La nazionale spagnola ha battuto di misura (2-1) la selezione di Guinea Equatoriale, una partita che ha generato molte polemiche alla vigilia e sul campo è risultata molto poco interessante. Per le migliaia di guineani riuniti dentro e fuori dallo stadio è stata comunque una serata indimenticabile. Non solo hanno potuto vedere all’opera i campioni del mondo, ma hanno anche festeggiato un gol, quello di Jimmy, che ha mandato in delirio il piccolo stadio di Malabo e ha dato il momentaneo 1-1 alla Guinea.
La partita è servita a Del Bosque per mettere alla prova le riserve e le risposte che sono arrivate sono contradditorie: Juanfran, Koke, Alberto Moreno e Bartra (all’esordio) erano i meno esperti in una formazione senza Iniesta (entrato al 55’) e con Reina in porta. Su un campo in cattive condizioni la nazionale spagnola ha faticato a creare occasioni ed è pàssata in vantaggio solo grazie a un macroscopico errore del portiere su un cross innocuo di Mata. Cazorla approfittava dell’uscita sbagliata e depositava in rete.
La Guinea, allenata da Andoni Goicoetxea, ex giocatore dell’Athletic e della Roja, ha fatto comunque bella figura e ha preso molto sul serio l’impegno: qualche fallo di troppo nel primo tempo ha avuto come conseguenza l’uscita di Xabi Alonso dopo un’entrata poco amichevole. Del Bosque ha tranquillizzato i tifosi del Real Madrid subito dopo il match: “È solo una botta”.
Il gol decisivo lo ha segnato Juanfran dopo una bella combinazione con Navas, e il secondo tempo è servito a far entrare le stelle Iniesta, Sergio Ramos e Villa. Un modo per far felice questa gente che per la prima volta ha potuto veder giocare una squadra di questo livello.L’arbitro annullava in giustamente un gol a Llorente dopo una bella azione e un fantastico passaggio di Villa per Iniesta, e i giuneani tenevano il campo senza timore fino al 90’, portando a casa un’onorevole sconfitta e la soddisfazione di aver segnato un gol.
Molto si è detto nei giorni precedenti la partita sull’opportunità di giocare in uno stato dittatoriale. Il presidente Obiang, denunciato più volte da Amnesty International per violazione dei diritti umani, non si è fatto vedere allo stadio e la spedizione spagnola non ha avuto nessun tipo di contatto con lui.
Ora la nazionale spagnola raggiungerà Johannesburg, dove martedì affronterà il Sudafrica nello stadio in cui si laureò campione del mondo nel 2010.