In un mercato che ha fin'ora regalato poche luci e tanta prudenza, il Southampton piazza il terzo colpo ad effetto della propria campagna acquisti con l'arrivo di Pablo Daniel Osvaldo. Dopo Lovren in difesa e Wanyama a centrocampo, i Saints chiudono virtualmente il proprio mercato con i diciassette milioni di euro versati nelle casse della Roma. Dopo l'esordio in campionato che ha visto i ragazzi di Pochettino superare in trasferta il West Bromwich con gol di Lambert, un sorriso immenso ha solcato il viso di migliaia di tifosi biancorossi che hanno accolto a braccia aperto quello che potrebbe essere il miglior colpo di tutto il mercato inglese. Non si esagera nelle affermazioni perchè, nonostante la Premier abbia accolto giocatori del calibro di Paulinho, Soldado finito al Tottenham e già decisivo all'esordio con il gol vittoria dei suoi con il Palace, Negredo al City insieme a Fernandinho, le grandi d'Inghilterra hanno faticato non poco a rinforzarsi. In attesa dei classici botti di fine agosto, Osvaldo sembra avere tutte le carte in regola per regalare al calcio inglese quel pizzico di follia calcistica che può regalare punti pesanti alla sua nuova squadra. Classe '86, Osvaldo cresce calcisticamente nel Lanus prima, nell'Huracan poi, senza dimenticare la breve parentesi al Banfield. Squadre con il vizio di proporre al calcio d'elite giocatori di assoluto livello internazionale. Dall'Huracan il passaggio alla serie A con l'Atalanta trampolino di lancio di una carriera che gli ha visto indossare le maglie di Lecce, Fiorentina, dove l'eredità di Batistuta pesava come un macigno, oltre al Bologna. Nell'Espanyol Pablo capisce di poter essere molto più di un buon attaccante. Con la seconda squadra di Barcellona realizza 22 gol in 47 presenze.
Nel 2011 il passaggio alla Roma e l'esordio che lo vede lasciare il terreno di gioco per far posto ad un vecchio compagno di squadra che incrocerà passando da Anfield, Fabio Borini. Con i giallorossi il rapporto è di odio amore, lui personaggio eccentrico e talvolta scomodo a servizio di una piazza che sa infiammarsi come poche al mondo. Il suo contributo di 57 presenze e 28 gol valgono solo un addio tormentato da striscioni minatori e parole al veleno scambiate con una tifoseria che mal digerisce le stagioni deludenti della propria squadra. La sconfitta in Coppa Italia con la Lazio è l'emblema di una spaccatura definitiva. La sua esclusione dall'undici titolare una ferita impossibile da ricucire. Osvaldo lascia la capitale e approda in un campionato che saprà confermarlo tra i migliori attaccanti in circolazione. Southampton è la città giusta per rilanciarlo senza pressioni. Pochettino inoltre, ha spinto per averlo perchè nella mente, è ancora vivo il ricordo dell'anno all'Espanyol quando con lui in panca, Pablo segnava e incantava con numeri e tanta sostanza. Il St.Mary's è già pronto ad accogliere un nuovo idolo, il calcio italiano a rimpiangere un campione che con un anno al alti livelli potrà arrivare pronto all'appuntamento mondiale in Brasile.
Intanto prova ad accendersi il mercato con le grandi sempre alla finestra. Tottenham e Liverpool si contendono Willian, fenomeno brasiliano dall'Anzhi. Il brasiliano sembra intenzionato a scegliere Londra e i Reds provano a bloccare Eriksen dell'Ajax per sopperire ad una eventuale fumata nera. Arsenal e United vivono giorni di attesa perchè all'orizzonte tutto tace. I Gunners vengono dal terrificante ko interno con l'Aston Villa e necessitano di soluzioni in mezzo al campo. I Villans intanto chiudono la telenovella Bent che va in prestito al Fulham che in queste ore, firma anche l'ormai ex Spurs Scott Parker. Il Chelsea reduce dal convincente esordio allo Stamford Bridge, segue da vicino Rooney per regalare a Mourinho l'attaccante che vuole. Eto'o è alla finestra e sa di essere un'alternativa di assoluto valore. In entrambi i casi Torres sembra destinato all'addio.