Balotelli continua a tenere banco nella vigilia di Italia – Armenia, e anche una senatrice è intervenuta nel dibattito in un giorno simbolico per i territori infestati dalla camorra. La nazionale si è allenata oggi a Quarto, uno dei comuni a piú alta concentrazione criminalee il cui consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazione mafiosa. Il campo su cui gli azzurri stanno preparando il match (ininfluente ai fini della qualificazione ai Mondiali) è stato ricavato da una societá sportiva sequestrata anni fa alla camorra. La FIGC aveva pensato a questa soluzione per far sentire la vicinanza della nazionale a chi vive in zone con enormi problemi di legalitá.
"Un viaggio solidale", lo definisce La Repubblica, a cui Balotelli evidentemente non fa piacere partecipare. L’attaccante del Milan ha usato Twitter per dire a tutti che “non sono un simbolo anti-camorra, sono qui solo per giocare”, e in questo contesto la sua affermazione ha fatto molto rumore. La senatrice del PD Rosaria Capacchione, ex giornalista e sotto scorta per il suo impegno anti-mafia, ha commentato cosí. “Balotelli è un imbecille. Nel migliore dei casi un bambino viziato e capriccioso, con un sacco di soldi e che vive in un ambiente in cui è difficile distinguere tra il bene e il male”.
Un siluro che si accompagna al giudizio di Don Manganiello, un prete impegnato in queste zone difficili. “Mi chiedo se Balotelli abbia ancora diritto ad essere convocato in nazionale. Credo che i responsabili farebbero bene a prendere iniziative disciplinari a tempo indeterminato, perché vogliamo che chi gioca con la maglia dell’Italia abbia le idee chiare su questo punto”.
La palla passa adesso a Prandelli, che probabilmente cercherá di difendere il suo giocatore ricordandogli che deve maturare, come è sempre successo dopo una balotellata. Intanto il ct ha ricevuto i ringraziamenti del sindaco e del prefetto, incontrando anche l’allenatore della squadra locale. A Quarto la nazionale ha fatto la sua parte nella lotta alla camorra, verrebbe da dire. “Ringrazio Abete, Valentini e Prandelli, hanno mantenuto una promessa difficile, portando la Nazionale in un campetto di periferia" ha detto il pm Antonello Ardituro.