Ricomincia da Stamford Bridge la Champions League di Chelsea e Basilea. I blues vincitori dell’ultima edizione dell’Europa League ricominciano da Josè Mourinho, alla ricerca della terza vittoria personale nella competizione con tre club diversi, e dai nuovi acquisti Willian e Eto’o. Ma é un brutto inizio per il Chelsea perché finisce 1-2 a sopresa e per il Basilea di Yakin è uno storico successo e una rivincita della semifinale di Europa League di pochi mesi fa.

In campo scende inizialmente un 4-2-3-1 con la classica difesa formata da Cole, David Luiz, Cahill e Ivanovic, Lampard e van Ginkel in mezzo al campo e Hazard, Oscar e Willian a supportare Eto’o. Il Basilea di Murat Yakin ricominciava l’avventura europea da dove l’aveva lasciata. Infatti l’ultima apparizione svizzera era la semifinale di Europa League di qualche mese fa proprio contro il Chelsea allora allenato da Benitez. L’undici in campo è a grandi linee quello della scorsa stagione con Ivanov chiamato a rimpiazzare la partenza di Dragovic al centro della difesa e i soliti esterni Salah e Stocker dietro l’attacco composto da Sio e il capitano Streller.

L’avvio di gara sembra vedere un dominio degli uomini di Mourinho ma di pure palle gol dalle parti di Sommer non c’è traccia. I tiri più pericolosi arrivano da fuori area con le parabole potenti di Hazard, Oscar e Lampard che non preoccupano minimamente Sommer. Il Basilea dopo un timido approccio riesce a contenere le offensive londinesi e trova anche qualche spiraglio per provare a punire gli avversari in contropiede. Le accelerazioni di Salah mettono costantemente in difficoltà Ashley Cole sulla fascia e portano a pericolosi duetti tra l’egiziano stesso e Stocker che per poco non sorprendono la retroguardia dei blues. Nel finale del primo tempo il Chelsea preme sull’acceleratore e trova il gol del vantaggio: Oscar, ben servito da Lampard, è freddo nel raccogliere un pallone a centro area e a girarlo con violenza nell’angolino basso per il gol del vantaggio Chelsea.

Nella ripresa il Basilea fatica ad ingranare ed è costretto a soffrire le incursioni avversarie. Il Chelsea ha le occasioni giuste per mettere al tappeto gli svizzeri prima con il solito Oscar che timbra la traversa con un tiro a giro da fuori area al minuto 56, e poi con Ivanovic che di testa non mette in rete un bel cross di Lampard. Di lì in poi la partita del Chelsea si complica ed esce fuori il carattere del Basilea che già si era visto nell’ultima avventura europea della squadra di Yakin. Più volte gli svizzeri si affacciano dalle parti di Cech lanciando i primi segnali di allarme alla difesa di Mourinho. Al 71’ ecco il gol del pari: Streller serve Salah che col mancino fa partire un diagonale imprendibile per il portiere ceco e riporta il punteggio in parità.

Ma i danni per il Chelsea non sono finiti: la manovra offensiva diventata confusa, prevedibile e disordinata da vigore agli uomini di Yakin che anche grazie all’ingresso di Delgado trovano i giusti meccanismi per fermare gli avversari e ripartire. Al minuto 81 arriva il go del sorpasso: su calcio d’angolo proprio di Delgado spicca la testa di Streller che devia il pallone verso la porta con Cech che tenta un inutile salvataggio. Clamoroso il parziale: il Basilea è in vantaggio.

Il Chelsea va in tilt e non trova più la maniera di scardinare la difesa svizzera che respinge con veemenza il più lontano che può ogni pallone che si affacci nelle vicinanze dell’area di rigore.