Lo Shakthar Donetsk di Mircea Lucescu strapazza la Real Sociedad di Jacoba Arrasate alla “Donbas Arena” e si guadagna una fiche per la qualificazione agli ottavi di Champions League da giocare contro il Manchester United all’"Old Trafford”, il prossimo 10 dicembre, nell’ultima giornata del girone A.

Per effetto del rotondo 4-0 inflitto ai baschi, infatti, gli ucraini sono adesso secondi con 8 punti, tre in meno dello United capolista e già qualificato e uno in più del Bayer Leverkusen, travolto in casa dallo United (0-5). La Real Sociedad, invece, giace mestamente in fondo al gruppo con un solo punto in cinque gare e deve dire addio per quest’anno all’Europa, essendo per essa irrangiungibile anche il terzo posto. La squadra di Lucescu è chiamata all’impresa in casa di Giggs e compagni, un pari basterebbe solo in caso di mancata vittoria del Bayer a San Sebastian.

Per rimanere in corsa per gli ottavi e puntare al terzo accesso nella top 16 nelle ultime quattro stagioni, è stata comunque fondamentale la vittoria di stasera, soprattutto per la padronanza mostrata nel gioco e nelle situazioni difensive a fronte di un avversario chiamato al tutto per tutto ma mai in gara.

Sostanziale equilibrio fino alla mezz’ora, quando gli ucraini cominciano a premere con maggior intensità e in pochi minuti prima sfiorano il vantaggio con una punizione quasi perfetta di Srna, stampatasi sulla traversa, poi lo trovano con un guizzo di Luiz Adriano, inseritosi ottimamente su un traversone basso all’altezza dell’area piccola di Douglas Costa. Quest’ultimo chiama Bravo all’intervento per evitare il raddoppio, nel finale di frazione dà timidi segnali di vita la Real Sociedad, vicina al pari con un tocco di Inigo Martinez su tiro-cross di Griezmann.

Potrebbe essere il preludio ad una ripresa di tono più alto da parte dei baschi, ma è un fuoco di paglia. Inigo Martinez sbaglia un retropassaggio di testa e serve Alex Teixeira, l’ex Vasco da Gama controlla in corsa, elude con uno sprint il diretto avversario e non sbaglia davanti a Bravo. Il tema tattico della partita si delinea chiaramente, con la Real Sociedad proiettata in avanti e lo Shakthar in attesa per lanciare i suoi “piccoli” in contropiede.

Griezmann prova a suonare la carica per i suoi (tiro al volo su sponda di Vela deviato da Pyatov sul palo), ma la Real Sociedad non trova continuità, messa al tappeto da uno stupendo mancino di prima all’incrocio di Douglas Costa, servito da Alex Teixeira, per il 3-0. Segue la girandola di cambi in massa: Lucescu concede il meritato riposo a Bernard, Alex Teixeira e Luiz Adriano, mentre Arrasate, dopo aver inserito Ros al posto di uno spento (come del resto molti suoi compagni) Ruben Pardo, cerca almeno la scintilla del gol della bandiera con Agirretxe e Seferovic per Vela e Griezmann, l’ultimo ad arrendersi. Per i baschi Xabi Prieto va vicino all'1-3 con una spizzata di testa su punizione, poi a tre minuti dal 90’ Douglas Costa sigla la doppietta personale insaccando indisturbato di testa su cross di Taison.

La Real Sociedad, già con un piede e mezzo fuori dalla Champions prima di questa partita, esce da Donetsk con uno 0-4 che certifica la fallimentare esperienza dei baschi nella massima competizione europea, guadagnata dopo lo splendido campionato della passata stagione e il colpo ai playoff contro il Lione. La squadra di Arrasate non può avere molto da recriminare specie dopo la prova incolore di stasera: Xabi Prieto e compagni, pur adottando un atteggiamento logicamente improntato alla prudenza, non sono mai riusciti ad indirizzare la direzione della contesa. Rimane adesso il fronte del campionato per rimettersi definitivamente in sesto dopo le ultime due vittorie di fila e registrare un'altra stagione di crescita.

Nella conferenza stampa della vigilia Mircea Lucescu aveva confidato in un aiuto della buona sorte per la sfida di stasera, ma alla luce di quanto accaduto posteriormente si è trattato di una richiesta superflua. Il suo Shakthar a trazione anteriore carioca ha interpretato il match con sagacia e temperamento europei, sbloccando con merito dopo la mezz'ora e spolverando il dinamismo e la tecnica dei suoi avanti nelle ripartenze in contropiede. Le proporzioni del risultato sono state sicuramente agevolate dallo sbilanciamento in avanti e dalle scarse pretese di una Real ormai fuori dai giochi, ma per intensità e lettura tattica rispecchiano appieno quanto espresso in campo.