Detto del successo interno del Liverpool con il Manchester United del neo tecnico Moyes, la domenica di Premier ha visto in campo altre quattro squadre. A The Hawthorns i padroni di casa del West Bromwich Albion sono costretti alla resa contro uno Swansea galvanizzato dall'approdo ai gironi di Europa League, e determinato a sbloccarsi in patria. La squadra di Clarke si affida in attacco alla coppia Long-Anelka, quest'ultimo al rientro dopo le voci di un possibile ritiro. Titolare Sinclair arrivato dal City per dare maggiore incisività al gioco sulle fasce. I gallesi si presentano al gran completo con Michu e Bony terminali offensivi principali di un assetto di gioco ben collaudato. Le due squadre si affrontano a viso apero. Il primo tentativo è degli ospiti con Shelvey, ex Liverpool. Michu e Routledge provano ad aprire la difesa avversaria ma il Bromwich resiste. I padroni di casa si fanno vedere dalle parti di Vorm con le conclusioni di Jones e Morrison, il più pimpante dei suoi. Al 16' è pericoloso di testa Yacob. Cinque minuti dopo però lo Swansea trova il vantaggio con il giovane Davies ben innescato dall'azione insistita sulla fascia destra di Hernandez. Al 30' Anelka prova ad inventare. Tiro a lato. Nei minuti finali del primo tempo Michu serve Bony che libera il sinistro salvato in angolo.
Nella ripresa Clarke prova a dare maggior verve offensiva ai suoi mandando in campo Dorrans al posto di Morrison. Lo scozzese però è protagonista dopo dieci minuti di un intervento falloso che gli costa il giallo. Mulumbu prova ad entrare in partita cercando di sorprendere Vorm al 55'. Nulla di fatto e punteggio che rimane inchiodato sull'a 1 a 0. Dopo l'ora di gioco lo Swansea torna a riaffacciarsi nella metà campo avversario con maggiore insistenza. Prima Canas poi Chico fanno suonare l'allarme in casa Bromwich.
Al 66' lascia il campo Bony. Entra De Guzman. Yacob prova di testa a sfruttare l'assist di Dorrans ma l'azione sfuma miseramente. McAuley prova ad imitare il compagno di squadra. Il risultato non cambia e West Bromwich sempre più alle corde. Al 74' Clarke prova la carta Berahino, tripletta in coppa, per uno spento Sinclair. Lo Swansea però tienne in mano il pallino del gioco trovando buone trame di gioco con Hernandez e Pozuelo. All'82' arriva il colpo del ko per il West Bromwich. Uno scatenato Michu se ne va a sinistra prima di servire al centro un cioccolatino per Hernandez che deve solo prendersi gli applausi dei tifois gallesi in trasferta. Doccia fredda per il Brom che subisce il colpo psicologico e non trova più occasioni utili per riaprire il match. Tre punti meritati per i "cigni" gallesi che muovono la classifica e costringono il West Bromwich all'ultimo posto in classifica e zero gol segnati.
ARSENAL - TOTTENHAM 1-0
Nel derby di Londra all'Emirates i Gunners superano 1 a 0 il Tottenham grazie al secondo gol in campionato di Giroud. Wenger manda in campo la formazione migliore con un mix di classe e velocità alle spalle del francese Giroud. Walcott, Cazorla e Wilshere completano il centrocampo con Rosicky e Ramsey a dettare i tempi. Villas Boas risponde con i nuovi acquisti Chadli e Capouè a sostegno di Soldado.
Parte forte l'Arsenal che dopo due minuti si fa vedere dalle parti di Lloris con il destro di Cazorla. Sull'azione successiva Giroud spara alto. L'Arsenal c'è e l'Emirates prova a dare la scossa decisiva per trovare il vantaggio. Partenza a razzo dei padroni di casa ancora con lo spagnolo Cazorla abile a trovare gli spazi tra le maglie difensive degli Spurs. Gli ospiti ci mettono più del dovuto a creare qualcosa in attacco. Al 12' Soldado prova a dare la scossa con un tiro ribattuto. Dieci minuti dopo però l'Arsenal trova il modo di bucare gli Spurs e trovare il meritato vantaggio con Giroud. Bravo Walcott a servirlo. Gli ospiti fanno fatica a macinare gioco, e se Townsend è il più pericoloso allora qualcosa non va nei piani di Villas Boas. Al 43' tegola per Wenger costretto a sostituire l'infortunato Wilshere con la vecchia conoscenza Flamini, tornato in settimana a Londra.
Secondo tempo diverso con il Tottenham che parte subito forte con Paulinho che ci prova di destro. Gli Spurs aumentano i giri mettendo sotto pressione i Gunners che non riescono a ripartire. Al 47' è sempre Paulinho a cercare il jolly. Sfortunato. Flamini ha voglia di fare e si vede. La sua "rabbia" agonistica è punita però al 54' dopo diversi interventi. Oliver non perdona ed estrae un giallo promesso. Il neo acquisto Chadli prova a scuotere i suoi, ma da calcio di punizione manda abbondantemnte a lato. La partita perde di vivacità fino all'ora di gioco quando Giroud cerca gloria e il gol che varrebbe una bella fetta di vittoria. L'attaccante francese dimostra di essere in palla anche al 63' quando colpisce di sinistro su assist dell'ispirato Cazorla. Paulinho è il più in forma e determinato dei suoi ma il Tottenham non riesce a fare la differenza in attacco.
L'Arsenal controlla con calma. Al 68' Villas Boas prova a cambiare, fuori un insufficiente Dembele dentro Defoe. Al 74' spazio anche per l'argentino Lamela, arrivato pochi giorni fa dalla Roma, al posto di Townsend. In pochi minuti gli Spurs fanno tremare l'Emirates con un triplo tentativo a firma Defoe, Soldado e Walker. Wenger capisce la difficoltà dei suoi e toglie Rosicky per mandare in campo Monreal. Nel finale Chadli e Lamela provano a combianare ma i tentativi non fruttano la rete del pareggio. I Gunners provano ad agire di rimessa con Ramsey e Walcott. Il risultato non cambia nel finale. Successo importante per l'Arsenal che bissa il successo con il Fulham e può concentrarsi sugli ultimi colpi di mercato. Da rivedere il Tottenham, che nonostante gli investimenti economici, ha bisogno di tempo per amalgamare un gruppo cosi nuovo.