"Tornerò ad allenare in Inghilterra": Parola di Paolo Di Canio. L'ex bandiera della Lazio ha mostrato la propria determinazione nel tornare ad allenare in Inghilterra nonostante il recente esonero dal Sunderland in questa stagione: "L'esonero mi ha reso più forte - ha dichiarato il tecnico italiano a Sky Sports -. Io sono il peggior critico di me stesso. Ciò che non mi uccide mi rende più forte, adesso sono un manager migliore di prima, molto migliore". Per Di Canio dunque, spirito sempre al limite e grinta da vendere, vale la regola scritta da Nietzsche secondo la quale quello che non uccide rende più forti.



Inoltre Di Canio stuzzicato da O'Neill per la sua gestione del Sunderland, ci va giù pesante contro l'attuale commissario tecnico dell'Irlanda: "Non so se conosce il significato della parola 'ciarlatano' ma forse posso insegnarglielo io anche se non sono inglese. Rispetto la sua opinione, ma il fatto che parli dopo sei mesi la dice lunga sul suo livello - commenta a Sky Sports News - Un ciarlatano è un allenatore che spende 40 milioni di sterline per essere fra i primi dieci salvo poi finire in zona retrocessione". Di Canio parla a ruota libera e si concentra sulla preparazione atletica portata avanti da O'Neill, il suo predecessore nel Sunderland. Niente marcia indietro sulle dichiarazione che hanno dato il via alla contesa verbale. "Alcuni si lamentavano di avere dei crampi quando guidavano la macchina, tre calciatori si sono infortunati al polpaccio dopo aver giocato 20 minuti e sei giocatori diversi con problemi fisici è un dato che dimostra che non erano preparati adeguatamente".



Per onor di cronaca, vediamo nel dettaglio come è nata questa polemica tra Di Canio e O'Neill. In occasione della prima conferenza stampa come nuovo commissario tecnico dell'Irlanda, O'Neill aveva replicato duramente ai giudizi critici espressi da Di Canio sull'operato del suo predecessore. "Paolo non ha fatto altro che tirare fuori scuse di settimana in settimana. Mi ha fatto quasi sorridere: basta vedere come giocava il mio Aston Villa, se c"è una cosa di cui sono sempre andato fiero è stata la condizione fisica delle mie squadre. Di Canio è un ciarlatano come allenatore".

Di Canio, ricordiamo, era subentrato a O'Neill lo scorso marzo riuscendo poi a salvare la squadra nelle ultime giornate. Ma non aveva mancato di accusare il suo predecessore di avergli lasciato una squadra a corto di condizione fisico-atletica. In estate poi Di Canio aveva rivoluzionato la rosa, portando allo Stadium of Light 12 nuovi volti tra i quali Emiliano Giaccherini, ma a settembre fu esonerato, lasciando con un bilancio di sole tre vittorie in 13 gare. "La cosa curiosa è che, al suo debutto contro il Chelsea, aveva detto che la squadra non era in forma - aveva concluso O'Neill - Ma la settimana dopo, quando ha vinto col Newcastle, nessuno ha più parlato della condizione fisica. Due settimane più tardi quando il Sunderland è stato travolto dall"Aston Villa Di Canio non ha saputo cosa rispondere alla domanda sulla condizione fisica". L'ultima stoccata di O'Neill nei confronti di Di Canio è dedicata all'epilogo dell'avventura dell'italiano sulla panchina del Sunderland: "Quando ha pareggiato all"ultimo minuto col Southampton, gli hanno chiesto della condizione atletica della squadra e Paolo ha risposto che la squadra non doveva essere in forma per quella partita ma per l"inverno. E a quel punto non puoi che sorridere". Da qui, le dure dichiarazioni di Di Canio.