Tahiti va al tappeto nove volte. Torres ne infila quattro in rete, Villa tre, David Silva due e Mata uno. La partita senza storia e senza anima, però, la racconta più di tutte le azioni, un fotogramma. E' il 65esimo minuto e dopo che Villa ha segnato la settima rete, Torres aiuta a rialzarsi il disastroso portiere polinesiano, che riceve anche una pacca sulla spalla di consolazione. Dura qualche secondo l'incoraggiamento, perchè poi gli iberici, spietati e freddi, lo trafiggeranno ancora.
Primo tempo – Ritmi blandi, giro palla senza pressione: l'approccio alla partita non è da Furie rosse ma il copione della grande contro la piccola, minuscola Tahiti, viene rispettato dopo soli cinque minuti. Il dialogo tra Mata e Torres, porta la punta del Chelsea a segnare il gol del vantaggio, complice il portiere Roche. Dalla parte opposta, la squadra campione d'Oceania, prova a costruire l'azione ma gli iberici non si fermano e continuano a pressare in avanti ma senza impostare ritmi forsennati. Al 12' Chong Hue prova anche ad entrare in area sugli sviluppi di un contropiede, ma viene fermato subito dalla difesa spagnola. E' un'azione che durante il primo tempo si ripeterà un paio di volte. Di certo c'è che Tahiti, dopo averne insaccati sei dalla Nigeria, ha un atteggiamento più prudente e accorto.
Tuttavia, la Spagna, fedele alla sua natura, insiste con un gioco lezioso che se non ha velocità, conclude poco. Arriva infatti solo al 23' la seconda occasione nitida da gol ed è una girata di Torres che non trova la rete. Al 29' Cazorla crossa per Villa, la cui conclusione viene respinta dal portiere. Il 2 a 0 è però questione di una manciata di minuti: al 31' è David Silva a raddoppiare. Al 32' la Spagna dilaga con Torres che raccoglie palla, elude il portiere e gira in porta la conclusione. Tahiti inizia a sfilacciarsi nei reparti, inevitabilmente. Al 36' Villa cerca ancora il gol, agganciando la sfera dentro l'area e concludento in girata ma il pallone trova solo l'esterno della rete. L'attaccante non fallirà al 38', sfruttando un passaggio di Silva e un fallito fuorigioco della difesa avversaria. Il primo tempo si chiude con una sforbiciata in area di Mata che va fuori bersaglio. La Spagna chiude la prima parte di gara, forte di 4 reti a zero.
Secondo tempo - Al posto di Sergio Ramos entra Jesus Navas. Il Ct Del Bosque toglie quindi un difensore per avanzare il baricentro della Spagna, un segnale che indica che le Furie rosse non si vogliono fermare a quattro reti. Gli iberici accontentano il loro tecnico: cross di Monreal e gol di Villa. Le Furie Rosse placano ulteriormente i ritmi ma al 56' Torres mette a segno la sua tripletta personale, sfruttando un cross di Jesus Navas. E' il sesto gol, ormai per gli iberici la gara è diventata puro allenamento ed è così che arriva il settimo gol per David Villa che al 64' infila in velocità la difesa. Roche interviene a vuoto e la punta insacca facile. Torres aiuta il portiere di Tahiti, sconsolato, a rialzarsi dall'ennesima "botta". Tahiti sbanda ancora e al 65' anche Mata mette la firma sull'8 a 0.
Gli spagnoli vorrebbero anche fermarsi ma l'avversario è in bambola, concede spazi notevoli e si macchia di errori grossolani. Nelle Furie Rosse, entra Fabregas che sostituisce l'ultimo marcatore del match. Al 77' l'arbitro non può non sanzionare con un rigore un fallo di mano in area. Sul dischetto va Torres che fallisce la conclusione ma si riscatta un minuto più tardi con il nono gol. Nessuna pietà per Tahiti, quando all'88esimo, Silva realizza il decimo centro in un clima surreale e riproponendo il dubbio se il rispetto dell'avversario lo si raggiunge senza infierire o, al contrario, non limitando l'attivo dei gol. Il direttore di gara, concede anche i canonici minuti di recupero. La Spagna ha così salvo il primato del girone, grazie alla differenza reti, più ampia di quella della Nigeria che aveva a sua volta mandato ko i polinesiani con sei gol.