrebbe limitare gran parte del suo gioco e delle sue transizioni, vitali per provare a scardinare le difese avversarie. Agger avanzato sulla linea dei tre con Lucas e Allen, non pare garantire troppe sicurezze. Sterling, positivo nell'ultima settimana, dovrà darsi maggiormente da fare in fase di copertura, Moses potrebbe tornare nello scacchiere tattico di Rodgers con compiti nuovi ma che le potenzialità fisiche potrebbeo permettergli di portare a termine in maniera soddisfacente. Ipotesi, ipotesi e ancora ipotesi, che verranno rivelate solo domenica pomeriggio quando si andrà in scena al White Hart Lane con gli Spurs.
Con il mercato invernale alle porte quindi, si inizia a vociferare di eventuali obiettvi di mercato per la metà campo. Sul taccuino di Rodgers è finito Granit Xhaka centrocampista classe'92 del Borussia Moenchengladbach. Il nazionale svizzero, sinistro naturale ha colpito l'attenzione degli scout del Liverpool per la grande forza e l'intensità delle sue prestazioni, non un giocatore con il vizio del gol, ma con piedi educati e capaci di crescere e gestire il centrocampo. Valore di mercato intorno agli 8 milioni di euro. Occhio anche al francese Yann M'Vila, 23 anni, altro centrocampista che gioca in Russia con il Rubin Kazan, ma cresciuto nel Rennes dopve totalizza 150 presenze e 4 gol. Nel freddo di Kazan l'amore non è mai esploso e il nazionale transalpino lascerebbe volentieri la Russia per sbarcare ad Anfield. Inoltre le speculazioni sul suo possibile arrivo a gennaio sono state alimentate dalla sua grande amicizia con Sakho e dalla presenza nel settore ospiti nel derby del Goodison con l'Everton. Un pomeriggio passato tra i tifosi del Liverpool e un ritorno "arrivederci" con la maglia di Gerrard, suo idolo da sempre. Anche M'Vila, brevilineo ma potente, è bravo in fase di rottura e agisce bene davanti alla difesa, garantendo corsa e dinamismo. Gennaio però è lontano ancora cinque partite in cui bisognerà far punti per mantenere le prime quattro posizioni. Rodgers lo sa e qualche magata dalle parti di Melwood saprà sopperire alle pesanti assenze.