C’è una squadra di dilettanti allo sbaraglio in questa Confederations Cup, e come spesso succede nello sport il pubblico è schierato dalla parte del piú debole. Tahiti, isola della Polinesia, sta vivendo i suoi 15 giorni di gloria sui giornali sportivi di tutto il mondo. E quella di stasera contro la Spagna (21:00) sará sicuramente la partita piú importante nella vita di questi calciatori lontano dagli stipendi d’oro e dalla ribalta concessa a Xavi, Iniesta, Neymar o Balotelli. Non per soldi, ma per divertimento giocano i tahitiani, quasi tutti impegnati in altri mestieri al di fuori del calcio. La sconfitta per 1-6 con la Nigeria ha chiarito agli spettatori quando ampia puó essere la differenza tra due squadre di calcio, e la Spagna probabilmente amplierá questa percezione. Ma visto che La Roja è nota anche per il fai play e la sportività che accompagnano il suo magnifico gioco, è probabile che non infieriscano.

Del Bosque è un uomo sereno, soggetto a qualche critica ma sostenuto dagli incredibili risultati ottenuti con questa squadra. Ha restituito a Casillas il posto che si meritava, cancellando definitivamente l’arroganza di Mourinho e i mesi di panchina cui era stato condannato il portiere del Real Madrid. Nella gara con l’Uruguay, che gli spagnoli hanno controllato senza problemi, subendo il gol dell’1-2 solo a pochi minuti dalla fine e su punizione, i suoi giocatori hanno risposto con la stessa concentrazione di un Mondiale. In questo senso la Confederations Cup è stata presa seriamente da tutti i calciatri, guadagnando in spettacolo e tensione sportiva.

Alla vigilia di questa partita dall’esito scontato, non mancano le storie sui giocatori tahitiani. Il capitano Nicolas Vallar, 29 anni, ha approfittato di una intervista con l’agenzia brasiliana dpa per far sapere che sta cercando un lavoro. “Lavoravo nell’organizzazione del Mondiale di futbol-playa, che si giocherá quest’anno a Tahiti. Mi piacerebbe lavorare nel mondo dello sport, ma qualunque lavoro va bene”.

Sulla partita: “Speriamo di non prendere piú di 6 gol, e segnarne uno alla Spagna sarebbe fantastico. Non importa se giocheranno le riserve spagnole, sono tutti grandissimi giocatori”. Vista la situazione, Del Bosque dovrebbe dare riposo agli uomini con piú minuti nelle gambe e piú anni sul groppone: Xavi, Iniesta, Piqué, Soldado sono tra coloro che dovrebbero riposare, e molti di quelli rimasti in panchina contro l’Uruguay (Villa, Torres, Silva tra gli altri) giocheranno  dal primo minuto. Secondo il giornale spagnolo AS l’unico titolare della partita con Uruguay a giocare dal primo minuto sará Sergio Ramos.

Il mister di Tahiti ha detto che gli andrebbe bene perdere 6-0, non di piú: “Non credo che la Spagna senta il bisogno di distruggerci” ha detto Eddy Etaeta, che ha definito Del Bosque “una persona d’onore”. Il mister è preoccupato per l’effetto che potrebbe generare uno stadio grande e leggendario come il Maracana sui suoi giocatori: “Non sono abituati”. Del Bosque in effetti è una persona d’onore e ha giá chiesto “rispetto per Tahiti”.