I grandi campioni si vedono nelle grandi occasioni ed anche oggi è stato così. È bastato un acuto di Ronaldo ad indirizzare la qualificazione mondiale verso il Portogallo in una partita che sembrava ormai destinata a chiudersi a reti bianche. Cristiano Ronaldo oggi non ha brillato particolarmente ma quando il tempo cominciava a stringere ha preso in mano la squadra e l’ha portata al successo sfiorando anche il raddoppio. Il Portogallo si presenterà a Stoccolma martedì prossimo con 2 risultati su 3 a favore per qualificarsi.
La partita
All’Estadio da Luz si gioca la gara d’andata dello spareggio mondiale tra Portogallo e Svezia. Il Portogallo arriva allo spareggio dopo un secondo posto poco esaltante alle spalle della Russia di Capello. Bento schiera il 4-3-3 classico con Helder Postiga preferito a Hugo Almeida per completare l’attacco formato da Cristiano Ronaldo e Nani; Coentrao nonostante i gravi problemi ai denti e i pochi allenamenti disputati è disponibile e parte dal 1’.
La Svezia si presenta allo spareggio dopo un sofferto secondo posto alle spalle dell’imprendibile Germania e sogna l’impresa a Lisbona per giocarsela al meglio fra le mura amiche. Hamren sceglie il più classico dei 4-2-2 scegliendo Elmander come punta da affiancare a Ibrahimovic; confermatissimo Lustig come quarto di difesa.
Suonano le note degli inni nazionali, da brivido è l’atmosfera a Lisbona, la tensione sale a mille ancor prima che l’arbitro Rizzoli dia il via alla gara. Le squadre sentono la pressione del match e sono divise tra la voglia di arrivare in Brasile e la paura di non andarci.
La gara comincia col Portogallo subito in avanti che prova a sfruttare la corsia di destra dove il terzino svedese Olsson non è perfetto nelle chiusure e Joao Pereira trova campo per arrivare sul fondo e mettere i palloni in mezzo. Tuttavia i cross di quest’ultimo sono comodamente respinti dalla fisicissima coppia difensiva formata da Antonsson e Nilsson che ha poche difficoltà a contrastare i 180 centimetri di Helder Postiga. Lo squillo del Portogallo arriva dopo 5’ quando i lusitani sembrano avere il controllo del match: verticalizzazione invitante di Meireles per Moutinho con quest’ultimo che si scioglie davanti a Isaksson e calcia malamente a lato da pochi metri.
Dall’altra parte c’è una Svezia che sa aspettare l’avversario senza schiacciarsi nella propria area di rigore e punta sulle ripartenze sfruttando la velocità di Kacaniklic e il fisico di Elmander. È proprio Elmander ad avere la prima grande occasione per la Svezia quando al 6’ in spaccata corregge verso la porta un cross invitante di Lustig.
Il Portogallo poi prova a reagire e a gestire la partita ma non trova gli spiragli giusti ed è poco presente sotto porta. Al contrario la Svezia è pericolosa ogni volta che scende e sfiora addirittura il vantaggio con Larsson che costringe Rui Patricio agli straordinari. Il primo tempo dei due giocatori più attesi, Ronaldo e Ibrahimovic è impalpabile: il primo si accende solo a tratti ma non riesce mai a puntare la porta; il secondo lascia il lavoro sporco ad Elmander e gioca pochissimi palloni. I minuti finali del primo tempo non regalano grosse sorprese e il primo tempo si conclude sullo 0-0.
La ripresa vede scendere in campo tutt’altro Portogallo ma soprattutto un Cristiano Ronaldo deciso a trascinare i suoi compagni verso il successo. La Svezia accusa un po’ di stanchezza e perde completamente il controllo degli esterni. Ibrahimovic continua ad essere un fantasma e gli scandinavi finiscono per rintanarsi nella propria area di rigore. Il Portogallo prova a sfruttare questa situazione e si insedia stabilmente nella metà campo avversaria riuscendo finalmente a far brillare anche i talenti di Nani e Moutinho che fin lì erano solo allegri spettatori della partita. Il migliore degli uomini di Bento è Fabio Coentrao, instancabile corridore sull’out di sinistra e pericolo numero 1 sugli esterni. Le occasioni della ripresa sono tutte portoghesi: Nani ci prova ripetutamente sia da fuori che da dentro l’area ma non riesce mai a preoccupare realmente Isaksson; ci prova anche Meireles in più occasioni ma senza fortuna.
La partita sembra bloccata e destinata a terminare in parità. Per sbloccarla serve l’acuto di un fuoriclasse e solo Ronaldo può sbrogliare questa situazione. Servono giusto un paio di dribbling per riprendere fiducia e soprattutto la calma. A poco meno di 10’ dalla fine ecco la svolta: cross preciso di Veloso e dal nulla sbuca la testa di Ronaldo che anticipa tutti e batte Isaksson. Lo stadio esplode ed il pubblico portoghese sente il profumo di vittoria.
Bastano solo 2’ e Ronaldo prova a ripetersi: cross di Hugo Almeida e ancora CR7 vola più in alto di tutti ma questa volta tra lui e il gol si oppone la traversa che respinge il pallone e nega il colpo del KO al Portogallo. Poco importa, dopo 3’ di recupero Rizzoli fischia la fine e decreta il successo portoghese. L’1-0 finale è un isultato pesantissimo in vista della gara di ritorno in cui anche un pareggio consentirebbe al portogallo di partire per il Brasile il prossimo giugno. C’è ancora da giocare però la gara di ritorno nel gelo di Stoccolma; per ora solo il freddo sembra poter complicare il cammino del Portogallo verso il Mondiale.