È racchiuso in quattro giorni e 180 minuti il destino di Ucraina e Francia: al Mondiale in Brasile c'è posto soltanto per una e nessuno vuole mancare all'appuntamento con la storia. La Francia è una veterana della Coppa del Mondo, avendovi preso parte tredici volte su diciannove edizioni, con un successo nel 1998 quando il circus mondiale fece tappa proprio da lei. L'Ucraina, pur essendo una nazione giovane, vanta già una partecipazione a Germania 2006 quando giunse fino ai quarti di finale, eliminata dall'Italia che si sarebbe poi laureata campione del mondo proprio ai danni dei francesi. Benché il sorteggio avrebbe potuto essere più complicato, i Bleus sanno che non possono sottovalutare un avversario ostico come gli ucraini, tenendo conto anche del loro scarso feeling con le partite di spareggio. A sostenere la squadra sono attesi 2.000 tifosi: una parte è costituita da francesi che vivono in Ucraina, il resto invece sarà formato da chi affronterà il lungo viaggio da Parigi.
QUI FRANCIA - Dopo lo spavento di quattro anni fa, quando le mani di Henry regalarono alla Francia una qualificazione immeritata ai danni dell'Irlanda del Trap, il ct Didier Deschamps predica assoluta concentrazione. Il cammino di qualificazione della Francia è stato piuttosto incostante: dopo un buon inizio nel 2012, con tre vittorie e un ottimo pareggio in casa della Spagna, i Bleus sono incappati in una parentesi negativa che li ha visti stabilire il record di minuti senza segnare nemmeno un gol. La Spagna è potuta così scappare via e i transalpini si sono dovuti accontentare del secondo posto, anche grazie alla mancanza di una vera alternativa che potesse metterla in difficoltà (Finlandia, Bielorussia e Georgia non erano certamente squadre in grado di puntare a questo traguardo).
La tensione nel paese è abbastanza palpabile: proprio in questi giorni ricorre il ventennale della disfatta contro la Bulgaria che eliminò i francesi proprio in una gara dei play off, estromettendoli dal Mondiale negli Stati Uniti. Quella è l'ultima volta che la Francia non ha preso parte alla Coppa del Mondo: da lì partì il ciclo vincente della génération d'or che vide i Bleus aggiudicarsi l'edizione casalinga del 1998 e il Campionato europeo del 2000. Deschamps di quella Francia era il capitano, mentre oggi si trova dall'altra parte della barricata, a fronteggiare le critiche di chi non lo ritiene adatto a guidare la nazionale. L'obiettivo di DD è ottenere la conferma, in modo da poter condurre la squadra all'Europeo che ospiterà nel 2016: in quest'ottica battere l'Ucraina certamente non basterà, però potrebbe trattarsi di un primo tassello importante.
Sulla formazione sono al vaglio due ipotesi. La prima è ritornare al tradizionale 4-4-2, un modulo però che non ha dato sufficienti garanzie al tecnico di Bayonne. La seconda è riproporre il 4-2-3-1 dell'ultima partita del girone contro la Finlandia. Lloris tornerà a difendere i pali dopo lo spaventoso infortunio subito contro il Tottenham. Davanti a lui la linea di quattro difensori potrebbe presentare importanti novità: considerando lo scarso momento di forma di Abidal, in difficoltà con il suo Monaco, DD potrebbe scegliere di cambiare il partner centrale di Koscielny, affidandosi a Sakho oppure a Varane.
Sulle fasce favoriti Evra e Sagna, ma non è da escludere la presenza dal primo minuto di Debuchy che negli ultimi impegni con i Bleus ha fatto molto bene: la principale controindicazione è rappresentata dalla sua inesperienza, una possibile arma a doppio taglio in una partita così cruciale. A centrocampo la coppia centrale dovrebbe essere formata da Matuidi e Pogba, anche se in amichevole contro l'Australia non aveva deluso Cabaye. Il resto del reparto dipenderà dal modulo scelto: se 4-4-2 favoriti Ribéry e Valbuena come esterni, ma il giocatore del Marsiglia non sta passando un momento brillante. In caso di 4-2-3-1, ai due si aggiungerebbe Nasri che da trequartista si trova nella posizione a lui più congeniale. In attacco fiducia a Giroud, con Rémy che scalpita per una maglia da titolare: le sue ottime prestazioni con il Newcastle potrebbero indurre Deschamps a puntare su di lui.
QUI UCRAINA - Il sogno del secondo Mondiale anima la vigilia della nazionale di Fomenko, subentrato in corsa a Blokhin. Il suo arrivo ha letteralmente dato una scossa alla nazionale nata dalle ceneri dell'Unione Sovietica, capace di chiudere il girone di qualificazione alle spalle dell'Inghilterra. Il fattore che induce a tenere in alta considerazione la formazione ucraina è la difesa che ha subito appena 4 gol in tutte le partite del raggruppamento. Il bilancio delle qualificazioni con Fomenko in panchina parla di sei vittorie e un pareggio contro gli inglesi, compresa una serie di cinque partite senza gol al passivo. Una squadra costruita in casa che poggia sul blocco Dinamo Kiev-Shakhtar Donetsk-Dnipro, con il solo capitano Tymoshchuk a non giocare in patria (milita nello Zenit in Russia).
Il modulo anti Francia dovrebbe essere il 4-4-2. Davanti a Pyatov i centrali Kucher e Mandzyuk, terzini Shevchuk e Fedetsky. A centrocampo Tymoshchuk e Rotan agiranno da centrali, con Gusyiev e Konoplyanka probabili esterni. La coppia d'attacco sarà formata da Yarmolenko e Devic (16 gol in due nelle qualificazioni).