Derby di Londra a pranzo fra Chelsea e Tottenham per il 7° turno di Premier League. Villas-Boas e Mourinho si sfidano per la prima volta dopo aver intrapreso strade diverse. L'allievo contro il maestro. In conferenza si sono beccati. "Il mio rapporto con Mou si è chiuso. Era un rapporto di lavoro" le parole del giovane. "Sono questioni che non vanno discusse qui" quelle del maestro. I due presentano le due londinesi a White Hart Lane con un atteggiamento simile: corsa ed agonismo. Al gol del vantaggio di Sigurdsson, ben apparecchiato da Eriksen e Soldado, risponde Terry nel secondo tempo. Nel finale espulso Torres (doppia ammonizione) per per un contatto aereo pericoloso con Vertonghen.
Il derby di Londra comincia con qualche sorpresa. Iniziamo dal Chelsea di Mou che non se la sente di scoprirsi col 4-2-3-1 ed opta per un mediano in più (Mikel) ed un trequartista in meno (Willian) . Davanti c'è Torres, clamorosamente, e non Eto'o. Nel cuore della difesa è tornato David Luiz. Nella difesa Spurs (migliore nei principali cinque campionati europei: un solo gol subito) c'è Naughton e non Rose (non recuperato). Per il resto formazione tipo con la solita mediana più muscolare e diligente che creativa ed estrosa: Sigurdsson e Townsend sono le ali ai lati di Eriksen, ancora fuori Holtby e Lamela. Davanti Soldado.
Nei primi 10 minuti si prende la scena capitan Lampard che prima, da regista centrale davanti alla difesa come l'ha schierato oggi Mou, imbecca il taglio da sinistra di Hazard che manca solo l'aggancio perfetto, e poi prova un tiro da fuori area di poco sul fondo. Qualche minuto dopo arriva il gol del vantaggio del Tottenham: Eriksen avvia l'azione mettendo la palla in mezzo per l'accorrente Soldado. Lo spagnolo fa sponda per Sigurdsson con l'interno. L'inserimento beffa Cech: l'islandese è bravissimo nel controllare la palla e solo dopo concludere, evitando il tiro di prima. 1-0, terzo gol stagionale. La squadra di AVB si scuote, sente i tifosi cantare e cavalca l'onda imponendo il suo gioco. Poco più tardi è imperioso l'anticipo di Ivanovic su Paulinho sul cross da destra che aspettava solo di essere messo dentro. Paulinho, al solito, molto aggressivo e parecchio propenso all'inserimento.
A gol subito, Mou cambia la formazione mandando Ramires in fascia dietro Torres, in linea con Oscar ed Hazard, lasciando le mansioni di mediani a Mike e Lampard. Il migliore dei Blues per adesso rimane Hazard, sempre voglioso di mettere in imbarazzo il falloso Walker. I Blues si sono risvegliati e spingono: molto vicino al gol Torres, poi Hazard ed a fine primo tempo Terry, con una conclusione aerea. Sempre sul finire della prima frazione Paulinho, imbeccato sempre da un ispiratissimo Townsend (talmente ispirato da prendersi l'ammonizione per simulazione), colpisce il palo esterno. Dopo il quarto d'ora di break si materializza il cambio che tutti si aspettavano: fuori Mikel con un uomo di fantasia in più (Mata, Willian o Schurrle) dentro e Ramires arretrato in mediana. Così succede: è Mata (al centro della principale diatriba aperta da Mou da quando è tornato a Londra. Aggiornamento: Mou avrebbe apprezzato un presunto cambiamento di atteggiamento dello spagnolo che adesso "mi viene incontro") il prescelto che sostituisce Mikel.
La squadra di Mourinho, nel secondo tempo, parte fortissimo. Il più propositivo è Torres che, con scatti e importanti iniziative,impegna. Lloris due volte nel giro di pochi minut. Vengono ammoniti F.Torres (sempre screzi con Vertonghen, come nel primo tempo) ed Ivanovic per qualche parola di troppo. Tanto, tantissimo nerovisismo. La guerra verbale e fisica fra Fernando Torres e Vertonghen continua. Al 65° arriva il meritato pareggio del Chelsea con un gran Terry che, con mestiere, si libera in aerea su azione da calcio piazzato di Mata e batte Lloris. 1-1, impazzisce il settore ospiti. Comincia la girandola dei cambi col Chelsea che manda dentro Schurrle (per Hazard) ed il Tottenham che risponde con Holtby (per Eriksen), Defoe (per Soldado) e Chadli (per Townsend). La squadra di Mou prova il sorpasso ma quando tutto sembra calmarsi Torres si fa espellere come conseguenza di un contatto aereo brutale con Vertonghen (ancora loro) che Dean incolpa allo spagnolo. Espulsione per doppia ammonizione che costringe Mou a coprirsi con Azpilicueta per Oscar. L'ultimo brivido alla schiena di Cech, nel forcing casalingo finale, lo procura Sigurdsson che cerca la doppietta personale con un tiro al volo. Fuori. Finisce 1-1. Il Tottenham ora conta 13 punti e deve guardarsi da un possibile sorpasso dell'Arsenal.