Respira il Milan di Champions, la competizione in cui i rossoneri si trovano piú a loro agio. Vince il Milan su un Celtic coraggioso e ordinato, che ha sprecato le (poche) occasioni create e ha trovato in Mexes e Zapata due barriere invalicabili. Il colombiano ha segnato la sua prima rete con la maglia del Milan, un tiro a bassissima percentuale per un difensore come lui, che ha beffato il portiere del Celtic Forster quando mancavano meno di dieci minuti alla fine.
Non che i rossoneri abbiano giocato alla grande. Nel primo tempo hanno trovato la porta con Balotelli (tiro al volo) e Matri (bella girata di testa) e Nocerino, molto migliorato rispetto agli ultimi tempi, per poco non segnava un gran gol con un tiro da fuori. Ma al di lá delle occasioni il Milan non riusciva o non voleva tenere palla a lungo, non manovrava con continuitá.
Nel secondo tempo al 64' Muntari andava vicinissimo al gol con un colpo di testa acrobatico a due passi dalla porta, la migliore occasione per il Milan prima del gol. Balotelli e Robinho non riuscivano a sfondare e il pallone arrivava a Zapata a 35-40 metri dalla porta. Il difensore avanzava, fintava il tiro col destro e sparava col sinistro. C'é stata una deviazione ma Zapata ha avuto craggio a provarci e gli é andata bene. Una mazzata per gli scozzesi visto che mancavano solo 8 minuti al termine.
Prima del vantaggio il Milan aveva rischiato grosso su un contropiede ben costruito dal Celtic, che metteva Brown solo davanti ad Abbiati, ma un miracoloso recupero di De Jong smorzava il tiro e faceva disperare la panchina del Celtic. "Abbiamo sofferto nel secondo tempo e siamo stati fortunati a fare il primo gol" ha ammesso Allegri alla fine.
Il raddoppio è nato da una splendida punizione di Balotelli, una parabola velenosa che Forster respingeva con un gran tuffo e Muntari metteva in rete in spaccata. Ormai per il Celtic non c'era piú tempo e il Milan portava a casa un successo di cui si sentiva il bisogno dopo la brutta prestazione di Torino e l'infortunio di Kaká.