Arrivata a Recife, la nazionale italiana di Cesare Prandelli è pronta a scendere in campo nella seconda giornata della Confederations Cup 2013 contro il Giappone (24:00, diretta Rai 1). Una vittoria permetterebbe agli azzurri di staccare il pass per le semifinali anche prima dell’attesissima sfida contro il Brasile padrone di casa in programma sabato sera. Il ct azzurro non si fida di “Zac” che conosce molto bene il nostro calcio, quindi è pronto a richiamare all’attenzione la sua squadra: “E' un confronto molto pericoloso, dobbiamo essere concentrati al massimo”.

Ci sono alcuni dubbi sugli azzurri, a partire dal modulo: “Forse ci sará qualche cambiamento perché l’altra sera abbiamo speso molto” ha dichiarato ieri in conferenza stampa il tecnico azzurro, anche se si va verso un collaudato 4-3-2-1 con i due trequartisti da schierare dietro l’unica punta Mario Balotelli, del quale il ct Cesare Prandelli ha parlato cercando di motivarlo; tutti si aspettano molto da lui: “Parlare di lui è molto difficile, perché da un momento all'alltro ti può combinare qualcosa. Io penso che la Nazionale gli dia grandi motivazioni, anche perché ha trovato un gruppo che vuole vincere e che lo aiuta. Lui da anni ha grandi potenzialità. Noi lo dobbiamo mettere nelle migliori condizionii, poi tocca a lui dare qualcosa di suo”. Per ora, prima dell’ultimo allenamento, l’idea è che si potrebbero ripresentare gli stessi undici di domenica.

Dall’altra parte come detto ci sarà di fronte il Giappone di Zaccheroni, una squadra che viene da una pesante sconfitta subita contro il Brasile nella gara d’andata per 3-0 e si dichiara pronta e motivata per un nuovo riscatto. Zaccheroni è un allenatore che conosce benissimo il calcio italiano e per di più è uno di quei tecnici che sa gestire bene le proprie squadre a seconda di chi ha di fronte, ed è forse questo l’unico particolare di cui Cesare Prandelli preferisce non fidarsi. Per quanto riguarda la formazione giapponese , obbligata a vincere per restare in corsa, si prospetta un 4-2-3-1, modulo molto offensivo con Maeda vertice unico dell’attacco; i pericoli più grandi sono sulla loro trequarti, dove avranno a disposizione calciatori del calibro di Honda e Kagawa, molto bravi tecnicamente e anche rapidi, punte di diamante di questo Giappone, Honda é stato cercato anche nelle ultime settimane da club italiani.

Il fischio d’inizio è stato fissato per le ore 19 locali (mezzanotte in Italia), e sarà la terza volta nella storia che si affronteranno Italia e Giappone. Nei precedenti 2 incontri troviamo una vittoria azzurra datata 1936 nelle Olimpiadi di Berlino, dove l’Italia vinse con un netto 8-0, e una più recente amichevole giocata a Tokyo nel 2001, quando la partita finì 1-1 grazie alle reti di Yanagisawa al ’9 e Doni al 50′. Nove reti dunque segnate dall’Italia contro una dei giapponesi. Sfogliando ancora alcune statistiche si nota che questa notte Mario Balotelli segnando potrebbe raggiungere quota 10 gol con la maglia azzurra in 23 presenze, mentre nel frattempo Buffon raggiungerá quota 130 presenze con la maglia della nazionale avvicinandosi a Fabio Cannavaro ormai fermo a quota 136. Dando un’occhiata anche ai bookmakers sembrerebbe scontata una vittoria da parte degli azzurri (la vittoria é quotata 1,75, pareggio a 3,5 e vittoria Giappone a 5,5) apparsi molto motivati nella sfida con il Messico; al Giappone, poco lucido in fase d’attacco nel match col Brasile, servirà una prova di forza e un mezzo miracolo.