Mourinho ha messo una pietra su le recenti polemiche con Cristiano Ronaldo: "E' normale che tra un allenatore ed un giocatore possano esserci delle divergenze".

E' considerato uno dei migliori giocatori al mondo, forse l'unico fenomeno realmente in grado di contrastare lo strapotere di Messi. Cristiano Ronaldo anche in questa stagione sta trascinando il Real Madrid ed i suoi numeri sono assolutamente straordinari. L'asso lusitano non ha pagato il cambio in panchina deciso dal club merengue e con Ancelotti si sta confermando sui livelli super ai quali aveva abituato sotto la guida di Josè Mourinho.

Proprio con il tecnico oggi al Chelsea, Cristiano Ronaldo negli scorsi mesi ha avuto un acceso scambio di vedute ed ha polemizzato in più di un'occasione ma lo Special One, intervistato da France Football, ha spiegato: "E' normale che tra un allenatore ed un giocatore possano esserci delle divergenze, io con lui però non ho nessun tipo di problema". CR7 è tra i grandi favoriti nella corsa al Pallone d'Oro: "Per me allenare Cristiano Ronaldo ha rappresentato una delle migliori cose che mi siano capitate in carriera, è stato il massimo. E' un grande professionista, il migliore che io abbia mai allenato".

Ma se da una parte scoppia la pace, dall'altra scoppia la guerra. Questo è Josè Mourinho. Prendere o lasciare. I giornali inglesi rivelano con due giorni di ritardo alcuni retroscena dell'immediato post partita di Chelsea-West Bromwich Albion, gara giocata sabato e terminata 2-2 grazie ad un contestato rigore nel recupero di Hazard. Lo Special One e il difensore svedese Jonas Olsson si sarebbero beccati pesantemente nel tunnel verso lo spogliatoio, venendo a contatto e scatenando una rissa. Olsson avrebbe mandato a quel paese Mourinho, causando la reazione dell'ex allenatore dell'Inter che lo avrebbe apostrofato con un termine singolare: "Mickey Mouse player", giocatore da Topolino, il curioso insulto rivolto dallo Special One al centrale svedese. Il portoghese avrebbe definito il difensore con l'espressione gergale solitamente riferita a un qualcosa di amatoriale, al di sotto di uno standard di eccellenza. In sostanza, Olsson (secondo lo Special One) sarebbe un giocatore che non vale nulla.

La tensione tra i due avrebbe scatenato il caos, con ben 20 giocatori coinvolti nella rissa: le discussioni sarebbero proseguite anche mezz'ora dopo la fine dell'incontro, quando i due si sono incrociati nuovamente all'uscita dagli spogliatoi. Nelle dichiarazioni del dopo gara Mourinho non ha voluto ammettere l'errore arbitrale, provocando anche la rabbia del tecnico del Wba Steve Clarke, suo amico nonché viceallenatore nella prima avventura a Stamford Bridge. Nella conferenza stampa post partita del tecnico portoghese infatti era apparso sicurissimo: "Non c'è dubbio, era calcio di rigore. Allo stesso tempo, non ho alcun dubbio sul fatto che il secondo gol del WBA sia viziato da un grande errore dell'arbitro: se c'è qualcuno che avrebbe ragione per essere arrabbiato non è il WBA, che rimane un team da metà classifica che dovrebbe giudicare come eccellente ogni punto guadagnato".

Solo dopo il tempestivo intervento di alcuni membri della sicurezza la situazione è tornata sotto controllo. Ed al momento di salire sui rispettivi autubus è arrivato anche il chiarimento tra l'allenatore dei 'Blues' e il giocatore svedese. Insomma, lo Special One continua a far parlare di sé anche fuori dal campo. Non ci resta che attendere il prossimo episodio.