Il calcio, si sa, è prima di tutto un gioco di squadra. I trofei individuali valgono relativamente, ciò che conta sono le coppe che ogni capitano alza alla fine di un torneo. Ma c’è un sogno che culla le infanzie di ogni giocatore: vincere il Pallone d’Oro. La storia di questo prestigioso trofeo ha origine nel 1956, quando la rivista francese France Football ha assegnato a Stanley Matthews il primo “Ballon d’Or” di sempre. Da lì, anno dopo anno, il giocatore più forte al mondo ottiene questo prezioso riconoscimento. Nel 2010 il premio di France Football si unisce al Fifa World Player of the Year, dando vita al Fifa Ballon d’Or. Fin qui, le tre edizioni hanno celebrato un unico giocatore: Leo Messi. Oggi la Fifa ha diramato la rosa dei 23 candidati al titolo 2013 e la caccia a Messi è appena iniziata.

Tra i 23 nomi non ci sono particolari sorprese. Troviamo i soliti noti, da Messi a Cristiano Ronaldo, passando per il duo spagnolo Iniesta - Xavi. Nelle scorse edizioni l’assegnazione del premio non ha mai convolto giocatori al di fuori di questi nomi, diventando una questione aperta tra Barça e Real Madrid. La vittoria del Pallone d’Oro spesso passa attraverso la vittoria di coppe con i rispettivi club o con la propria nazionale. In Europa è stato l’anno delle tedesche: la finale di Bundes League, pardon, di Champions League tra Bayern e Borussia vale a sette giocatori la presenza nell’élite del calcio mondiale. Troviamo il capitano dei bavaresi Lahm, il portierone Neuer (unico portiere presente nei 23), il centrocampista Schweinsteiger e il triangolo magico del Bayern formato da Ribéry, Robben e Müller. Presente anche il polacco Lewandowski, che ha trascinato il Borussia in finale ed è prossimo al matrimonio proprio con il Bayern. Spetterà alla giuria ora scegliere se premiare finalmente il calcio tedesco o ripiegare nuovamente su un giocatore della Liga.

E l’Italia? L’Italia non vince l’ambito premio dal 2006, quando Cannavaro prima alzò al cielo di Berlino la Coppa del Mondo e poi si prese anche il Pallone d’Oro davanti al compagno di nazionale Gigi Buffon. Oggi l’unico italiano inserito nel team è lo juventino Andrea Pirlo, vincitore con la Juve con in Serie A e autore di una buona prova anche in Confederations Cup. Nonostante il gol capolavoro al Maracanã, nel giorno della sua 100° presenza in Azzurro, le speranze per il bresciano sono ridotte a un soffio. Per tornare a vincere bisogna tornare in alto nelle Coppe Europee e i quarti di finale raggiunti dalla Juve sono troppo poco per convincere la commissione chiamata al voto.

La Confederations Cup in Brasile ha sicuramente evidenziato il talento del brasiliano 2.0 Neymar, fenomeno indiscusso sul web, ma ancora troppo acerbo per un titolo di questa caratura. Direttamente dal pre-mondiale brasiliano sono presenti anche il capitano verdeoro Thiago Silva e gli uruguaiani Cavani –scappato quest’estate dall’Italia – e Suárez. Quest’ultimo è uno dei 5 giocatori di Premier League in lotta per il premio. Si trovano nell’elenco l’ivoriano del City Yaya Touré, il belga dei Blues Hazard, la punta dei Red Devils Van Persie e l’ultimo arrivato in casa Gunners, Mesut Özil. Presente d’obbligo anche Mr. 100 milioni Gareth Bale, che la Premier League l’ha lasciata quest’estate per accasarsi al Real Madrid. Un altro pezzo da novanta, costato all’incirca la metà del gallese, è presente nella top 23 della Fifa. Si tratta di El Tigre Radamel Falcao, che assieme al mago Zlatan Ibrahimovic e ai sopracitati Cavani e Thiago Silva, compone lo schieramento dei giocatori della Ligue1.

Alla luce di queste nominations, la Serie A è presente con il solo Pirlo, mentre fa la voce grossa la Bundesliga con 7 giocatori. Segue la Liga con 6 candidature, la Premier League con 5 nomi e la Ligue 1 con 4 protagonisti. Va meglio tra i candidati al premio Fifa World Coach of the Year. Due nomi su dieci sono legati al bel paese: il tecnico della Juve Antonio Conte e il pluripremiato Carletto Ancelotti, approdato quest’estate alla corte di Florentino Perez. Presente anche Rafa -Raffaè- Benitez, coach del Napoli. C’è lo Special One Josè Mourinho e il veterano dell’Arsenal Arsène Wenger. Candidatura meritatissima per Sua Maestà Sir Alex Ferguson, che se la vedrà con il giovane Klopp, il vincente Heynckes e i due CT Scolari e Del Bosque.

A dicembre verranno svelati i nomi dei tre finalisti, mentre dovremmo aspettare il 13 gennaio per sapere se Messi sarà rieletto miglior giocatore al mondo o se il calcio avrà finalmente trovato un degno erede al trono.